IL M5S È DI SINISTRA ECCOME

Per molto tempo non è stato chiaro se il Movimento 5 Stelle fosse di destra o di sinistra. Non solo esso stesso rifiutava di fregiarsi di una delle due etichette, ma i suoi programmi sembravano a volte di sinistra e a volte di destra. E tuttavia: si può sfuggire a questa dicotomia?
Storicamente, le parole “destra” e “sinistra” sono nate con la Rivoluzione Francese e designavano la posizione presa nell’aula del parlamento dai partiti presenti alla Convention Nationale. Gli estremisti stavano a sinistra, i conservatori a destra, e da allora i due termini sono passati a designare due atteggiamenti “eterni”, nel senso che preesistevano alla Rivoluzione ed esisteranno anche in futuro.
Tutto parte dall’insoddisfazione del presente. Se gli uomini fossero contenti della loro condizione, non ci sarebbero mutamenti sociali, non ci sarebbero rivoluzioni e forse non ci sarebbe nemmeno il progresso tecnico, perché nessuno ne sentirebbe il desiderio. Invece dal costante malessere deriva che l’umanità tenda, sempre e dovunque, a stare sempre meglio. E infatti, prima delle elezioni, i partiti promettono cose bellissime.
Il desiderio di miglioramento è il dato comune, il modo di realizzarlo distingue la destra e la sinistra. Il conservatore teme che i nuovo possa essere peggiore del vecchio, dunque reputa che bisogna certo innovare, ma con prudenza, tastando il terreno prima di avanzare. E pensa anche che, se gli si fosse dato ascolto, si sarebbe evitata la maggior parte delle catastrofi storiche.
Il progressista invece è convinto che si debba cambiare risolutamente l’esistente. L’accettazione dell’errore e del rischio è condizione del successo: Colombo avrebbe scoperto l’America, se fosse stato prudente? Inoltre ricordiamoci che sono contro il cambiamento coloro che stanno già bene, magari a spese di chi sta male. Per ristabilire la giustizia, bisogna togliere a chi ha di più e dare a chi ha di meno.
L’uomo di destra, a sentire queste parole, ha tendenza a prendersi la testa fra le mani. Un po’ perché (è vero) questa politica potrebbe effettivamente intaccare il suo reddito, molto perché queste tesi sono già costate carissimo all’umanità. Se si perdono di vista i dati obiettivi poi la realtà presenta il conto. Spesso soprattutto ai più poveri. I contadini sono stati peggio sotto Stalin di come stessero sotto lo zar.
In sintesi, la destra è realista mentre la sinistra è idealista. E proprio per questo sono eterne: perché ci saranno sempre realisti ed idealisti. Addirittura le stesse persone possono passare dall’uno all’altro campo. Come recita un vecchio adagio: “Chi non è comunista a vent’anni non ha cuore, chi non è liberale a cinquanta non ha cervello”.
Ora è facile dire perché il M5S è di sinistra. Non importa che non abbia un’ideologia, l’essenziale è che il suo sia “il governo del cambiamento”. I suoi sogni vanno realizzati comunque, anche se non ci sono i soldi per realizzarli. Per ogni problema – Ilva, Alitalia, TAV – non si guarda alle possibilità e alle conseguenze concrete, ma allo scopo da raggiungere. Chi ragiona con i numeri, chi chiede quanto costa, è uomo di poca fede.
La cosa è dimostrata anche dal famoso “Contratto” del M5S. Non solo, per le riforme immaginate, non sono stati reperiti i fondi, ma questi fondi non sono stati né conteggiati né citati. “I soldi si troveranno”. Ecco una frase assolutamente di sinistra.
Quanto detto spiega anche la decadenza del Partito Democratico. La sinistra italiana ha da sempre venduto ideali e promesse. È stata il partito del riscatto, della giustizia sociale, della ridistribuzione della ricchezza. E tutto è andato bene fino a quando – come ho scritto – mentre loro promettevano la Luna, è arrivato qualcuno che prometteva la Luna con panna. Nella corsa all’irrealtà, il M5S è a sinistra del Pd.
Ovviamente questa avventura non può che finir male. Marx, dimenticando il naturale egoismo degli esseri umani, sperava che gli operai avrebbero lavorato per la comunità come lavoravano per sé stessi. E ovviamente la realtà gli ha dato torto. Poi il profeta di Treviri sognava uno Stato che avrebbe preso da ciascuno secondo le sue possibilità, dando poi a ciascuno secondo i suoi bisogni, e i suoi seguaci hanno realizzato una società in cui lo Stato richiedeva da ciascuno tutto ciò che gli serviva, per poi non dargli neppure il necessario per sopravvivere decentemente. E così, quando infine, dopo settant’anni, è stata ridata la parola al popolo, il comunismo – dove lo si era applicato in concreto – non si è limitato a morire, è divenuto inconcepibile.
Ma a lungo termine l’esperimento italiano potrebbe avere conseguenze interessanti. Quando sarà passata questa ventata di sinistrismo decerebrato, e si sarà pagato l’enorme prezzo richiesto, l’Italia guarirà dal suo idealismo infantile?
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
31 luglio 2018.

