IL FATTO QUOTIDIANO: VERO IL DOCUMENTO DI SANTA LUNCIA

È imbarazzante doversi autocitare, ma un paio di giorni fa, a proposito del famoso appartamento di Montecarlo, nell’articolo “Fini sotto scacco (matto?)” scrivevamo: “Tutti siamo capaci di dire: ‘Non mi conviene e dunque è falso’. Fra l’altro, il ministro della Giustizia di quell’isoletta è indicato con nome e cognome, Lorenzo Rudolph Francis: basta andare da lui e farsi scrivere che la firma non è sua”. Questo – affermavamo – è quello che può dimostrare la falsità del documento. Ora qualcuno ha effettuato la verifica e il risultato è l’opposto di quello sperato dai finiani e dai loro sostenitori in funzione antiberlusconiana. Chi è riuscito a mettersi in contatto telefonicamente col ministro caribico, è Il Fatto Quotidiano(1).
Ecco il testo dell’intervista:
“Ministro Francis ha letto la lettera pubblicata dal Nacional e poi dalla stampa italiana, cosa ci dice al riguardo?
“La prossima settimana rilasceremo un comunicato ufficiale su questa materia”.
Ma quel documento è vero o falso?
“È vero”
Quindi ha scritto lei il documento? Lei dice che è vero?
“Sì, sì, faremo un comunicato ufficiale la prossima settimana”.
Perché aspettare tre giorni?
A questo punto il ministro chiude frettolosamente”.
Il Fatto cerca lo stesso – come altri – di arrampicarsi sugli specchi, parlando di tipografia, di caratteri del documento, ecc. Dettagli. L’obiezione più seria – che pare sia stata fatta subito dallo stesso Giancarlo Fini – è che il documento, estremamente nocivo per Fini, è addirittura una catastrofe per Santa Lucía. Scrive Il Fatto: “La lettera pubblicata dal Nacional di Santo Domingo e rilanciata dalla stampa italiana, è devastante anche per la politica di Santa Lucia. I ricchi di tutto il mondo vengono a costituire le loro società qui perché sanno che non esiste posto al mondo più ostile per i ficcanaso della Guardia di Finanza o della stampa. La lettera di Francis – se vera – rischia di far saltare l’economia dell’isola caraibica”.
Ma l’obiezione che abbiamo definito “più seria” non è seria. Infatti nessuno sostiene, o ha dimostrato, che il documento sia stato reso pubblico da Santa Lucía nel proprio interesse. Potrebbe essere stato reso pubblico, dopo averlo ottenuto per via di furto o spionaggio, da qualcuno che, con danno dell’isola per le stesse ragioni indicate dal Fatto, ne ha ricavato un utile personale. Per questo è inutile scrivere della lettera “se vera”. Chi meglio dell’autore può dire se sia vera o no? Che poi sia utile al suo Paese o no, per noi è secondario. Forse per questo ci sarà un comunicato ufficiale: per mettere una pezza a questa drammatica fuga di notizie. E non è detto che l’eventuale smentita sia credibile, dal momento che è nell’interesse di Santa Lucía, come scrive il Fatto, convincere tutti che l’isola mantiene il segreto sui suoi clienti. Ma quel foglio è vero, la firma è vera, il contenuto non c’è ragione che non sia vero, soprattutto visto che non fa né gli interessi del ministro né gli interessi di quel piccolo Stato. Come afferma il Fatto.
In ogni caso, quello che interessava e interessa, in Italia, è se quel documento sia autentico. E dal momento che è autentico risulta che il proprietario della società proprietaria dell’appartamento, svenduto da Gianfranco Fini (firmatario della procura a Francesco Pontone, che ha materialmente firmato dal notaio), per un prezzo che è da un terzo ad un sesto del vero valore dell’immobile, è il quasi cognato di Fini, Giancarlo Tulliani, con un danno patrimoniale per Alleanza Nazionale che va da 600.000 a 1.500.000 €.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
24 settembre 2010
(1)http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=U5ZJQ

IL FATTO QUOTIDIANO: VERO IL DOCUMENTO DI SANTA LUNCIAultima modifica: 2010-09-24T11:10:19+02:00da gianni.pardo
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17 pensieri su “IL FATTO QUOTIDIANO: VERO IL DOCUMENTO DI SANTA LUNCIA

  1. La situazione è ancora in evoluzione, ma appare evidente che trattasi di pervicace dossieraggio (è sui dizionari, ho controllato). Alle ore 15 del 25 settembre, infatti, Tulliani, come noto da luglio, ha l’usufrutto di un appartamento a Montecarlo e quest’ultimo è di proprietà del cliente di un avvocato ex-senatore della Lega.
    Unico elemento utile individuabile nelle tonnalate di immondizie stampate dai giornali “piddiellini” è la superficie dell’appartamento che, se anche le piantine non sono false, è davvero prossima ai 70 metri quadrati. E questo condiziona la stima del valore della proprietà.
    Sarebbe bello scoprire se questi dossier si materializzano spontaneamente, come le donne nel letto pagate da altri, oppure se vengono commissionati da qualcuno preoccupato del 7.5% attribuito alla formazione di Fini.

