WIKILEAKS

Può darsi che si abbia il dovere di informarsi su tutto ma il tempo è limitato e quando la documentazione che si dovrebbe studiare è enorme la raccolta completa dei dati risulta impossibile. In questi casi si rischia o di leggerne solo una parte, scelta a caso, oppure quella parte che è stata suggerita da chi vuol farci giungere ad una conclusione piuttosto che ad un’altra. In tutti e due i casi si rimane disinformati. Proprio per questo si parlerà del problema di Wikileaks soltanto in generale, senza tenere conto né dei documenti a suo tempo pubblicati, né di quelli che stanno per esserlo.
Se un qualche demonio avesse registrato tutte le parole che abbiamo proferito in vita nostra, sicuramente ci pentiremmo di avere detto certe cose. Se la “trasparenza” fosse sempre e soltanto positiva, e se tutta la realtà fosse decente, i gabinetti non avrebbero porte. Se bisognasse essere disposti a far sapere agli altri tutto di noi, dovremmo fare l’amore con nostra moglie (o chi ne fa le veci) sulla pubblica piazza.
Ma c’è di più e di peggio. Bismarck ha detto che, “Je weniger die Leute wissen, wie Würste und Gesetze gemacht werden, desto besser schlafen sie!”. Quanto meno la gente sa come sono fatte le salsicce e le leggi, tanto meglio dorme. Il principio vale ancora di più per la politica e tocca il proprio apice nella politica internazionale. Nella politica nazionale è ancora concepibile che qualcuno, per quanto privo di scrupoli, alla fine possa averne , se è veramente cosciente che potrebbe danneggiare la propria Patria. Ma nell’ambito internazionale l’inganno e la dissimulazione sono la regola. I trattati sono rispettati solo finché conviene e in totale conta solo la forza, in potenza o in atto.
Nell’ambito internazionale quanti contatti, quante attività, quanti negoziati sono confessabili? I governanti, mentre proclamano la loro fedeltà ai più alti principi e doveri morali – il rispetto del diritto, l’autodeterminazione dei popoli, la conformità ai trattati, le “amicizie tradizionali” e tutto l’armamentario della retorica Onu – hanno il dovere di non essere più stupidi degli altri. Di non lasciarsi ingannare. Ed anzi, se necessario, di essere più farabutti degli altri. Non è uno scherzo. I francesi hanno creato il concetto di “égoïsme sacré”, sacro egoismo: quello che bisogna avere nell’interesse del proprio Paese. Cosa che si traduce nel dovere di fare il bene della propria nazione anche con il massimo danno altrui e anche andando contro i principi della morale più elementare.
Tutti le anime belle che si indigneranno leggendo queste righe dovrebbero sapere che la storia e i popoli giudicano con molta severità chi, in politica internazionale, si mostra ingenuo.
C’è un caso esemplare, in questo senso. Stalin accettò di dividere la Polonia con Hitler, pensando di conseguire un doppio vantaggio: appropriarsi di metà di un altro Paese ed evitare la guerra. Commise però l’errore di credere che Hitler avrebbe rispettato il patto Ribbentrop-Molotov. Il risultato fu che l’Unione Sovietica fu colta impreparata dall’attacco nazista, pagò l’errore con molti milioni di morti e si salvò soltanto perché immensamente estesa. Se in Russia ci fosse stata una stampa libera, quanti giornalisti avrebbero giustificato l’on.Stalin dicendo che “da galantuomo, si era fidato della parola di un alleato”?
La pubblicazione dei documenti segreti è un errore. Non si possono consegnare agli incompetenti disinformati documenti che deve leggere e capire solo chi è in grado di interpretarli ed inserirli nel loro contesto. Il risultato potrebbe essere che i popoli disistimino i politici che hanno fatto il loro bene. Il popolo distingue male la coltellata del mafioso e l’incisione del chirurgo: è capace di dire che ambedue sono delinquenti, perché ambedue hanno usato una lama per infliggere una ferita.
Clemenceau ha detto che la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla fare ai generali. Figurarsi se la politica internazionale sia una cosa che possano capire anche i lettori di giornali e, peggio, i frequentatori dei blog.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
27 novembre 2010

WIKILEAKSultima modifica: 2010-11-27T12:49:00+01:00da gianni.pardo
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11 pensieri su “WIKILEAKS

  1. Dal punto di vista Macchiavellico,nell’interesse nazionale,che senso ha l’inquisizione dei magistrati contro Finmeccanica,magari a scovare contratti di forniture di armi che in genere sono pagate con strani giri compensativi?

