I PALLONCINI POSSONO SCOPPIARE

Pessimo mestiere, quello del profeta. Certo, se ci si azzecca, si è quasi venerati, ma se si sbaglia è la catastrofe. Un tempo si rischiava anche la testa.
Si sa che il futuro è inconoscibile, e tuttavia la voglia di divinazione è tale che ci sarà sempre posto per chiromanti, maghi e politologi. Questi ultimi ovviamente vanno messi su un gradino più alto e diverso e nessuno gli attribuisce poteri occulti. Ma anche loro corrono il rischio di una cattiva figura. Soprattutto dal momento che gli si chiedono previsioni possibilmente scientifiche cui il tempo – se fosse quel galantuomo che dicono – dovrebbe poi dare conferma. E ciò non sempre avviene.
Le previsioni sono dunque del tutto inutili? Nient’affatto. Perché quando gli esiti possibili sono pochi, può essere opportuno prepararsi almeno ai principali di loro. Ammettiamo per esempio che qualcuno offra un premio di un milione per chi riuscirà ad attraversare l’Atlantico a remi (per gli scettici: è già avvenuto). Chi si accingesse all’impresa dovrebbe prendere in considerazione parecchie variabili, ma soprattutto l’alternativa successo/morte. Dunque, come spendere un milione, se l’impresa riuscisse, o come suddividere il proprio piccolo patrimonio (stilando un testamento) nel caso ci lasciasse la pelle.
Nello stesso modo si potrebbe dedurre qualche previsione dal caos politico attuale. Non per dire “andrà così”, ma per dire: “Se andrà così, le conseguenze sarebbero queste, se andrà cosà, le conseguenze sarebbero queste altre”.
Secondo Luca Ricolfi(1), oggi ci sono due partiti in perdita di velocità, il Pd e Forza Italia, e due partiti in ascesa, il M5S e la Lega. Fra questi ultimi, il primo è percepito come nuova sinistra e il secondo come nuova destra. Ammesso che sia vero; ammesso che il M5S non riesca a convincere Salvini a separarsi da Berlusconi e dunque si formi un governo del Presidente; ammesso che questo governo non duri a lungo e si vada a nuove elezioni (grazie al cielo i “se” sono gratuiti) quali potrebbero essere le conseguenze?
Per prima cosa bisogna sgombrare il terreno da un’illusione corrente e cioè che, se si formasse un governo del Presidente, questa maggioranza, pure artificiale, penserebbe innanzi tutto e in tempi brevi a votare una nuova legge elettorale. Ciò perché l’attuale, a parere di tutti, “fa schifo”. Ebbene, nulla è meno vero. Innanzi tutto il “Rosatellum” non fa schifo, o almeno fa schifo come qualunque altra legge elettorale. Poi, qualunque modifica si proponga, si scoprirà subito che essa avvantaggia qualcuno e svantaggia qualcun altro. Con l’ovvio risultato che, nell’attuale situazione di stallo, non si avrà mai una maggioranza per votare una modificazione. A meno che non si trovi una formula che favorisca sfacciatamente il centrodestra e il M5S, in modo che queste due formazioni votino concordemente. Ma sarebbe uno scandalo. Dunque le ipotesi concernenti il risultato di nuove elezioni si possono ragionevolmente calcolare “a bocce ferme”. Cioè con la legge elettorale vigente.
Attualmente, dicono le previsioni, c’è da aspettarsi un aumento dei consensi per M5S e Lega. In previsione di questo fatto, e soprattutto tenendo conto della situazione di stallo che si era creata con la tornata elettorale precedente, sarebbe normale che la Lega si staccasse dal centrodestra in modo da avere le mani libere per andare con il M5S. Sia pure cercando di trarre i massimi vantaggi da questa alleanza. La via maestra sarebbe comunque questa e ciò costituirebbe un netto discrimine per il futuro.
Infatti, se è vero che nella percezione popolare M5S e Lega costituiscono la nuova sinistra e la nuova destra, andando insieme al governo proporrebbero per ciò stesso “un nuovo modo di governare, al di là della tradizionale dicotomia destra-sinistra”. E a questo punto l’intero futuro di questo nuovo modo di governare dipenderebbe dai risultati ottenuti. Se essi fossero positivi, Forza Italia e Pd scomparirebbero e avremmo creato un panorama politico assolutamente nuovo. Se fossero negativi e i cittadini dovessero giudicare i nuovi governanti peggiori dei vecchi, il M5S e la Lega potrebbero scoppiare come palloncini. Infatti essi cavalcano una speranza e un’illusione, e non è detto che sopravvivrebbero alla fine della speranza e dell’illusione, quand’anche ciò avvenisse per fatti non imputabili ai due partiti di governo. In politica, per la gente, vige la responsabilità obiettiva.
Ciò permette di condensare le previsioni in poche frasi. Se si andrà a nuove elezioni, potrebbero vincere M5S e Lega. Se questi due partiti vincessero, e riuscissero ad armonizzare i programmi, potrebbero governare insieme. Se governando avessero successo, in seguito potrebbero costituire la nuova destra e la nuova sinistra. Se invece ottenessero cattivi risultati, potrebbero ambedue svanire come bolle di sapone, facendo risuscitare Forza Italia (anche senza Berlusconi, che alcuni non considerano eterno) e il Partito Democratico.
Sarebbe bello se all’Italia, prima di questa operazione, si potesse almeno praticare l’anestesia.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
22 aprile 2018

