BERLUSCONI CHIARISCA

Qualche giorno fa, dopo che Silvio Berlusconi ebbe detto, in sede europea, quello che pensava del “partito dei giudici”, della politicizzazione della Corte Costituzionale, della sinistra e di tutto il resto, Gianfranco Fini, accigliato, commentò la notizia più o meno con queste parole: “Berlusconi chiarisca”.
L’esame semantico di questo verbo può condurre a risultati interessanti.
Se a qualcuno si dà del cornuto, può avvenire che l’insultato reagisca con un pugno sul naso. Infatti “cornuto” significa tradito dalla moglie, o anche (per esempio in Sicilia) malefico, sleale, infame, spregevole. Ammettiamo invece che la vittima della contumelia reagisca dicendo: “Chiarisci”. Che senso avrebbe, l’invito?
L’unica ipotesi che si riesce a fare è che voglia indurre l’altro a compromettersi, in modo da poterlo punire senza lasciare spazio alle giustificazioni. Se l’insolente infatti dicesse: “Tua moglie ti ha tradito”, potrebbe vedersi chiedere di dimostrarlo, ed eventualmente potrebbe essere condannato penalmente, oltre che al pagamento dei danni. Per non parlare del citato pugno sul naso. Se invece dicesse: “Intendevo che sei un miserabile, sleale e infido”, l’altro potrebbe sempre rispondere (salvo il pugno sul naso) con analoghi insulti: infatti l’onorabilità delle famiglie sarebbe stata lasciata da parte e la reciprocità delle ingiurie esclude la punibilità.
Dunque l’invito a chiarire è una sfida. È come dire: “Vediamo se hai il coraggio di ripetere chiaramente ciò che hai detto. E se lo farai te ne pentirai”. Ma se l’altro non chiarisce, se per esempio dice “Sai benissimo che significa cornuto”, questa parola riacquista intero il suo significato e di ingiuria e di denuncia di infedeltà coniugale. Chi ha lanciato la sfida a questo punto o dà di mano alla spada o fa una figura che è meglio non definire.
Nel caso dei due Presidenti, della Camera e del Consiglio dei Ministri, le affermazioni di Berlusconi non potevano essere più chiare. Tutti hanno detto   che si è espresso addirittura con brutalità, in modo non solo non diplomatico, ma addirittura impolitico, fino a sollevare le proteste di una buona parte dei benpensanti. Per costoro infatti certe cose non si dicono mai.  Bisogna sempre esprimere totale fiducia nella magistratura e dire che la Consulta è super partes, anche se tutti sanno che non è vero. Qualcuno ha perfino detto che “Ciò si insegna anche nelle ore di educazione civica”, come se questo dimostrasse chissà che. Anche il Papa è servus servorum Dei, ma provate a trattarlo da servo.
Berlusconi è stato chiaro fino all’aggressione e Fini non lo ha invitato a chiarire, ma a smentirsi. Infatti, dal momento che di confuso non c’era nulla,  il Cavaliere non altro avrebbe potuto fare. Ma l’invito è stato rigettato con stizza e sarebbe stato lecito aspettarsi la severa punizione di Fini. Qualcuno l’ha vista?
A questo punto è come se il dialogo prima ipotizzato si fosse svolto così: “Sei un gran cornuto!”, dice il primo. “Chiarisci, se hai il coraggio!” intima l’altro. “Intendo che sei una merda di uomo e tua moglie ha fatto bene a metterti le corna”. E il secondo concludesse: “Ah, è proprio quello che avevo capito”.
E poi qualcuno critica il Primo Ministro quando parla di teatrino della politica. Qui siamo addirittura alla pochade.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
13 dicembre 2009

BERLUSCONI CHIARISCAultima modifica: 2009-12-13T15:28:00+01:00da gianni.pardo
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