GianniP

FRATTINI E BERLUSCONI, GARA DI GAFFE

I nemici all’occasione mi chiamano servo di Silvio Berlusconi. Caudatario (se sono colti) o leccaculo (se sono volgari). Infine, se sono dei sognatori, mi accusano di essere sul libro paga del Cavaliere. È quest’ultima accusa che mi offende di più: non perché troverei la cosa umiliante, ma perché né Berlusconi né nessuno, vigliacca miseria, mi dà un euro per quello che scrivo.
Dunque mi occuperò piuttosto di un paio d’amici che mi rimproverano più moderatamente di “dare sempre ragione  a Berlusconi”. Uso il buon senso in molte direzioni ma, quando si tratta di Silvio, mi arrampico sugli specchi pur di difenderlo.
Non tenterò di fargli cambiare idea. Se sono paranoico, non li convincerò. Se la loro accusa è sbagliata, non è difendendomi che mi salverò: diranno che voglio prendere due piccioni con una fava, dichiarare infallibile non solo Berlusconi ma persino il suo servo. Limitiamoci ai fatti.
Titolo sul Corriere della Sera: “Libia, missione finita in 3/4 settimane” (1). Franco Frattini: “Le ipotesi più realistiche sono di 3/4 settimane, le più ottimistiche parlano invece di pochi giorni”. Raramente il ministro di un grande Paese ha detto parole più avventate,  correndo il rischio di essere subissato dai fischi del loggione.
In guerra le previsioni sono più azzardate di quelle del calcio: nel 1914 le grandi potenze pensavano che la guerra sarebbe durata pochissimo tempo. In realtà la guerra durò moltissimo e fu tale che perfino quelli che la vinsero ne uscirono dissanguati e stremati. Meglio non fare previsioni. L’unica guerra di cui si può essere sicuri che sarà veramente “breve” è quella cui non si partecipa.
Se l’Italia fosse in guerra da sola, la frase non sarebbe grave: passato il termine, il ministro potrebbe sempre dire che il nemico resiste e bisogna continuare a combattere. Ma in questo caso l’Italia partecipa al conflitto perché membro della Nato. Lo fa malvolentieri, tanto che se alla fine si è decisa a partecipare alle azioni militari è per le pressioni degli alleati. Ora, se fra tre-quattro settimane Gheddafi non si sarà arreso, l’Italia che cosa farà? Mettiamo che prosegua nel suo impegno: Frattini ha dato fiato alla bocca solo per far fesso e contento Umberto Bossi? Se invece si ritirerà dalle operazioni militari come mai avrà fra tre o quattro settimane il coraggio che non ha avuto recentemente, quando bastava dire di no a Sarkozy?
Berlusconi in questa occasione ha fatto anche peggio di Frattini. L’impegno attivo nella campagna di Libia l’ha deciso da solo, dimenticando che la Lega non è un soprammobile della maggioranza. Essa ha il potere di far cadere il governo e il diritto di essere consultata sulle decisioni importanti. Bossi sarà rozzo e brutale, ma in questo caso la sua impuntatura è stata giustificata. Non si è trattato di insufficiente tatto politico: ha subito un’autentica mancanza di rispetto per un intero partito e per il suo leader. Talmente innegabile che Berlusconi non ha trovato una linea di difesa decente e deve ringraziare il buon carattere dell’Umberto (e il suo proprio interesse a non far cadere il governo) se alla fine, nella mozione della maggioranza, non c’è stata la smentita pura e semplice della posizione del Premier. Il problema è stato solo rinviato con l’impegno ad ottenere dalla Nato la fissazione di un breve termine della guerra.
La domanda diviene: che farà l’Italia, se la Nato dirà che vuole proseguire a tempo indeterminato? L’Alleanza non avrebbe torto. È contro ogni strategia militare annunciare in anticipo che si vuol finire la guerra: è come dire al nemico che per vincere gli basterà un giorno di più degli avversari.
Se fosse serio, l’annuncio di Frattini significherebbe che fra un mese l’Italia smetterà le azioni contro la Libia, quale che sia l’opinione della Nato. Se invece non fosse serio, e tendesse a prendere Bossi per i fondelli, bisognerebbe vedere se il Senatur è uomo da permetterlo o no. Berlusconi stavolta ha proprio “écrasé une merde”. È difficile che la notte non faccia brutti sogni.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it, pardonuovo.myblog.it
6 maggio 2011

(1)    http://www.corriere.it/esteri/11_maggio_06/frattini-fine-missione-libia_21a53fde-77b7-11e0-b371-0fccdd35dd86.shtml

FRATTINI E BERLUSCONI, GARA DI GAFFEultima modifica: 2011-05-07T10:39:52+02:00da
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