IL M5S È DI SINISTRA ECCOMEultima modifica: 2018-07-31T07:16:09+02:00da gianni.pardo
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2 pensieri su “IL M5S È DI SINISTRA ECCOME

  1. Tutto esatto, a patto di seguire il ragionamento fino a considerare di sinistra anche il fascismo e il nazismo, che dell’idealismo fecero _esplicitamente_ una bandiera (i libertari chiamano nazicomunisti i relativi adepti – ad esempio li chiama cosi’ fidenato, quello della guerra al “sostituto d’imposta” e che continua a seminare mais Ogm ogni anno, che gli viene regolarmente distrutto o dai no global, o dalla milizia forestale comandata da qualche ministro dell’agricoltura di solito leghista o ex-missino – c’e’ qualche divertente video su youtube).

    Se si da’ un’occhiata in rete, e’ pieno di siti che e’ difficile non considerare di estrema destra che farneticano (dal nostro punto di vista, non certo dal loro) sul raggio della morte di Majorana rubatoci dagli americani, sullo sbarco degli extraterrestri, sui dischi volanti, sul’energia gratis di tesla estratta da qualche fluido cosmico, sulle cure naturali e miracolose … il tutto nascostoci da un qualche complotto di qualche multinazionale, con di solito gli americani al centro della faccenda (non si muove foglia senza che Cia/Nsa non voglia).

    Cosi’ come c’e’ molto ecologismo che, grattando appena sotto la superficie, e’ palesemente dell’estrema destra “del sangue e della terra”, cosa facilmente verificabile leggendo i commenti di qualsiasi piu’ o meno ignaro sito ecologista di sinistra.

    Il m5s, in nuce, contiene tutte queste fantasie, cosi’ come le contiene la lega bigotta e ultraconservatrice, in quantita’ molto maggiore di quanto le conteniamo noi “razionalisti liberali moderatamente pessimisti”: non escluderei che sia la ragione profonda per cui riescono a stare, perlomeno adesso e all’inizio, insieme.

    Forse dovremmo chiederci come mai sempre piu’ gente e’ sempre piu’ stanca della realta’ e si rifugia in queste credenze: personalmente credo che una ragione molto importante stia, nel nostro occidente, non tanto nel malessere materiale (che e’ difficile constatare oggettivamente, ce n’e’ ben poco), bensi’ nel desiderio di infinito miglioramento perfezionistico ormai sfuggito di mano: tale educazione, allenamento e coltivazione della massima sensibilita’ per cio’ che non va e non funziona, ha generato una ipersensibilita’ verso il male, l’ingiusto e lo sbagliato, fino al punto di vederli dappertutto, e non percepire nient’altro che ingiustizie, catastrofi e apocalissi. Il risultato finale lo abbiamo davanti agli occhi.

  2. “La destra è realista, la sinistra è idealista”

    Personalmente farei la seg.te piccola modifica:
    la destra liberale e la sinistra liberale sono realiste, la dx ideologica e la sx ideologica sono idealiste.
    Teniamo presente che: Nazismo=Nazionalsocialismo
    Saluti

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