MONNAIE DE SINGE

Un povero mendicante guadagnava troppo poco per potersi permettere la carne. Così, ad ora di pranzo, andava a mangiare il suo pane dinanzi alla porta di una rosticceria, usando il profumo dell’arrosto come companatico. Il proprietario, avido, gli chiese di pagare per quel profumo e il mendicante gli dette ragione: meritava un compenso adeguato. Così, estratta una moneta, la sbatté sul marciapiede, spiegando: “Tu mi hai dato il profumo della tua carne, ed io ti ho compensato col suono della mia moneta”.
Prima di chiedere il compenso per qualcosa, è meglio vedere se per caso la controparte non abbia una risposta possibile che ci lascerà a becco asciutto e beffati per giunta. Come si sa, i giornali sono in grande crisi di vendite. Tra televisione, rassegne stampa, e soprattutto Internet, la gente non compra più i giornali cartacei. Molti si abbonano alle testate online, ma moltissimi vogliono leggere i giornali senza pagare, con l’idea che su Internet è tutto gratis. Mentre gli editori devono lo stesso pagare i giornalisti. Così, comprensibilmente, fanno il possibile per costringere gli utenti a pagare per il loro servizio ma molti ci rinunciano. Io stesso ho letto per anni “il Foglio”, quando lo si poteva fare gratis, e l’ho perso di vista da quando è divenuto ermeticamente a pagamento. Non che io non riconosca le buone ragioni degli editori, semplicemente, per avere la disponibilità di un tempo, dovrei abbonarmi a una decina di giornali e forse più. A parte il fastidio, non posso permettermelo.
L’ultimo episodio riguarda comunque uno scontro fra giganti. La Comunità Europea impone a tutti di pagare per la lettura dei giornali, e la Francia per prima ha cercato di applicare la norma anche a Google. Ma Google ha risposto picche. Ha sostenuto che la comparsa su Google del link, del titolo dell’articolo, e di un suo breve riassunto, costituisce un’ottima pubblicità, per i giornali. Se non sono d’accordo, pubblicherà soltanto il link e il titolo dell’articolo. Ma questo ovviamente penalizzerebbe molto i giornali, in materia di visibilità, e i quotidiani protestano. Parlano di “ricatto”.
Quando ho letto questa notizia – purtroppo riportata in modo per me poco chiaro – m’è venuto da sorridere. Per me è come se, dicendo a un ristoratore, “Non vengo a mangiare nel tuo ristorante perché per me è troppo caro”, gli stessi facendo un’estorsione. Se i giornali si sentono defraudati perché Google pubblica materiale di loro proprietà senza pagarli, è giusto che chiedano di essere pagati. Ma se Google non pubblica nulla e non gli fa pubblicità, non si devono lamentare. E se invece quella pubblicità gli interessa, al punto che parlano di estorsione, perché vogliono essere pagati, invece di pagare loro per quella pubblicità? La legge comunitaria impone l’obbligo di pagare se si pubblica materiale altrui, ma certo non può obbligare nessuno a pubblicare materiale altrui. Sicché l’unica cosa ragionevole, per gli editori di giornali, sarebbe stata intavolare una discussione con Google dicendo: “Qui abbiamo ambedue un’utilità. Lasciamo perdere le discussioni, e indaghiamo sul quantum delle rispettive utilità. Eventualmente, ci sarà un conguaglio”.
A proposito di Francia, in francese esiste una divertente espressione, “payer en monnaie de singe”, pagare con moneta di scimmia. Pare che un tempo il re Luigi IX abbia permesso ai giocolieri che esibivano scimmie di pagare il pedaggio di un ponte della Cité “con le smorfie divertenti di quegli animali”. Oggi l’espressione significa “non pagare affatto” ed è il modo in cui rischiano d’essere pagati gli editori francesi.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
29 settembre 2019

MONNAIE DE SINGEultima modifica: 2019-09-29T09:11:13+02:00da gianni.pardo
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5 pensieri su “MONNAIE DE SINGE

  1. <>
    il Foglio è accessibile gratuitamente nel circuito delle biblioteche digitali (MLOL) fruibile da chiunque è iscritto alla biblioteca del comune di residenza.
    Ci sono migliaia di quotidiani e periodici, italiani e stranieri, libri, audiolibri, video, musica, materiali di archivio … tutto digitale, tutto gratis.
    https://www.medialibrary.it/home/cover.aspx
    L’unico pericolo è passare la vita davanti a un monitor a leggere.
    Il medico mi ha imposto almeno un’ora di movimento al giorno :))

  2. Caro Luigi, ha fatto 30, faccia 31. Non riesco ad iscrivermi all’università di Palermo per avere un account, un username o quello che è. Insomma, per effettuare il login. Ho sfogliato parecchie pagine, ma tutto è confuso. Se lei conosce la pagina giusta, e m’invia il link, gliene sarò grato.
    Giannipardo1@gmail.com

  3. Ho scritto ad un contatto di biblioteche digitali
    Le ho inoltrato il messaggio al suo indirizzo di posta
    attendiamo la risposta oppure proverò in qualche altro modo.
    cordiali saluti

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