  2. Ho letto il post e contesto il fatto che si possa dare un giudizio sull’operato del sito wikileaks senza tenere conto né dei documenti a suo tempo pubblicati, né di quelli che stanno per esserlo, perchè c’è documento e documento e il giudizio, ammesso che si abbia competenza ad esprimerlo, va dato su ognuno di essi e non sul principio della opportunità di pubblicarlo o meno che è poi dare un limite alla libertà di espressione, che in questo caso viene esercitata dal sito in questione, ma che riguarda ogni persona capace di pensare ed esprimersi.
    Per il resto non sarei così compiaciuto nel manifestare una superiorità intellettuale rispetto ai lettori di giornali o ai frequentatori dei blog
    perchè “Figurarsi se la politica internazionale sia una cosa che possano capire anche i lettori di giornali e, peggio, i frequentatori dei blog.”
    Io credo che la conoscenza, l’informazione non fa male a nessuno, tranne, ovviamente, a chi ha molto d’illecito da nascondere. Il fatto che i rapporti tra gli stati siano sempre stati terreno fertile per affari loschi di convenienza politica, di egemonia, di potere o solo di opportunismo di casta, non vuol dire che non si possa ambire a relazioni tendenti ad un diverso approccio tra i popoli.

  3. “Il popolo distingue male la coltellata del mafioso e l’incisione del chirurgo”

    Cos’è un ammissione della propria ignoranza, della propria incapacità di discernimento?
    Non si preoccupi che se gli italioti sapessero, ad esempio dai documenti di wikileaks, che la gente muore nei campi in Libia piuttosto che venire qui “a rubare il lavoro” nessuno se ne scandalizzerebbe.

    Purtroppo (per lei) non sono tutti così, e se il mondo oggi è migliore di 100 o di 1000 anni fa non è per merito di quelli come lei che preferiscono far finta di non vedere, salvo poi svegliarsi quando le cose vanno male anche a loro, ma x merito di chi ha sempre lottato x il sogno di un mondo migliore.

    Quelli come lei non conviene sapere (e capire) perchè poi possono scrollarsi di dosso la responsabilità delle proprie scelte. I cittadini tedeschi non sapevano nulla di quello che succedeva nei campi di sterminio, così dicevano. Però odiavano gli ebrei. Gli alleati di quel regime, cioè noi, fondarono la repubblica di Salò, dopotutto erano in buona fede poverini e dopo il 25 aprile non si trovava in Italia neanche un fascista.

    Lei veramente non sapeva che la DC era in stretti legami con la mafia al sud e che il PSI prendeva tangenti? Ha preferito cadere dalle nuvole nel 92 durante tangentopoli, eppure quei partiti lei li ha sempre votati e molto probabilmente era con il cuore con quelle persone che tiravano monetine a Craxi.

    Vogliamo continuare con la lista? Ad esempio la pedofilia nella chiesa? Ne parlò 4 anni fa già Santoro ad Annozero, ricorda le polemiche che ne seguirono?Avrei voluto sapere cosa ne pensò lei di quella puntata!!!

    Domani di cosa si renderà conto dopo che il danno sarà già stato fatto???

    Non si preoccupi, caro mio, del suo Cavaliere. Se questi ha qualke preoccupazione non sarà di certo perchè si saprà che ha tirato una fregatura a Obama o a Blair, ma semmai che si sappia che ne ha tirata qualcuna agli italiani…ma lei se ne accorgerà sempre troppo tardi dato che non sa distinguere tra un chirurgo ed un mafioso.

    Saluti

  4. Te lo giuro, non ho mai pensato, neanche x un attimo che avresti risposto nella sostanza o nel merito…accontentati della forma.

