IL PAPA PERICOLOSO

L’attuale pontefice è una cara persona, simpatica ai credenti ed ai miscredenti. Ai credenti perché somiglia a quel Francesco che fu lungi dall’esser Papa, ed ai miscredenti perché tende loro la mano. Al riguardo si può ricordare un episodio del Dom Juan di Molière. Don Giovanni cavalcava nel bosco e un mendicante che reggeva l’anima con i denti gli chiese la carità “per l’amor di Dio”. Il gentiluomo gli promise una moneta d’oro, se avesse bestemmiato e il poverino, piangendo, rinunciò al regalo. Ma Dom Juan, magnanimo, gli dette lo stesso la moneta: “pour l’amour de l’humanité”. Francesco sembra appunto accoppiare all’amor di Dio l’amore dell’umanità. Ciò non impedisce che quanto dice(1) sia assolutamente contrario alla dottrina cattolica. E la simpatia che si può avere per quest’uomo non può farcelo ignorare. Anche perdutamente innamorati di una donna, non si può darle ragione se afferma che il sole è quadrato. Nello stesso modo, se solo si tengono presenti alcuni dati culturali, qui siamo con le spalle al muro.

L’atteggiamento “evangelico” non giustifica nulla: la dottrina cristiana non è affatto contenuta nei Vangeli. Gesù e gli apostoli non hanno mai confessato nessuno, per esempio. Inoltre, chi si volesse discostare dall’insegnamento della Chiesa per attingere direttamente alle fonti, non dovrebbe limitarsi a quelli ammessi dalla Chiesa: perché con ciò stesso ne seguirebbe il magistero; e se invece si buttasse a studiare gli apocrifi, si imbarcherebbe in questioni di critica neotestamentaria che non immagina neppure. Infatti questo lo fanno soltanto gli studiosi del Cristianesimo. Punto fermo: la dottrina cattolica è quella che insegna la Chiesa.

Il Cristianesimo si fonda soprattutto sul Nuovo Testamento, ma con una differenza fondamentale: il Protestantesimo ne postula la libera interpretazione, il Cattolicesimo ne dà un’interpretazione prefissata e obbligatoria. Mentre: “Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue” sono frasi simboliche per i protestanti, per i cattolici implicano la “transustanziazione”. E chi non ci crede è eretico. 

L’essere cattolici non corrisponde ad essere buoni o a trovare belli e poetici i vangeli, corrisponde ad accettare tutta quella parte della dottrina che ha ricevuto l’immutabile crisma del dogma: è obbligatorio credere alla natura divina e umana di Gesù; all’infallibilità del Papa (quando parla ex cathedra); all’assunzione di Maria; alla confessione; all’indissolubilità del matrimonio; al divieto dell’aborto e a tutto ciò che la Chiesa ha imposto come “innegabile verità” ispirata dallo Spirito Santo. Si può mettere in discussione il celibato dei preti, che non è un dogma, non la Trinità. I preti possono nascondere i dogmi, ma non possono negarli. 

Il Papa nella sua intervista mette in mille modi l’accento su un atteggiamento di fraterna apertura nei confronti di tutti. Cosa lodevole: ma non religiosa. Non è necessario essere cattolici, e men che meno papi, per essere benevoli nei confronti degli omosessuali, dei divorziati, delle donne che hanno abortito. Viceversa è assurdo dire, come fa Francesco: “l’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile”. Perché non è solo possibile, è doverosa: la funzione della Chiesa, mater et magistra, è proprio questa. 

L’apertura agli omosessuali, ai divorziati ecc., da parte di Francesco, è per giunta ambigua ed ingannevole. È assolutamente vero che la Chiesa non ha nulla contro di loro, e dà loro l’assoluzione, ma soltanto se si pentono e promettono seriamente e sinceramente di non perseverare nel peccato. Gli omosessuali devono promettere l’eterna castità, i risposati di non avere rapporti sessuali col nuovo coniuge, e via dicendo. Se Francesco vuole dire questo, non dice nulla di nuovo; se vuole nasconderlo, contraddice l’immutabile dottrina cattolica e inganna il suo gregge.

Ed è proprio ciò che sembra fare: “Penso anche alla situazione di una donna che ha avuto alle spalle un matrimonio fallito nel quale ha pure abortito. Poi questa donna si è risposata e adesso è serena con cinque figli. L’aborto le pesa enormemente ed è sinceramente pentita. Vorrebbe andare avanti nella vita cristiana. Che cosa fa il confessore?”. Semplice: l’assolve soltanto se promette di non avere più rapporti sessuali con l’uomo dal quale ha avuto cinque figli. Perché ognuno di quei rapporti è un peccato mortale. E se il proposito di non commetterlo più non apparirà autentico, il sacerdote dovrà negarle l’assoluzione. 

Francesco sembra essere eco di una Chiesa che non crede più alla sua propria dottrina e che intende trasformarsi in un’associazione di beneficenza anche spirituale. E che per questo riguardo potrebbe anche essere buddista. Un uomo intelligente come Voltaire non riuscì nemmeno a scalfire la Chiesa Cattolica, forse un Papa sentimentale riuscirà a distruggerla.

Gianni Pardo, pardonuovo.myblog.it

20 settembre 2013

(1)http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_19/papa-francesco-intervista_b16299a8-213a-11e3-abd6-3cb13db882d4.shtml

IL PAPA PERICOLOSOultima modifica: 2013-09-20T18:44:00+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo

6 pensieri su “IL PAPA PERICOLOSO

  1. A me verrebbe da dire che forse non sarebbe poi troppo male, considerando i danni che l’istituzione in questione ha prodotto all’umanità.

  2. bobnap, andiamoci piano. C’è il sempre il problema di che cosa è causa e di che cosa è effetto. La Chiesa ha raccolto istinti e pregiudizi dei popoli cui si rivolgeva e li ha sacralizzati. Insomma, non è che senza l’Islam gli arabi tratterebbero meglio le donne.

  3. ok, ma sacralizzando gli istinti e i pregiudizi citati, li ha legittimati, diffusi e portati alle loro estreme conseguenze: solo per fare un esempio fra i tanti, i Romani si erano limitati a distruggere il tempio di Salomone e a deportare gli ebrei, consentendo però loro di vivere seguendo la loro religione; la Chiesa li ha accusati di deicidio, ha inventato la Sacra Inquisizione e Torquemada li ha sterminati in Spagna, i crociati per liberare il santo Sepolcro hanno fatto fuori più ebrei in pochi decenni di quanti ne abbiano uccisi i mussulmani in tanti secoli. Per non parlare dello sterminio delle civiltà del centro e sud America, perpetrato in nome di Santa Romana Chiesa. Mi fermo qui, ma l’elenco sarebbe molto lungo.

  4. Gli arabi hanno accolto l’islam per lo stesso motivo per cui noi abbiamo accolto il cristianesimo.Ci andrei veramente piano a fare distinzioni d’ordine etico tra gli esseri umani del pianeta terra, bobnap. :)Quanto al “limitarsi” al distruggere il tempo, direi che ti sfugge il dettaglio dell’arca dell’alleanza, quella di Indiana Jones.Ciao.Gianfranco

  5. Gianfranco, l’Arca dell’Alleanza spari’ dal Tempio circa 630 anni prima della distruzione di quel Tempio da parte dei romani. L’affermazione, poi, che “gli arabi hanno accolto l’islam per lo stesso motivo per cui noi abbiamo accolto il cristianesimo” credo che andrebbe per lo meno spiegata.

I commenti sono chiusi.