ISRAELE INSEGNA STORIA

    Benjamin Netanyahu, al meeting di Roma, dovrebbe parlare con Matteo Renzi e con John Kerry, capo della diplomazia americana. Egli ha già preannunciato: “Dirò a Kerry e a Renzi che Israele respinge i tentativi di assalti diplomatici, attraverso decisioni dell’Onu, per costringerci ad un ritiro entro i confini di 47 anni fa”. L’Autorità Nazionale Palestinese vorrebbe infatti che … Continua a leggere

DUE NOTIZIE CHE MANCANO SUI GIORNALI

    Treno puntuale non è notizia, treno che deraglia e fa dei morti sì. È la legge del giornalismo. Tuttavia così si corre il rischio di ignorare fatti importanti, anche se non connotati da un evento clamoroso. Dunque a volte è il caso di occuparsi delle non-notizie, e la prima – importante – riguarda lo Stato Islamico. Fino a … Continua a leggere

CHI HA VINTO A GAZA

  Alla fine di alcuni conflitti, non ci sono dubbi su chi abbia vinto e chi abbia perso: dopo la Terza Guerra Punica, di Cartagine non rimase pietra su pietra. Viceversa già Tucidide annotava, durante la guerra del Peloponneso, che dopo molte battaglie ambedue gli eserciti innalzavano il trofeo, cioè celebravano la vittoria. Nell’epoca moderna, soprattutto per la mitezza del … Continua a leggere

SPIEGARE GAZA

  Qualcuno ha detto che “tutti hanno diritto al loro quarto d’ora di celebrità”. Personalmente aspetto ancora il mio, ma l’ha certo avuto il deputato Di Battista, del M5S, quando ha affermato che con i terroristi si può/si deve dialogare. Sempre che non interrompano la vostra prima frase tagliandovi la gola. In realtà, tentare di dialogare con i fanatici (al … Continua a leggere

LA LEZIONE DEL MASSACRO

Quando avvengono fatti orrendi, come quelli che si verificano attualmente nel nord dell’Iraq, il lettore di giornali misura la propria impotenza, e quella della Grande Europa, con tutta la sua storia, il suo progresso e i suoi principi morali. Gli stessi Stati Uniti fanno la mossa di inviare alcuni aerei a bombardare i massacratori ma si guardano bene dall’impegnare il … Continua a leggere

IL SENSO DEL CESSATE IL FUOCO A GAZA

    È difficile dare una precisa denominazione all’azione di Israele a Gaza. Poiché però da molte parti si invoca un cessate il fuoco, e il cessate il fuoco si applica alle guerre, usiamo per questa azione le categorie valide per i conflitti armati. La guerra ha lo scopo di convincere l’avversario a dare, fare, permettere qualcosa. Insomma piegare la … Continua a leggere

IL NEGOZIATO CON L’IRAN

Oggi sono in corso negoziati fra l’Iran e i “Cinque più uno”, cioè i membri di diritto del Consiglio di Sicurezza dell’Onu più la Germania. Questi negoziati sono importanti per il nucleare di Tehran, per gli equilibri della regione e per le forniture di petrolio dell’Occidente. È tuttavia particolarmente difficile orientarsi per quanto riguarda le diverse posizioni e i possibili … Continua a leggere

LEGGERE LA CRISI TURCO-ISRAELIANA

L’anno scorso una nave di attivisti turchi, partita dalla Turchia, cercò di forzare il blocco di Gaza. Gli israeliani reagirono, inviando un commando sulla nave, i “pacifisti” li attaccarono in modo così violento (esistono dei filmati) che i militari si difesero e morirono nove turchi.Per indagare sull’incidente le Nazioni Uniti hanno istituito una commissione la quale da un lato ha … Continua a leggere

NEMO ULTRA CREPIDAM

Se il Papa parla di religione cattolica quello che dice non è contestabile: dal 1870, quando parla ex cathedra, è infallibile. Il dogma non si estende certo ad ogni dichiarazione del Papa e tuttavia anche in questo caso è giusto avere rispetto per le sue parole. Bisogna evitare manifestazioni di scetticismo o ancor peggio di sarcasmo: il Papa non si … Continua a leggere

ALCUNE NOTE SULLA “RACHEL CORRIE”

La firma. Israele espelle oggi (1) coloro che erano sulla “Rachel Corrie”: la nave che si dirigeva – violando le leggi israeliane – verso il porto di Gaza. Le autorità hanno richiesto, per questo rilascio, la sottoscrizione di un documento nel quale i diciannove”affermano di rinunciare a qualsiasi azione legale contro il provvedimento (di espulsione)”. Per i distratti, con quella … Continua a leggere