  5. Proprio oggi riflettevo sul ruolo di Wikileaks e sul suo impatto internazionale. Il nome Wikileaks viene dato così per scontato dai mass-media a tal punto da indurre l’ascoltatore a credere che si tratti di oro colato. Il punto non è ciò che dice Wikileaks, ma CHI è Wikileaks.
    Non solo, mi chiedo di come si possano divulgare informazioni segrete senza essere adeguatamente colpiti da sanzioni.
    Apprendo su Wikipedia che i server sono in paesi, come dire… compiacenti, e che la gran parte dello staff (presumo siano esclusi la signora delle pulizie ed il tecnico informatico), i fondatori stessi e le fonti sono rigorosamente anonimi. In soldoni: illegali ed ignoti, basterebbe la metà per considerarli ciarlatani.
    Eppure viene considerata la rivoluzione, la verità assoluta, un dispensatore democratico d’informazione. Ammesso che sia tale, e viste le premesse me ne guarderei bene dal pensarlo nella sua totalità, mi chiedo: se l’informazione ufficiale fatta di giornalisti con nome e cognome, direttori responsabili etc. può essere pilotata, cosa può fermare un utilizzo truffaldino di uno strumento simile? se esistono gli arresti di mafia ad orologeria come non pensare a pubblicazioni apposite per scopi trasversali o peggio, a documenti taroccati?
    mah…

    La rivelazione di documenti segreti, ancor prima che un errore ( e su questo sono d’accordo con Pardo) non è un illecito???

  6. Sondaggio di repubblica, il 70% dei lettori vota: Il comportamento di Wikileaks è corretto e garantisce la trasparenza nei rapporti diplomatici.
    E’ la creazione di nuovo ossimoro: la diplomazia non diplomatica.

  7. x giuseppe
    alla luce del suo secondo commento, è chiaro che ha capito la posizione del sig pardo: un moderato! e non politicamente parlando. Una di quelle persone che al bar, oggi le senti dire una cosa e domani l’esatto contrario senza nemmeno scomporsi. Per lui, nella vita, va tutto bene basta tenere gli occhi socchiusi o meglio moderatamente aperti. E poi…l’ironia…ma pardo, ma quanto intelligente sei?

  8. Penso che la cosa più grande e più importante che ci possa essere sia la Verità…

    Noto però una certa differenza tra la situazione attuale (wikiquellocheè mette su internet notizie trafugate) e, ad esempio, il dossier Mitrokin: ora ci si strappa i capelli anche per sciocchezze, all’epoca non è successo niente a persone e a un partito politico (PCI/PDS) che erano corrotti da anni da una nazione straniera.
    Pensate che in alcune nazioni europee, caduto il muro, il comunismo è diventato fuorilegge e considerato alla stregua del nazismo, da noi invece, pur con qualche cambio di nome, sono tuttora quelli eticamente e moralmente superiori.
    Così si è spiegato in che nulla è finito Mitrokin in Italia…

    D’altro canto quando faccio riferimento a un altro dossier (“CORRUZIONE AD ALTA VELOCITA'” del giudice Imposimato), dove si parla esplicitamente (con prove a carico) di società gestite dalla mafia, nomisma, ex magistrati, non vedo alcuna reazione (sdegno, rabbia, incredulità).

    Sono abbastanza perplesso quando sento notizie imprecise, allusioni e generalismi(veri e propri polveroni mediatici), tipo Saviano nella sua trasmissione televisiva o di altri “giornalisti” più o meno di parte, perchè di contro trovo il silenzio assoluto di tutti i mass media per il libro-denuncia di Imposimato.

    Se la maggior parte della gente in Italia considera Assange più importante del giudice Imposimato si può capire il motivo per cui la mafia riesce a sopravvivere e alimentarsi …
    Saluti
    Paolo

  9. Mandato di cattura internazionale per Assange.
    In Italia la sinistra griderebbe allo scandalo, regime, negazione della libertà di stampa, fascismo…Di Pietro comprerebbe due pagine sul NYT, si citerebbero tutti i quotidiani di sinistra del mondo che riportano la vergogna della censura, violacei e rossagnoli scenderebbe in piazza per la democrazi, Scalfari scriverebbe un editoriale di 8 pagine e così via…

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