ARIDATECE I CENTENARI

 

Gli imbecilli anziani almeno hanno esperienza

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Molti dicono che non ci sono più la destra e la sinistra, in politica, e può anche darsi. Ma certo non è obsoleta la distinzione fra l’intelligenza e la balordaggine. E a volte qualcuno sembra aggregarsi entusiasticamente al secondo partito.

È vero che, quando si tratta di giovani, si preferisce parlare di inesperienza o semplice sbadataggine Certe proposte tuttavia lasciano più che perplessi. Il ministro della Pubblica Amministrazione – Marianna Madia, del Pd – a proposito dell’eliminazione di ottantacinquemila dipendenti della P.A., ha chiarito che non si tratta di esuberi: “L’idea sarà quella di provare ad avere delle uscite anche con dei prepensionamenti; ma, tutto questo, per reimmettere energie nella P.A. quindi aiutare i giovani a entrarvi”.

Se abbiamo capito bene, la bella riforma consiste in questo: abbiamo un dipendente della P.A. che sta lavorando e a fine mese percepisce uno stipendio. Poi arriva la signora Madia e l’invita ad andare a casa, per dare il suo posto ad un giovane. Operazione a costo zero? Per nulla. Prima lo Stato pagava uno stipendio, ora paga uno stipendio e un trattamento di quiescenza. E questo dopo che si sono fatte carte false per aumentare l’età in cui si va in pensione. A quanto pare a qualcuno sembra ancora facile trovare denaro per “creare dal nulla” nuovi posti di lavoro. È con pensate brillanti di questo genere che a suo tempo s’è cominciato ad accumulare quel debito pubblico che oggi ci uccide.

Ma la signora Madia ha una soluzione insieme morale ed efficace. I fondi saranno reperiti – afferma – nientemeno che dal taglio degli stipendi degli alti dipendenti pubblici. Stipendi  cui vanno cumulati anche i trattamenti pensionistici, compresi i vitalizi (secondo una circolare della stessa Madia) in modo da rientrare nel tetto attuale della retribuzione del presidente della Corte di Cassazione. Lodevole. Ma quanti sono quelli i cui trattamenti superano quelli di quel presidente? E quali fondi ricaverà lo Stato da questa rapina? Non è facile credere che siano tanto consistenti da pagare ottantacinquemila stipendi in più. Senza dire che gli interessati avranno buone ragioni per ricorrere al Tar e se non basta alla Corte Costituzionale. Dunque probabilmente lo Stato non ricaverà niente, da quella bella iniziativa. Soltanto qualche titolo di giornale.

L’episodio dimostra che c’è ancora chi, per incontrollabili riflessi sinistrorsi e con inossidabile mentalità collettivista, crede che lo Stato possa creare dal nulla i famosi “posti di lavoro”, retribuiti con denaro anch’esso creato dal nulla. Torniam alla politica dei miracoli, che così bene abbiamo conosciuto negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.

A parte il fatto che è una follia credere, in qualunque momento storico, che lo Stato possa creare la realtà per rescriptum principis, l’impresa è particolarmente demenziale oggi. Bisognerebbe che a Roma qualcuno ogni tanto si ricordasse dei vincoli di bilancio cui siamo sottoposti attualmente, sia nella speranza di un risanamento, sia in obbedienza ai trattati sottoscritti con la Comunità Europea.

Se questo è l’apporto della gioventù alla guida dello Stato, aridatece i centenari.

Gianni Pardo, pardonuovo.myblog.it

25 marzo 2014

http://www.corriere.it/politica/14_marzo_25/madia-riforma-pa-sindacatinon-detto-che-li-vedremo-4ec6d508-b405-11e3-be28-0f08b38e26f7.shtml

 

ARIDATECE I CENTENARIultima modifica: 2014-03-25T19:44:33+01:00da gianni.pardo
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