(1)http://cercanotizie3.mimesi.com/Cercanotizie3/popuparticle?art=372665332_20180421_14004&section=view

I PALLONCINI POSSONO SCOPPIAREultima modifica: 2018-04-22T10:09:58+02:00da gianni.pardo
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2 pensieri su “I PALLONCINI POSSONO SCOPPIARE

  1. Innanzitutto bisognerebbe riconoscere che aveva ragione Renzi quando chiedeva di andare al voto dopo la bocciatura del referendum . Il PD e FI avrebbero avuto risultati di gran lunga migliori degli attuali, ma è acqua passata e comunque né Mattarella né l’amico Pardo sarebbero disposti a riconoscerlo. Passiamo oltre. A un governo 5S con tutto il centro destra dentro nessuno ha mai creduto . Non ci credeva Berlusconi che ha finto disponibilità solo perché sapeva che sarebbero stati i 5S a rifiutarlo. Non ci credeva Salvini che sperava in un via libera di Berlusconi ad un governo 5S/Lega con appoggio esterno o almeno l’astensione di FI . A questa ipotesi, nella variante appoggio esterno , aveva dato un sofferto assenso il capo politico dei 5S, un tale di nome Luigi Di Maio. Tuttavia dopo la sentenza di Palermo ( per me scandalosa e non aggiungo altro per evitare querele ) è definitivamente tramontata perché nella mentalità dei pentastellati equivarrebbe ad accettare i voti della mafia. E’ vero che l’appoggio esterno era stato sdegnosamente rifiutato da Berlusconi, ma solo perché la proposta era stata prospettata dal Di Maio come estrema concessione. Un plebeo che si permetteva di porre condizioni per imparentarsi con il Cavaliere di Arcore era intollerabile. Infatti Berlusconi ha subito reagito mandando la plebaglia grillina a pulire i cessi. Ma se la proposta fosse stata fatta da Salvini, in accordo con Berlusconi ovviamente, o meglio ancora dallo stesso Berlusconi, il governo si sarebbe potuto fare. La proposta ( l’appoggio esterno ) era la stessa, ma formulata dal Cavaliere di Arcore avrebbe avuto una interpretazione favorevole al Cavaliere. Non solo. A Berlusconi sarebbe convenuto star fuori da un governo Di Maio/Salvini, ma dentro la maggioranza parlamentare. E allora perché Berlusconi non ha proposto questa soluzione ? Perché non si fida di Salvini ( altrimenti non ripeterebbe in continuazione che lui si fida di Salvini ). Per ragioni politico/elettorali e forse anche personali, i due sanno che sono destinati a scontrarsi, ne abbiamo viste le avvisaglie in questi giorni. E sanno anche che in questi casi ciò che conta è che la responsabilità della rottura ricada sull’altro. Salvini è consapevole che in caso rottura Berlusconi gli scatenerebbe addosso giornali e TV del suo gruppo che l’accuserebbero di tradimento ( Sallusti lo ha già avvertito ). Dall’altro Berlusconi teme, in caso di rottura, che un governo Di Maio/Salvini possa arrecare danni molto seri a Mediaset che vive di pubblicità. Una consistente riduzione del canone Rai compensata con l’innalzamento dell’attuale tetto pubblicitario, sarebbe molto popolare, ma ridurrebbe gli introiti pubblicitari di Mediaset con conseguenze negative sul conto economico. Berlusconi lo sa e non ci dorme la notte. Purtroppo per lui questa eventualità non si può escludere con un governo formato o sostenuto da PD e 5S. Dopo il voltafaccia sul referendum né il PD né Renzi ( unico segretario PD ad averlo accolto al Nazareno ) che ne ha pagato il prezzo, hanno motivi di riconoscenza verso il Cavaliere. Per non parlare dei pentastellati e del loro guru Travaglio che lo vorrebbero addirittura in galera perché ” ha pagato la mafia “. La vedo male per Berlusconi, ma la vedo peggio per l’Italia.

  2. Luciano Capone si Twitter

    Il presidente Mattarella ha dato a Elisabetta Casellati un mandato di due giorni perché si sposta in auto blu. A Roberto Fico di tre giorni perché si sposta a piedi o con l’Atac.

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