IMMOBILISMO E IMMOBILITA’

C’è da preoccuparsi per la caduta del governo? Francamente no. E non perché la situazione non sia grave, piuttosto perché è simile a quella dei malati fino a pochissimi secoli fa. La medicina esiste più o meno da quando esistono le malattie e perfino fra gli indiani d’America, rimasti all’età della pietra, lo stregone in inglese era chiamato, non a … Continua a leggere

IL NO AL REFERENDUM SPIEGATO CON UNA SOLA FRASE

Il rasoio di Occam è uno di quei dati culturali che si rischia sempre di dimenticare. Anche ad averne un’idea, si è sempre rosi dal dubbio: “Ricordo bene o ricordo male?” Eppure la tesi del filosofo medievale William of Ockham era elementare: se la soluzione di un problema appare chiara e lineare, è inutile scervellarsi a cercarne altre, che probabilmente … Continua a leggere

VOTATE PD, PULCINELLA DEMOCRATICO

La credibilità di un’affermazione non dipende soltanto dalla sua intrinseca validità, ma anche dalla voglia che può avere il destinatario di prenderla sul serio. Nessuna persona sensata potrebbe credere che l’Italia abbia vinto l’ultima guerra contro la Germania, ma da quasi settant’anni l’Italia festeggia questa vittoria mai conseguita. E il peggio è che, da quasi settant’anni, nessuno protesta contro questo … Continua a leggere

LE MACERIE

Il panorama dell’Italia, dopo la sconfitta di Matteo Renzi, è desolante. Non che ci si aspettassero mirabilia, dal suo governo, ma mentre ha fatto poco, in positivo, ha fatto parecchio in negativo. Probabilmente senza nessuna colpa in ambedue i casi. In positivo ha potuto fare poco perché il Paese è bloccato dall’interno e dall’esterno. Il nostro modello socio-economico non ha … Continua a leggere

IL PIAZZALE LORETO DI RENZI

È dubbio che, nel diluvio di commenti al risultato del referendum, valga la pena di aggiungerne un altro. Ma su un punto non s’è fatta sufficiente chiarezza. Se sul fatto che lo scrutinio abbia decretato una catastrofica sconfitta per Matteo Renzi tutti sono d’accordo, meno chiara sembra la risposta alla domanda: “Se lui ha perso, chi ha vinto?” Si potrebbe … Continua a leggere

FINALMENTE IL REFERENDUM

E siamo a sabato tre dicembre 2016. C’è da tirare un grande sospiro di sollievo. Quanto meno, già oggi non si battaglierà più sul referendum, e da dopodomani non ci si chiederà più se prevarrà il “sì” o il “no”. Questo dilemma che ci ha tormentato per mesi avrà una soluzione. Quando annunciò il referendum, Matteo Renzi promise che, prevalendo … Continua a leggere

I TUOI GUAI NON SONO I MIEI GUAI

In un editoriale del “Corriere della Sera”(1) c’è una frase che dà da pensare: “Trump vuole dar voce ai forgotten men, i dimenticati. Ma è dimenticato un boscaiolo del Wisconsin o un bimbo nero malato e denutrito? Un piccolo commerciante dell’Idaho che ha più tasse che guadagni o un siriano la cui unica scelta è tra la morte sotto le … Continua a leggere

LA DIFFIDENZA È PER IL “NO”

Immaginate che vi propongano di accettare o rifiutare quanto segue: entrate in quel cortile; vi troverete una valigetta metallica con un milione di euro, e quel denaro sarà vostro; dentro una busta ci sarà un buono per una crociera intorno al mondo, su una nave a vostra scelta, per due persone; infine il governo Messicano vi offre la permanenza gratuita, … Continua a leggere

RENZI, AMMIREVOLE GUERRIERO

Avevo simpatia, per Matteo Renzi, ma da quando è diventato Presidente del Consiglio quella simpatia è morta. L’ha uccisa l’eccesso. Quest’uomo è caratterizzato da un delirio di autoaffermazione. E tuttavia, mentre mi appresto a dire “no” al suo referendum, sento il dovere di levarmi il cappello, dinanzi ai suoi meriti militari. Immagino che più d’uno inarcherà il sopracciglio. Non c’è … Continua a leggere

IL MALE ALLA RADICE DEI MALI

Il giornalista Andrea Bonanni scrive sulla “Repubblica”(1) un brillante articolo su un fenomeno cui abbiamo assistito molte volte: dinanzi a molti problemi non si fornisce una soluzione adeguata, o almeno tale da reputarla “buona”, ci si rassegna ad accettare il “meno peggio”. Anche se, personalmente, non ho mai saputo se “meno peggio” sia buon italiano. Bonanni fa una lunga serie … Continua a leggere

