SALVINI, PERCHÉ PROPRIO ORA?

Una grande domanda, fra le altre, tiene occupate le menti dei grandi giornalisti: come mai Matteo Salvini ha provocato la crisi di governo proprio ora, nel momento in cui le Camere sono chiuse, incombe il ferragosto, non si sa quando si riuscirà a votare, non si sa in che modo conciliare queste elezioni con le scadenza di fine anno, per quanto riguarda i problemi finanziari e i rapporti con l’Europea, e non si sa come risolvere il problema delle clausole di salvaguardia, in particolare per l’aumento dell’Iva al 25,2%?
Anch’io ho molte più domande che risposte, ma non quella riguardante la data in cui è stato fatto cadere il governo. Questo è l’unico punto sul quale ho le idee chiare, a costo di sbagliare, naturalmente.
Matteo Salvini, per ottenere successo, ha giocato fino ad ora su due soli tavoli, Quota Cento e la lotta contro l’immigrazione favorita spudoratamente dalle o.n.g., quelle che i migranti vanno addirittura a prelevarli a poche miglia dalla costa libica. La “Quota Cento” però – è notizia di oggi – non ha affatto indotto l’assunzione di un lavoratore per ogni lavoratore che andava in pensione (il rapporto, dicono i dati, è di uno a tre) e inoltre il costoso provvedimento è stato da molti giudicato inopportuno. Rimane l’asso di briscola: la lotta contro l’immigrazione. Ma questa lotta ha incontrato la resistenza di tutti i partiti, delle altre nazioni europee, del Papa, delle anime belle, dei disinformati, della magistratura (indegna la farsa della Sea Watch) ed ha infine rischiato di essere un flop. A questo punto, visto che il Decreto Sicurezza non era sembrato sufficiente, Salvini ha preteso il Decreto Sicurezza Bis, che non consente scappatoie, al punto che perfino il mite Mattarella, pur promulgandolo, ne ha criticato almeno due aspetti.
Ma, attenzione, dai pentastellati quando è stato votato (con un braccio piegato dietro la schiena) questo Decreto Sicurezza Bis? Il cinque agosto. È soltanto a questo punto che Salvini ha fatto cadere il governo. Se lo avesse fatto qualche giorno prima, il Decreto Sicurezza Bis non avrebbe visto il giorno. Già, nelle condizioni date, è stato approvato con un voto di fiducia per il governo, figurarsi quante probabilità aveva di nascere, diversamente. Dunque, se Salvini proprio voleva che la sua lotta contro le o.n.g. e le varie Carole Rackete avesse successo, mentre tutti remavano contro, l’unica era aspettare l’approvazione di quel decreto.
Secondo domanda: e perché Salvini non ha aspettato fino a settembre, o anche oltre, per far cadere il governo? Qui la risposta è semplice. Per il nove settembre era in calendario il voto finale per il dimezzamento dei parlamentari, cui Salvini non si potrebbe sottrarre perché, se non ho capito male, ha votato a favore di esso già tre volte e quello sarebbe l’ultimo voto. Ma se il governo fosse sopravvissuto fino a quella data, e se quella riforma fosse stata approvata, ne sarebbe conseguito probabilmente un referendum confermativo, che richiede molti mesi, e inoltre un tempo notevole per ridisegnare i collegi elettorali. Dunque una terapia intensiva, per il governo, che l’avrebbe tenuto in vita per parecchi mesi, forse un anno o più. E Salvini nel frattempo avrebbe potuto perdere l’autobus dell’attuale favore popolare. Dunque, ora o mai più. E fa sorridere sentire Di Maio che propone, prima delle nuove elezioni, di votare per il dimezzamento dei parlamentari, come se non sapesse che Salvini ha provocato la crisi proprio per non dare ai pentastellati un altro anno al potere. Veramente la politica non ha né il senso della vergogna né il senso del ridicolo.
Va spiegato tuttavia qualcosa, per quanto riguarda il Decreto Sicurezza Bis. Tutti i decreti acquistano forza di legge non appena votati dal Parlamento, ma mantengono questa validità per un massimo di due mesi. Entro questo termine, o il Parlamento li converte in legge ordinaria, o decadono. Dunque non è che il Decreto sia eterno. Se non c’è un governo che lo sostiene, fra due mesi decadrà. Ma a Salvini questo poco importa. Se fra due mesi fosse a capo del governo, lo convertirebbe, se non sarà al governo, e l’immigrazione riprenderà in maniera alluvionale, potrà sempre dire: “Visto che cosa succede, se non ci sono io al volante?”
La conclusione è semplice: Salvini non poteva provocare la crisi prima, perché gli avrebbero sottratto l’asso di briscola nelle future elezioni, e non poteva provocarla dopo, perché così avrebbe rischiato di dare un altro anno di vita al governo. Quanto alle difficoltà di far cadere il governo in agosto, non sono affar suo. E per giunta, se non si riuscirà a far entrare in carica un esecutivo nel pieno dei suoi poteri che possa occuparsi delle scadenze economiche di fine anno, e se dovrà occuparsene un governo tecnico, un governo di scopo, o un governo transitorio comunque denominato, sarà tanto di guadagnato. Nessuno potrà porre a carico di Salvini l’impopolarità dei provvedimenti che saranno adottati. Perfino se si andrà all’esercizio provvisorio, la cosa andrà ancora a sangue a Salvini: tutto, pur di non essere costretto a firmare la prossima legge di stabilità.
Insomma, dal suo punto vista – strettamente egoistico – un colpo da maestro. E purtroppo per le anime belle, l’egoismo, in politica, è una qualità.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com

SALVINI, PERCHÉ PROPRIO ORA?ultima modifica: 2019-08-10T21:37:49+02:00da gianni.pardo
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6 pensieri su “SALVINI, PERCHÉ PROPRIO ORA?

  1. Nel senso che non rispondono alla domanda: “E se fossero venti milioni, direste ancora che bisogna accoglierli indiscriminatamente?”

  2. “Tutti i decreti acquistano forza di legge non appena votati dal Parlamento, ma mantengono questa validità per un massimo di due mesi.”
    Mi permetto di correggerla: i decreti acquistano validità per sessanta giorni al momento della promulgazione, per mantenerla nel tempo acquisendo forza di legge devono essere convertiti in legge entro sessanta giorni. Cosa che è avvenuta con il DL sicurezza bis con la fiducia approvata al Senato

  3. Il lettore Alfredo mi ha preceduto. Il decreto sicurezza bis è già legge. L’unico motivo per cui ha fatto cadere il governo ed ha fatto felici tutti, M5S compresi, è l’imminente aumento dell’iva che ormai è certo e che nessuno vuol prendersi la responsabilità, e gli unici colpevoli sono questi somari che governano da poco più di un anno.

  4. “Nel senso che non rispondono alla domanda: “E se fossero venti milioni, direste ancora che bisogna accoglierli indiscriminatamente?””
    E quindi?
    Fermo restando che, se mia moglie avesse una ruota, sarebbe una carriola.

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