POLTERGEIST & Cie

Leggo che il Presidente del Brasile, Michel Temer, ha abbandonato il palazzo presidenziale di Brasilia a causa dei fantasmi e delle “energie negative” che gli impediscono di operare in serenità e perfino di dormire. La notizia potrebbe far parte delle note “leggere”, di “colore”, di quelle parole che si leggono per rilassarsi, o anche per sorridere di un personaggio che si disprezza. Ma a ripensarci ci si può porre qualche serio problema. Infatti, lasciando da parte Michel Temer, di cui non so nulla e che dunque non posso né difendere né condannare, mi sono posto il problema: “Io do per sicuro che i fantasmi non esistono e neppure le energie negative, a meno che non parliamo del metano, la cui energia negativa si dispiega in tutta la sua potenza nel momento in cui leggo la bolletta. Ma come reagirei se in una casa si avessero fenomeni misteriosi, insomma se mi sentissi aggredito dai fantasmi?”
Temer non è né il primo né l’unico che si lamenta di un simile inconveniente. Gli inglesi hanno tutta una tradizione (gotica), in materia di fantasmi. I tedeschi, per i fantasmi casalinghi, hanno perfino un termine specifico, “Poltergeist”. In un libro edito dalle Presses Universitaires de France sullo spiritismo (per dire che non stiamo parlando di stampa rosa) ho letto che anche i fantasmi sono mortali, sono in buona salute per circa duecento anni, poi muoiono. Infatti i fantasmi attuali sono dell’Ottocento o del Novecento. Fantasmi numidi, bizantini od ostrogoti, neanche a parlarne. Pace all’anima loro. Insomma, come si vede, se costituissimo un esercito con tutti coloro che credono ai fantasmi, potremmo vincere qualche guerra.
Allora, come reagirei ai fantasmi di casa mia?
Per cominciare, naturalmente, devo ribadire che non credo alla loro esistenza. La qual cosa non meraviglierà nessuno dei miei amici, i quali sanno benissimo che la lista delle cose in cui non credo è lunga. Se dunque, malgrado il mio programmatico scetticismo, i “fenomeni impossibili” si verificassero, la mia prima, incrollabile ipotesi, sarebbe che per essi c’è una spiegazione razionale. Una causa materiale, umana o naturale che sia. E se invece ipotizziamo che si tratti di fantasmi, dal momento che il primo scopo di quegli esseri sarebbe quello di dimostrare che sono un imbecille, li avvertirei che si tratta di un tentativo rischioso. Infatti, per cominciare, mi munirei di un’arma da fuoco e, se vedessi aleggiare un lenzuolo o qualcosa del genere nella mia stanza, la prima cosa che farei sarebbe sparargli. Infatti sono assolutamente certo che il codice penale non prevede il fantasmicidio. Per non dire che i fantasmi non esistono e dunque, se ne vedo uno, è segno che sto sognando: e in sogno posso sparare a chi voglio. Sono affari miei. In sogno non rischio nemmeno di danneggiare la parete di fronte.
Comunque, a parte il “côté” bellico della faccenda, prenderei subito provvedimenti scientifici. Si sentono rumori che non ci dovrebbero essere? Per prima cosa, creerei un sistema di costante registrazione dei suoni, in modo da potere analizzare con comodo quei rumori e in primo luogo dimostrare che sono reali. Poi metterei dei sensori a tutte le aperture, in modo da essere sicuro che nessuno possa varcarle senza che scatti un segnale. Né mi asterrei dall’installare telecamere, anche agli infrarossi, per documentare eventuali presenze impreviste. E in conclusione mi metterei ad aspettare il fantasma per girargli l’ammontare delle spese che tutti quei provvedimenti avrebbero richiesto. Infatti l’intruso sarebbe colpevole di stalking, come si dice oggi, di molestie o, comunque, giuridicamente, di un “fatto ingiusto che dà luogo a risarcimento”.
I fantasmi non si sono mai manifestati, nella mia vita. E a ripensarci è probabile che ciò sia anche dipeso dal fatto che sono una persona intrattabile, e persino pericolosa, per i fantasmi.
Del resto, la cosa mi fu certificata da una signora che si dilettava di paranormale. Una volta costei aveva organizzato non so che fenomeno che avrebbe dovuto sbalordire tutti. I protagonisti, le protagoniste, e la signora dai superpoteri erano seduti intorno ad un tavolo, mentre io stavo in piedi, poco distante, incapace di reprimere un sorriso. Finì che la signora rinunziò all’esperimento. Alzando le spalle, sconsolata, denunciò che c’era una “energia negativa che ne impediva la riuscita”. L’energia negativa ero io.
Insomma, quel giorno ho capito che, forse, i fantasmi non vogliono avere a che fare con me.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
2 novembre 2017

POLTERGEIST & Cieultima modifica: 2017-11-03T11:13:27+01:00da gianni.pardo
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3 pensieri su “POLTERGEIST & Cie

  1. ma lei ha un solo suddito: sé stesso. non ha bisogno di blandire l’oscena stupidità altrui.
    provi a farsi presidente del brasile o anche solo sindaco di napoli, poi torni a raccontarci.

  2. Se ho capito bene, Lei crede che quel Presidente faccia lo scemo “per blandire l’oscena stupidità altrui”. È sicuro di non essere troppo ottimista? Per questa volta non potremmo credere alla buona fede di Temer :-)?

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