KISSINGER PARLA DI TRUMP

Intervista di Bastian Berbner und Amrai Coen, pubblicata sulla Zeit(1). Henry Kissinger (K), novantatreenne, ci riceva nel suo ufficio di New Yoir in Park Avenue, al ventiseiesimo piano, con vista su Manhattan. Sullo scaffale e sul davanzale sono stipate fotografie, tutte incorniciate di nero: Kissinger con Obama, Kissinger con Bush, con Clint, Johannes Rau, Nelson Mandela, John Kerry, Fran-Walter Steinmeier. I grandi … Continua a leggere

IL METODO PER AFFRONTARE LA POLITICA INTERNAZIONALE

Per anni ho letto gli articoli di Stratfor – e in particolare quelli di George Friedman, che quella rivista ha fondato e diretto – e credo che quella rivista abbia messo a punto un buon metodo di analisi della politica internazionale. Poiché di questo metodo fa un’eccellente sintesi Reva Goujon, la propongo agli amici, traducendo parte del suo lungo articolo. … Continua a leggere

COME FARE PAURA CON POCHE RIGHE

Sul Sole24Ore(1) Isabella Bufacchi scrive: “In questa analisi Barclays stima che senza il Qe il debito/Pil italiano sarebbe cresciuto del 12% nel periodo 2014-2016, invece del 4,5%”. Tutto ciò per i competenti sarà chiaro, ma – ammesso che io stesso abbia capito bene – per molti val la pena di essere esplicitato. Il nostro debito pubblico ammonta ad una somma … Continua a leggere

I PERICOLI DEL “NO”

Angelo Panebianco, sul “Corriere”(1) pone una giusta domanda: che cosa conterebbero di fare, i fautori del rigetto delle modifiche costituzionali, se il “no” prevalesse nelle urne? La sua risposta è che chi potrebbe beneficiarne di più, di ciò che seguirà, sarà il Movimento 5 Stelle. Fra l’altro, se come legge elettorale si reintroducesse la proporzionale, il fatto non sarebbe garanzia … Continua a leggere

L’ADATTAMENTO DELLA CHIESA AI TEMPI

Il Cattolicesimo non ha né il dovere né il diritto di essere ragionevole L’adattamento dottrinale della Chiesa Cattolica alla realtà contemporanea è visto da molti come una cosa giusta e ragionevole, perfino nel caso in cui questa ragionevolezza dovesse entrare in conflitto con la dottrina tradizionale. Ma questa opinione si limita a contestare questa o quella norma o nega la … Continua a leggere

QUESTO PAPA MI HA RESO UN VERO CATTOLICO

Questo Papa sembra avere scommesso che avrebbe costretto gli atei a difendere la Chiesa Cattolica. E sembra che questa scommessa l’abbia vinta. Ecco le sue parole: “Concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto”. Assoluzione che si estende a chi condivide la decisione, ai medici, e … Continua a leggere

IMPERIALISMO, COLONIALISMO, FRAMMENTAZIONE

Tanto più è vasto il punto di vista, tanto più facilmente può essere erroneo. Dire che il basso prezzo del petrolio mette in crisi l’Arabia Saudita è una verità, banale magari, ma pur sempre una verità. Dire invece che la storia va fatalmente verso il meglio, o verso il peggio, è impresa tanto arrischiata da essere sconsigliabile. E tuttavia – … Continua a leggere

L’INCOGNITA DEL REFERENDUM

Il referendum mi ha stufato. Non soltanto non so – come non lo sa nessuno – quale risultato darà, ma mi rifiuto di sprecare le mie meningi per ipotizzare le conseguenze dell’eventuale “sì” o dell’eventuale “no”. Riguardo al “sì”, i dubbi sono minori. Renzi trionferà, e realizzerà o non realizzerà le peggiori paure dei fautori del “no”. Quanto alle cose … Continua a leggere

IN DEMOCRAZIA LA SINISTRA È ETERNA

Chi ha un forte senso della realtà, chi è capace di accettare le lezioni dell’esperienza, chi per giunta si interessa di storia, non può prendere sul serio i grandi ideali. Potrà amare le favole di Charles Perrault e dei fratelli Grimm, potrà amare film fantastici come “La grande illusione”, di Jean Renoir, o “La vita è meravigliosa”, di Frank Capra, … Continua a leggere

LA POST-VERITA’

Ai tempi in cui si parlava italiano, per indicare il fenomeno per cui si crede vero qualcosa non perché dimostrato dai fatti, ma perché suggestivo, coinvolgente, impressionante, si sarebbe parlato di “abbaglio emotivo”: Ma oggi se non ci si esprime in inglese, si pensa che si è “out” (dico bene?), outmoded (dico bene?), oldfashioned (dico bene?). Dunque bisogna usare l’inutile … Continua a leggere