  2. E va bene, a questo punto punto devo confessare. L’appartamento di Montecarlo e’ mio. Un affarone, quasi un furto: l’ho comprato a trecentomila e domani lo posso rivendere a quasi due milioni. Mi sono sempre domandato perche’ Fini mi abbia fatto un simile favore, ma tant’e’, certe occasioni capitano una sola volta nella vita!
    Ah, se qualcuno dubitasse, posso mostrare la registrazione del contratto di affitto fatta nel 2008. Mica voglio prendervi in giro…

  3. Anthony, mi scusi, ma lei peggiora. Lei non crede alle dichiarazioni scritte e firmate dal ministro della giustizia dello Stato in cui sono iscritte le società off shore e crede alle parole di un quisque de populo che, senza offrire alcuna documentazione e senza fare nomi, dichiara che la proprietà ecc.? Non ha notato che, prudentemante (come pronuncerebbe lui) Fini non vi ha neppure accennato?
    Vi invito a spostarvi su pardonuovo.myblog.it. Questo blog non sarà più aggiornato dalla fine di settembre.

  4. Caro Pardo,
    mi piacerebbe poter fare questa conversazione con lei di fronte ad un buon vino, per dimostrare sia l’assoluta assenza di animosità da parte mia sia il sano diverimento per questi confronti.

    Comunque, lei è solo un po’ frettoloso e creativo, ama disegnare gli scenari che possono scaturire da una notizia, ma non ama approfondire la notizia.
    Lo fa anche Feltri, ma almeno lui ne ha fatto un mestiere molto redditizio.

    Con molto impegno lei ha tradotto il testo dell’aricolo messo on-line solo per alcune ore, e a beneficio di DagoSpia e Feltri, ma non ha dato una sbirciata alla lettera del Procuratore di Saint Lucia, che si conclude con questo paragrafo:
    “From the documents, from the correspondances, it was also possible to ascertain the beneficial owner of the company is Mr. Giancarlo Tulliani, who was instructing on behalf of the company by using the services of Janson Sam Mang and Services USA.”

    Quindi “l’usufruttuario” del bene, Tulliani, è stato istruito “nell’interesse della società” da un terzo soggetto.
    La lascio al suo ravvedimento ( un po’ di sarcasmo… non falcidiatemi ! )

  5. Il “beneficial owner” non e’ l’usufruttuario, ma il “proprietario effettivo”, essendo il proprietario formale la Timara Ltd.
    La prossima settimana si attende un comunicato ancora piu’ preciso del primo ministro di Sant Lucia, come se tutto questo gia’ non fosse abbastanza chiaro.

  6. A person who enjoys the benefits of ownership even though title is in another name.

    Esattamente quello che ho detto, ownership e’ la proprieta’!
    L’usufrutto e’ tutt’altra cosa.

  7. Antony…mi arrendo incodizionatamente…ha ragione lei, volevo farla scemo ma mi ha scoperto: il beneficial owner non è il proprietario reale, il ministro è una pataccaro e lei parla benissimo inglese.

  8. Non ho letto i link, visto che a volte mi sembra inutile voler cavillare: se tutti dicono che quel documento indica il Tulliani come proprietario, io intanto dico che quel documento indica il Tulliani come proprietario.
    Ma vado oltre. Se uno costituisce una società off shore per non comparire, è ovvio che non risulterà proprietario dell’oggetto del contendere. Ma, appunto: A non vuol comparire come proprietario di B, e per questo costituisce una società off shore C che gli appartiene interamente e risulterà proprietaria di B. Ora se A posside C che posside B, chi è il vero proprietario di B?
    Per questo si parla di beneficial owner. Se fosse il proprietario formale, sarebbe owner e basta. Invece è solo il proprietario effettivo, colui che fruisce di tutti i benefici dell’essere proprietario: beneficial owner.
    Ma non sono un esperto di diritto intgernazionale e di società off shore.

  9. E quindi? Anche Fini è un bugiardo, ma che scoperta! Come avrebbe fatto a essere alleato 15 anni fedelmente di Berlusconi senza avere niente in comune con lui? In comune evidentemente hanno soprattutto questo: la tendenza a mentire ai cittadini elettori e non. Che grande scoop.
    Ora la novità è che anche Fini si è accorto che oramai Berlusconi è definitivamente sul viale del tramonto e prova a svicolare con un tardivo cambio di bandiera.
    E quindi?

  10. arnoldo, lei svicola. Il problema è: è stata commessa una truffa a danno di An? Chi è implicato in questa truffa? E ci sono stati motivi personali (voler favorire qualcuno) o finanziari (intascare la differenza fra prezzo pagato e prezzo denunciato ed incassato da An)?
    Il resto è bla bla.

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