MUNCHHAUSEN A PALAZZO CHIGI

Di solito il giornalista informa i lettori. C’è qualcosa che lui sa e la comunica agli altri. Dunque non avrebbe senso un giornalista che scrive per chiedere di essere informato. E infatti, se io mi permetto di farlo, è perché non sono un giornalista ed ho la curiosità di sapere se tutti i media hanno dato una notizia che non ho capito, o se al contrario i media non hanno dato una notizia e tutti hanno fatto finta di averla capita.
Riassumiamo i fatti. In settembre il governo gialloverde contraddice platealmente il ministro Tria, che proponeva un deficit all’1,6%, e dichiara che il deficit sarebbe stato del 2,4%. Tripudio in Piazza Montecitorio, con sceneggiata paramussoliniana dal balcone. Abbiamo rotto le reni a Bruxelles. Anche le Borse festeggiano, raddoppiando lo spread.
Poi la Commissione europea ci fa gli occhiacci e i nostri rappresentanti, con la coda fra le gambe, cambiano atteggiamento. Fino ad allora avevano coraggiosamente coperto di insulti istituzioni e rappresentanti delle istituzioni, fino a definire Juncker un ubriacone; avevano dichiarato boia chi molla; no pasaran; a momenti “Viva la muerte!”, e dunque non si sarebbe arretrati di un millimetro. Poi, effettivamente non sono arretrati di un millimetro, ma di molto di più, di parecchi miliardi, fino a passare dal glorioso, 2,4% di deficit a un più mite, anche se in costume carnevalesco, 2,04%.
A questo punto pareva finita, e invece la Commissione Europea, assetata di sangue, si è dichiarata lo stesso insoddisfatta. Quei tagli non bastavano. E così, andando oltre la “zona Cesarini,” i Vice Presidenti si sono riuniti insieme col loro Vice, Conte, e, dopo aver sudato lacrime e sangue, hanno tagliato ancora il bilancio, e parliamo sempre di miliardi. Ma – ecco il primo mistero – a conclusione di tante fatiche, hanno dichiarato che “sono stati trovati i fondi” perché il deficit “rimanga al 2,04%”. Uno si chiede se abbia sentito bene, e per i vecchi questo è un dubbio non infondato.
Primo. Se qualcuno dice di “avere trovato i fondi”, significa che precedentemente non li aveva trovati. Ma questo per caso non dimostra che il governo aveva proposto una legge di stabilità fasulla, farlocca, truffaldina, anzi, da magliari, visto che il trucco è stato facilmente scoperto? E, se è così, come mai lo dicono da trionfatori, invece di vergognarsi come farebbe qualunque persona dabbene? Sembra di sentire un ladro che dice: “Stavo per rubare l’argenteria ma mi hanno visto. Non sono stato bravo?”
Secondo. Pare che un po’ Salvini e un po’ Di Maio hanno tagliato un paio di miliardi ciascuno dai loro programmi elettorali per fare contenta la Commissione Europea. E allora come mai il deficit, invece di scendere al di sotto del 2%, rimane invariato al 2,04%? Dunque nella manovra precedente (quella che si diceva dettata da Bruxelles) i tagli non erano veri. L’Italia non sforava del 2,04% ma parecchio di più. Soltanto ora, con questi tagli, siamo realmente al 2,04%. Gloria a Dio nel più alto dei cieli. E sempre che sia vero.
Terzo. Questi fatti sembrano talmente incredibili, che per questo chiedo lumi a chi ne sa più di me. Personalmente, da enigmista qual sono, ho lo stesso cercato di capire e così, cogliendo frammenti di spiegazione, accenni fugaci e quasi lapsus calami, ho avuto l’impressione che sia avvenuto quanto segue. Per coprire le spese, il nostro governo del cambiamento (nel senso che dal dramma siamo passati alla farsa) ha posto tra i fondi per finanziare le riforme il gettito derivante da un aumento del Pil dell’1,5% nel 2019. Questo balzo del Pil sarebbe l’effetto della mirabolante “manovra”. La quale si sarebbe così autofinanziata, esattamente come il barone di Münchhausen si salvò dalle sabbie mobili tirandosene fuori per i capelli.
A Bruxelles, a quanto pare non erano in vena di favole. Soprattutto dopo che il nostro Pil, nel terzo trimestre, è arretrato di -0,1%, che non è il top, in materia di aumenti. E nulla dice che andremo meglio nel quarto trimestre. Dunque per quale miracolo, nel 2019, il nostro Paese, che sembra avere tendenza ad andare indietro, dovrebbe improvvisamente mettersi a correre? Se ne avesse la forza, correrebbe per sfuggire a questo esecutivo.
Credo d’avere capito che il nostro governo, rimanendo comunque ottimista, si è piegato ad ipotizzare una crescita dell1% (magari!) e dunque un minor gettito del previsto. Per questo ha grattato il fondo del barile, fino a trovare dei fondi per mantenere sul serio il 2,04% di deficit. Ecco la grande impresa.
E dopo tutto questo ci stupiamo se alcuni Stati del Nord Europa, con i conti in ordine ed anche con la morale in ordine, abbiano tanta voglia di farcela pagare? Io sono un nordico soltanto rispetto a Siracusa e tuttavia riesco a capire questa voglia di punire chi straparla, chi cerca di imbrogliare e per giunta condisce le sue sparate con l’arroganza e gli insulti.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
17 dicembre 2018

MUNCHHAUSEN A PALAZZO CHIGIultima modifica: 2018-12-17T18:09:04+01:00da gianni.pardo
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