ISRAELE È UNA LADRA

Se ti considerano un ladro, ti conviene rubare. Questa massima può sembrare discutibile, ma acquista il suo significato quando si pensa alle ragioni per cui non bisogna rubare. Gli spiriti superiori dicono che l’imperativo categorico ce lo vieta; altri ricordano il Settimo Comandamento; i pragmatici infine pensano che non bisogna rubare perché si va incontro ad un mare di guai: … Continua a leggere

ABELE ATTACCA CAINO

Un articolo può essere bugiardo sin dalle prime due parole. Il Corriere della Sera (1) dando notizia di un grave fatto di cronaca, avvenuto nella notte fra il 30 e il 31 maggio 2010, così scrive: “Assalto israeliano”. È questa la prima falsità: attacca chi prende l’iniziativa. Qui si tratta – citiamo sempre lo stesso articolo – di “una flottiglia … Continua a leggere

ISRAELE DICE NO A CHOMSKY: GIUSTO?

Noam Chomsky è un intellettuale di fama mondiale nel campo della linguistica. Ciò malgrado, ha anche fama mondiale nel campo delle sciocchezze. Basti dire che si è reso celebre con le sue posizioni antiamericane fino al delirio: è arrivato a dire che l’attentato dell’11 settembre è colpa dell’America (“se l’è cercata”). A suo parere, per quanti crimini abbia potuto commettere … Continua a leggere

GLI EBREI NON ESISTONO

Gli ebrei appartengono al popolo di Israele. Ma che significa “appartenere”? La comunità, indipendentemente dalla nazionalità, riconosce come proprio membro a) chi è figlio di una donna ebrea e poi, eccezionalmente, b) chi si converte al giudaismo (che non è apostolico). Il postulante dunque sarà riconosciuto come membro della comunità non perché israelita osservante ma solo dopo che avrà superato … Continua a leggere

NUCLEAR SECURITY SUMMIT

Le armi nucleari sono una realtà dal 1945. In quel momento la scelta fu fra uccidere centinaia di migliaia di innocenti con l’atomica oppure farne morire molti di più con la prosecuzione della guerra: a cominciare dai giapponesi, disposti a combattere tutti fino alla morte. La decisione, vista con gli occhi della storia, assume tuttavia un altro significato: l’atomica può … Continua a leggere

LE CONDIZIONI DI PACE DEI PALESTINESI

Un giornale ha riassunto in un riquadro le richieste palestinesi per siglare un accordo di pace: 1) Gerusalemme capitale dello Stato palestinese; 2) problema – eliminazione? – degli insediamenti israeliani nei Territori Occupati; 3) ritorno ai confini del 1967; 4) ritorno dei rifugiati; 5) redistribuzione delle risorse idriche; 6) liberazione dei prigionieri palestinesi nelle prigioni israeliane. 1)    Gerusalemme è almeno … Continua a leggere

I PALESTINESI DANNEGGIATI DAGLI AMICI

C’è un aneddoto che spiega perfettamente perché il problema dei palestinesi è insolubile e perché i loro amici arabi non collaborano a risolverlo. Giacomo soffriva di una brutta malattia. Prima camminava appoggiandosi alle sedie e ai mobili, poi comprò un bastone, infine si rese conto che dipendeva dalla moglie per ogni cosa e cominciò a piangere in segreto. Tutti gli … Continua a leggere

LA SPADA DI BRENNO A GERUSALEMME

I Galli avevano ridotto Roma alla fame e si era arrivati ad un negoziato: i barbari avrebbero interrotto l’assedio se adeguatamente compensati in oro. Al momento della pesatura i romani protestarono perché le bilance erano truccate e Brenno, il capo dei Galli, gettò fra i pesi la sua spada gridando: “Vae victis!”, (guai ai vinti!). Intervenne allora Quinto Furio Camillo … Continua a leggere

ISRAELE ASSASSINA?

Giorni fa un importante capo di Hamas si è recato a Dubai, sotto falso nome. Ciò malgrado, il servizio segreto israeliano, prima ancora che quell’uomo arrivasse, ha inviato una decina d’agenti con un ordine molto semplice: ucciderlo. I membri del commando hanno tenuto d’occhio quell’uomo sin da quando è uscito dall’aeroporto, dandosi il cambio e usando mille travestimenti, fino a … Continua a leggere

FASSINO IL RAPPORTEUR

FASSINO, IL RAPPORTEUR Sulla “Stampa” Piero Fassino – definito “Rapporteur sul Medio Oriente per il Consiglio d’Europa” (i giornali non dispongono di un dizionario per tradurre rapporteur con “relatore”) sostiene che bisognerebbe riavviare i negoziati di pace in Palestina. Egli riassume i punti in discussione (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6896&ID_sezione=&sezione=) e si nota subito che non ci sono contropartite per gli israeliani: si tratta … Continua a leggere