GianniP

500 MLD GRATIS AI COLPITI DAL COVID19

Come la regola generale è che non bisogna aspettarsi regali da nessuno. Perfino i regali tradizionali sono regolati da norme rigide, per cui chi ha ricevuto i regali di nozze deve poi a sua volta farne a tutti gli amici e parenti che si sposano. Ma poiché l’ideale vorrebbe che tutti fossero generosi, si arriva al comico risultato dei colleghi d’ufficio che vanno a prendere il caffè, e uno paga per tutti, ma rigorosamente a turno. Soltanto i genitori fanno regali a fondo perduto e alcuni, proprio per evitare questo e altri fastidi, non vogliono figli. Un tempo costoro erano un’eccezione, oggi gli italiani rischiano di estinguersi. .
Per tutte queste ragioni ho sempre reputato inverosimile – e l’ho scritto cento volte – che altri Paesi europei ci facciano regali di miliardi semplicemente perché ne abbiamo bisogno. Ma ecco che – leggiamo sui giornali – Emmanuel Macron e Angela Merkel si sono messi d’accordo per erogare cinquecento miliardi ai Paesi che più hanno sofferto dell’epidemia. Attenzione, non un prestito ai beneficiari, ma un’elargizione a fondo perduto. “E questo, non è un regalo?” mi si potrebbe chiedere, con sottile sarcasmo.
Così spulcio l’articolo dell’Ansa(1) per essere sicuro di aver capito bene. Sin da principio il testo definisce l’iniziativa un “maxi-piano da 500 miliardi”. Ma un piano non è né una decisione né, a fortiori, un finanziamento. C’è il tempo di avere i gomiti stanchi, stando ad aspettare alla finestra.
Poi si descrive il meccanismo con cui dovrebbe svolgersi l’operazione, e spesso si scade nell’oscurità. A quanto pare, l’Unione Europea offre 500 miliardi ai Paesi più colpiti dal virus, e la somma sarà versata da tutti gli Stati dell’Ue. Ma già qui sorge un’obiezione. Dal Covid-19 sono stati colpiti tutti. Se dunque ciascuno è beneficiario del regalo nella stessa misura in cui pesa nell’Unione, ognuno riceverà quello che ha versato (partita di giro). E che senso avrebbe, un’operazione del genere?
Poi non ho nemmeno capito se la somma sarà versata da tutti gli Stati membri o se sarà richiesto un prestito ai mercati. con la garanzia della Ue (cioè con meccanismo simile ai famosi eurobond mai nati) perché rimane sempre il dubbio: e infine, chi rimborserà quel debito?
Ma, si dirà, il concetto è un altro. Pagherà di più chi è stato meno colpito dal Covid-19. Ottimo. Ma chi stabilirà le differenze? E i singoli Stati saranno obbligati ad accettare la ripartizione?
Altra questione. Per mettere in moto il maxi-piano, come lo definisce l’Ansa, basta la maggioranza degli Stati (a proposito, quale maggioranza?) o si richiede l’unanimità? Perché, se si richiede l’unanimità, è bene sapere che, secondo l’Austria, “il sostegno dell’Ue deve concretizzarsi in ‘prestiti’, non aiuti”. E buonanotte al secchio.
Poi leggiamo che queste sovvenzioni dovrebbero essere a fondo perduto, e “non saranno rimborsate dai destinatari” ma ‘dagli Stati membri’, ha spiegato il presidente francese Emmanuel Macron”. Dunque dovrebbe trattarsi di prestiti. Ma l’essenziale è un altro: ci sono da un lato “i destinatari” e dall’altro “gli Stati membri”. Tutti pagano ma non tutti beneficiano. Diranno tutti di sì? Aspettiamo di saperlo.
Fra l’altro, dal momento che i “destinatari” sono anche “Stati membri”, se l’Italia ricevesse il 14% dei cinquecento miliardi, (settanta miliardi) poi dovrebbe contribuire con settanta miliardi? Ancora una volta, una partita di giro? E se non è così, i non “destinatari” sono disposti a regalare miliardi? L’Austria, a quanto pare, no. Sarà la sola?
Non basta. L’articolo parla di “sovvenzioni a fondo perduto”, ma poi precisa che gli “aiuti” saranno basati “su un chiaro impegno degli Stati membri ad applicare politiche economiche sane e un’ambiziosa agenda di riforme”. Cioè, molto chiaramente, con pesanti condizioni, esattamente quella corda al collo contro la quale, parlando del Mes, tanta parte dell’Italia ha giurato di battersi a morte. Dunque non soltanto quei miliardi non ce li daranno, ma nel caso dovremmo rifiutarli.
La fine dell’articolo dissipa i dubbi riguardo al modo di giungere alla decisione: è una manovra “su cui tuttavia l’unanimità resta ancora tutta da trovare”. E forse la troverà quel topolino coraggioso che era disposto ad andare ad attaccare il sonaglio al gatto, in modo da sentirlo avvicinare. Avete letto bene: “Ora bisognerà tenere conto anche delle opinioni di tutti gli altri Stati membri, oltre che del Parlamento europeo”. Opinione che, per alcuni, sappiamo già essere contraria. Campa cavallo.
A me è rimasto il sospetto che Macron e Merkel si siano fatti promotori di questa generosa iniziativa perché sanno che non saranno mai chiamati a realizzarla. In ogni caso, spero non stiate aspettando queste sovvenzioni per andare a fare la spesa.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
19 maggio 2020
(1)https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2020/05/18/coronavirus-ue-oggi-iniziativa-macron-merkel_0061c07f-8917-4272-9674-57822ee4a511.html

500 MLD GRATIS AI COLPITI DAL COVID19ultima modifica: 2020-05-19T15:54:40+02:00da
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