Editoriale di “Repubblica”

Poiché qualche commentatore, più realista del re, ha accusato me di essere fazioso (non è stato anthonhy), solo perché esprimevo – argomentandole accuratamente – le mie perplessità sulla faccenda dell’appartamento di Montecarlo, trascrivo l’editoriale di oggi – non firmato, dunque di solito opera del direttore Ezio Mauro – di “La Repubblica”. Che si apre e si chiude con la necessaria genuflessione dinanzi all’altare dell’antiberlusconismo ma nella sostanza è più duro di me.

EDITORIALE

Il re degli impuniti, che si confeziona leggi ad personam per sfuggire alle sentenze dei suoi processi, chiede la testa del presidente della Camera per lo scandalo della casa di Montecarlo. Con ogni evidenza ciò che gli interessa è dimostrare che chi tocca i fili del berlusconismo muore, fulminato dai dossier che il Cavaliere e i suoi apparati raccolgono e confezionano contro tutti.

Questo è il messaggio del pranzo tra il premier e Cesare Previti, l’uomo che agita da sempre il fondo più oscuro degli intrighi berlusconiani. Quasi a dire: da oggi l’Italia vivrà sotto un governo Berlusconi-Previti, e non faremo prigionieri.

Ma il presidente della Camera ha un’unica strada per sfuggire a questa guerra mortale, una strada che coincide coi suoi doveri verso la pubblica opinione. È la strada della chiarezza e della trasparenza. Dopo avere detto la sua verità sull’affare Montecarlo, deve pretendere la verità da Giancarlo Tulliani, intermediario e beneficiario della vendita. Fini chieda a Tulliani di rivelare i nomi e i cognomi degli acquirenti e le condizioni dell’affitto.
Questo per rispondere al sospetto, ogni giorno più pesante, che Tulliani abbia intermediato per se stesso, dietro il paravento offshore. Solo così si potrà accertare definitivamente che la “famiglia” venditrice non è anche la “famiglia” acquirente.
E a questo punto Fini potrà dire pubblicamente a Berlusconi che una democrazia europea non si governa con l’intimidazione e i ricatti, a colpi di dossier, come accade solo nei regimi.
11 agosto 2010

Editoriale di “Repubblica”ultima modifica: 2010-08-11T10:45:55+02:00da gianni.pardo
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3 pensieri su “Editoriale di “Repubblica”

  1. Fini deve chiedere a Tulliani??? Ma caro Mauro fammi il piacere.Cosa vuoi che sappia il ragazzotto miracolato dalla RAI.Dicendo questo, caro Mauro, vuoi farci intendere che Fini non sa nulla? Fini dovrà chiarire non solo le vendite-svendite immobiliari di questi ultimi anni che saranno passate al setaccio si spera da un giudice a Berlino ma anche l’affaire di famiglia con mamma RAI.

  2. Come dice bene Bruno, l’editoriale di Ezio Mauro e’ ridicolo.
    E se Fini chiedesse con cipiglio indignato “Adesso perdio dimmi la verita’!” e Giancarlo Tulliani rispondesse “E va bene. Dietro la Printemps e la Timara c’e’ un figlio dello sceicco del Qatar. Ha comprato lui per 300.000 euro e affitta a me a 1.500 euro perche’ momentaneamente della casa non ne ha bisogno”.
    Ah, si? E chi lo verifica il figlio dello sceicco del Qatar ?
    Perche’ se la rogatoria e’ in grado di risalire alle persone fisiche protagoniste della compravendita e dell’affitto benissimo, basta aspettare. Ma se le leggi del principato si fermano ai commercialisti con mandato fiduciario e di piu’ non si puo’ sapere ne’ a Montecarlo ne’ ai Caraibi, allora la perentoria domanda a Tulliani e’ una presa per i fondelli.

  3. (ho sbagliato a postare il mio commento, mi scuso)

    purtroppo il mio umorismo non piace a tutti….e devo ammettere che non sono un campione, tuttavia …sono molto distante dalla cultura delle barzelette sessiste, anche se molte volte mi fanno sinceramente sorridere.

    Pardo….ok…ma dal Fatto quotidiano
    “Se invece si volesse parlare di residenze estere, abitate non da parenti o affini, ma direttamente dai proprietari poi entrati in politica, ci si potrebbe sbizzarrire tra Antigua e le Bermuda dove di ville, ovviamente controllate da off shore, il Cavaliere ne possiede almeno sei.”
    Fini deve rispondere….e questo è certo..il contratto d’affitto è regolarmente registrato….1500 euro al mese…
    Può essere che se Berlusconi ha chiamato Storace alla sua corte…forse vuole cavalcare con efficacia il sospetto di fondi neri appartenenti ad AN.

    Ma perchè non siamo sinceri?
    Pardo non è da lei …fare allarmismi e seguire con dovizia …queste “vicenducole”…insomma che dire di Scajola allora…di Bertolaso, di Lunardi,..o siamo “superiori” a queste cose…oppure…si hanno davvero due pesi e due misure….solo che io preferirei il sistema metrico della democrazia, che i pollici ed i piedi del Re!

    Se riesce provi a trovare un atto di rogito dove il valore della transazione dichiarata equivale esattamente al valore commerciale….

    Sia chiaro Pardo che io sono un uomo libero…e Repubblica è molto distante dal mio modo di pensare…..a me il Gossip non interessa….semmai dovesse interessarmi leggerei qualche autorevole rivista del settore…..
    Leo Longanesi dixit: “Qui non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi”.

    Cerchi di essere uno di questi Pardo….

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