IL M5S NEL 1930 – UNA NOTA DI ORTEGA Y GASSET


Ortega y Gasset, il famoso saggista e filosofo spagnolo del secolo scorso, ha scritto in un suo libro (“La ribellione delle masse”), pubblicato nel 1930, un paragrafo che sembra perfetto per descrivere il Movimento 5 Stelle.

Nessuno, credo, deplorerà che la gente si goda la vita oggi in maggior misura e numero di prima, dal momento che lo desidera e ne ha i mezzi. Il guaio è che questa decisione presa dalle masse – di esercitare le attività proprie delle minoranze – non si manifesta, né può manifestarsi, soltanto con riguardo ai piaceri: è piuttosto una modalità generale dell’epoca. Così – anticipando ciò che vedremo più oltre – credo che le innovazioni politiche degli anni più recenti non significano altro che l’impero politico delle masse. La vecchia democrazia viveva temprata da un’abbondante dose di liberalismo e di entusiasmo per la legge. Per servire questi principi, l’individuo si obbligava a imporre a sé stesso una disciplina difficile. Sotto la protezione del principio liberale e della norma giuridica potevano agire e vivere le minoranze. Oggi assistiamo al trionfo dell’iperdemocrazia nella quale la massa agisce direttamente senza legge, per mezzo di pressioni materiali, imponendo le sue aspirazioni e il suo gusto. È sbagliato interpretare le situazioni nuove come se la massa si fosse stancata della politica e incaricasse persone speciali di esercitarla. È tutto il contrario. Questo è quello che avveniva prima, questa era la democrazia liberale. La massa presumeva che, dopo tutto, con tutti i suoi difetti e le sue piaghe, le minoranze dei politici ne capivano un po’ più di essa dei problemi pubblici. Ora, al contrario, la massa crede di avere il diritto di imporre e dar vigore di legge a tutte le sue chiacchiere da caffè. Dubito che vi sia stata un’altra epoca della storia in cui la moltitudine sia arrivata a governare tanto direttamente come nel nostro tempo. Per questo parlo di iperdemocrazia.
E poco dopo aggiunge:
Ciò che è caratteristico di questo momento è che l’anima volgare, sapendosi volgare, ha l’audacia di affermare il diritto alla volgarità e lo impone dovunque.
(Traduzione dallo spagnolo di Gianni Pardo)

MOVIMENTO CINQUE STELLE Nadie, creo yo, deplorará que las gentes gocen hoy en mayor medida y número que antes, ya que tienen para ello el apetito y los medios. Lo malo es que esta decisión tomada por las masas de asumir las actividades propias de las minorías no se manifiesta, ni puede manifestarse, sólo en el orden de los placeres, sino que es una manera general del tiempo. Así -anticipando lo que luego veremos-, creo que las innovaciones políticas de los más recientes años no significan otra cosa que el imperio político de las masas. La vieja democracia vivía templada por una abundante dosis de liberalismo y de entusiasmo por la ley. Al servir a estos principios, el individuo se obligaba a sostener en sí mismo una disciplina difícil. Al amparo del principio liberal y de la norma jurídica podían actuar y vivir las minorías. Democracia y ley, convivencia legal, eran sinónimos. Hoy asistimos al triunfo de una hiperdemocracia en que la masa actúa directamente sin ley, por medio de materiales presiones, imponiendo sus aspiraciones y sus gustos. Es falso interpretar las situaciones nuevas como si la masa se hubiese cansado de la política y encargase a personas especiales su ejercicio. Todo lo contrario. Eso era lo que antes acontecía, eso era la democracia liberal. La masa presumía que, al fin y al cabo, con todos sus defectos y lacras, las minorías de los políticos entendían un poco más de los problemas públicos que ella. Ahora, en cambio, cree la masa que tiene derecho a imponer y dar vigor de ley a sus tópicos de café. Yo dudo que haya habido otras épocas de la historia en que la muchedumbre llegase a gobernar tan directamente como en nuestro tiempo. Por eso hablo de hiperdemocracia.
E poco dopo aggiunge:
Lo característico del momento es que el alma vulgar, sabiéndose vulgar, tiene el denuedo de afirmar el derecho de la vulgaridad y lo impone dondequiera.

IL M5S NEL 1930 – UNA NOTA DI ORTEGA Y GASSETultima modifica: 2018-01-15T14:29:03+01:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo