L’OPINIONE DELLA SIBILLA

Credo di ricordare che sia stato Creso – il piccolo re famoso per la sua ricchezza – ad avere ad un certo momento cullato sogni di gloria. Infatti pensò di far guerra al “Grande Re”, cioè al tiranno della Persia. Per prudenza, chiese anche l’opinione della Sibilla di Delfi, il cui responso fu: “Distruggerai un grande regno”. Confortato da Apollo, Creso partì baldanzoso per la guerra e in essa perse il regno e la vita. Distrusse sì, un regno, ma purtroppo era il suo.
Immaginiamo che da sempre la povera Sibilla aveva avuto modo di accorgersi che o Apollo era duro d’orecchio, o era muto, e stava dunque a lei confermare la sapienza del dio emettendo sentenze che non si prestassero a facili smentite. Così i responsi erano sempre ambigui e gli interessati finivano con l’interpretarli ognuno nel senso che gli conveniva. O che temeva. E comunque, per quanto riguarda Creso, l’intelligente Pizia aveva trovato una formula perfetta: se un re attacca un altro re, ci sarà un re perdente.
Noi moderni, miscredenti, ci troviamo in una situazione analoga. Per fortuna, quando un uomo importante dice qualcosa di incomprensibile, o si comporta in modo apparentemente assurdo, non siamo obbligati a darne un’interpretazione “divina”. E neppure a tenerne conto. Nell’antichità qualcuno poteva dire: “Apollo ha parlato per bocca della Pizia”; noi, più volgarmente, diciamo: “Dà i numeri”. E ci occupiamo soltanto dei fatti.
Quanto precede è la più accurata interpretazione che sono riuscito a dare delle parole di Luigi Di Maio di ieri. Forse Di Maio è una persona importante, all’interno del Movimento (ogni organizzazione ha i leader che merita) ma per chi non ne fa parte conta il Movimento stesso, appunto, e non questa o quella personalità. Cosicché si può arrivare a conclusioni chiare: se Di Maio può effettivamente determinare le decisioni di quel partito, e se è capace di parlare seriamente, siamo dinanzi ad una crisi e (almeno teoricamente), il futuro governo non potrebbe nascere. Se invece Di Maio non può determinare nulla, business as usual. Teniamo conto di ciò che dicono coloro che possono effettivamente dettare la linea alla formazione e il resto è flatus vocis. Folclore. Come se nel M5s non ce ne fosse già abbastanza.
Interessante è pure la reazione del Pd che a lungo – forse illudendoci – abbiamo considerato un partito serio. Magari non dannatamente, anzi, tragicamente serio come il Pci, ma certo non una congrega di Pulcinella. E tuttavia oggi si comporta in modo incomprensibile.
Cominciamo dai fatti. Di Maio capeggia la delegazione che va a trattare per la formazione del nuovo governo, prova ne sia che quelle famose dichiarazioni le ha fatte, salvo errori, all’uscita dal colloquio con Giuseppe Conte, Presidente Incaricato. Nulla può essere più ufficiale di tutto ciò. Ma se è così, che senso ha che il Pd chieda chiarimenti? Se qualcuno ti dà uno schiaffo, dicendoti “Pasquale, fai schifo!”, ti ha dato uno schiaffo e non c’è nulla da chiarire. Non si può – come Totò – buttarla a ridere esclamando: “E io mi chiamo Pasquale?”
Nicola Zingaretti, potendolo dimostrare, avrebbe dovuto dire: “Di Maio parla a titolo personale. Il sig.X.Y. è colui che ha il vero potere nel Movimento e mi ha detto che…”. E se non poteva dimostrarlo, intanto, per dignità, avrebbe dovuto rompere le trattative e poi avrebbe sempre avuto modo di ripensarci, quando il vero padrone del M5s fosse andato a chiedergli scusa. Purtroppo questa commedia, anzi, questa farsa, ha autori scarsamente alfabetizzati. Sarò schizzinoso, ma non riescono a farmi ridere.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
31 agosto 2019

L’OPINIONE DELLA SIBILLAultima modifica: 2019-08-31T10:58:52+02:00da gianni.pardo
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Un pensiero su “L’OPINIONE DELLA SIBILLA

  1. Purtroppo caro Prof la colpa di tutto questo marasma è della magistratura: Cossiga docet. La magistratura ha distrutto una classe politica. La nuova deve formarsi e ci vuole tempo. Forse Di Maio (il bibitaro) ha intuito chi muove il presidente incaricato Conte: Renzi. Il PD (Zingaretti) non è molto convinto dell’alleanza con i 5stelle. Conte da quello che si capisce (vive ed insegna a Firenze) qualche legame con il Renzi probabilmente ce l’ha.Quindi….
    Pensare che ritorni in pista il cerchio magico renziano mi inorridisce.
    Conte se fosse stato un buon Presidente del Consiglio avrebbe dovuto aiutare i due: Di Maio e Salvini a crescere. Invece, secondo me, li ha incamminati verso il baratro…avendo altre mire…..

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