NOTICINA GIUDIZIARIA

Ci sono dei casi in cui si spera vivissimamente che i giornali siano scritti da incompetenti e da distratti. Perché se la notizia è vera, c’è da piangere. Purtroppo oggi abbiamo uno di quei casi( “Stampa”, 18.12.2009): la sentenza della Cassazione ha il suo bravo numero, 47997/09, il motivo dell’assoluzione di un ladro che ha rubato un cellulare è riportato fra virgolette e non ci sono dubbi.
Si legga: Il «delitto di furto è connotato, dal punto di vista dell’elemento soggettivo, dal dolo specifico, costituito da una specifica finalità che l’agente mira a perseguire, prevista dalla norma incriminatrice, che tuttavia non necessita si debba realizzare sul piano oggettivo per perfezionare il reato»; «è necessario che la condotta sia posta in essere al fine di trarne profitto». Nella specie, l’accusato voleva soltanto vietare al rivale «di inviare sms alla sua ragazza».
Queste parole possono essere chiarite. L’art.624 del codice penale stabilisce: “Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione…” Ora, dice la Cassazione, il ladro, in questo caso, non voleva trarne profitto. Non voleva cioè possedere il telefono dell’altro: voleva ottenere un altro risultato. La tesi però è insostenibile: dove sta scritto che il profitto sia l’uso normale della cosa? Se, geloso del magnate che possiede un Cézanne, rubo il quadro e lo brucio, non sono colpevole di furto solo perché non l’ho appeso a casa mia? In questo caso il profitto è il piacere che il ladro ricava dal dolore del magnate. E poi, se rubo il documento che discolpa un innocente, non sono colpevole di furto solo perché a me quel documento non serve? Ognuno, dal furto, può trarre il profitto che vuole, persino quello di dimostrare, sportivamente, di essere capace di commettere un reato che ad altri non sarebbe mai riuscito. Nel caso del cellulare il piacere è quello di impedire all’altro di inviare sms, o di imporgli la spesa di un nuovo cellulare. Che c’è di speciale?
Ma si sa, queste sono le considerazioni di un signor nessuno, mentre la Suprema Corte ha i migliori magistrati d’Italia.
Povera Italia.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
18 dicembre 2009
MOLLICHINE
Galli Della Loggia: né demonizzazione di Berlusconi né denuncia di Cicchitto. Giusto. Infatti Travaglio e Cicchitto hanno cominciato contemporaneamente.
Santoro: auguri a Berlusconi e a Spatuzza. Ricambiamo: auguri a lui e a Riina. Dovrebbe essere contento: almeno Riina è un capo.
Rubata ad Auschwitz la scritta “Arbeit macht frei”. Eppure dovrebbero saperlo che „Diebstahl macht Häftling”, il furto rende detenuti.
Berlusconi: “Mio dolore non inutile, se cambiano i toni della politica”. Visto il precedente di Gesù Cristo, e la realtà attuale, non c’è da essere ottimisti.
Scuola, via libera a 17.000 assunzioni senza concorso. Avevamo 17.000 persone colte a spasso! Ora sì che la scuola migliorerà.

NOTICINA GIUDIZIARIAultima modifica: 2009-12-18T11:56:00+01:00da gianni.pardo
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3 pensieri su “NOTICINA GIUDIZIARIA

  1. C’è un’auto quasi sempre parcheggiata davanti al mio garage, se gli do fuoco non dovrebbero condannarmi dato che non la userò per i miei comodi ma soltanto toglierla di mezzo.

  2. Ho parlato della faccenda anche con un grande giurista (a livelli ministeriali, per intenderci): anche lui era sbalordito da certa giurisprudenza. Non siamo solo noi perdigiorno dei blog a rimanere peggio che perplessi.

  3. Ho parlato della faccenda anche con un grande giurista (a livelli ministeriali, per intenderci): anche lui era sbalordito da certa giurisprudenza. Non siamo solo noi perdigiorno dei blog a rimanere peggio che perplessi.

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