SALTO NEL BUIO, MA DA 30cm

In questa giornata di crisi, che probabilmente sarà seguita da parecchie altre giornate simili, molti si chiedono che cosa ne sarà dell’Italia. In particolare,  della lotta al Covid-19 e degli indennizzi per chi è in difficoltà. Sottintendendo – molti – che, proprio per la presenza di queste importanti e pressanti preoccupazioni, sarebbe meglio tenerci il governo che abbiamo. Infatti molti vedono la crisi come un salto nel buio, dalle imprevedibili conseguenze. Come fosse la prima volta che in Italia cade un governo.
Lodevole preoccupazione, soprattutto pensando alla pandemia, che tuttavia la saggezza popolare non prende sul serio. Ce lo dicono i proverbi: “morto un papa, se ne fa un altro”; “i cimiteri sono pieni di persone indispensabili”; “chi muore giace e chi vive si dà pace”; “dopo la pioggia c’è sempre il bel tempo” e via così. E, se vogliamo essere cinici, anche “di necessità (ananke) si fa virtù”.
Se cade il governo, ci sarà – come sempre – qualche giorno di maretta e scorreranno fiumi di saliva, ma dopo qualche tempo si farà un nuovo governo. Il governo è come un abbeveratoio. Anche se attualmente è deserto, si può star certi che la sete (di potere) farà arrivare molti animali.
Del resto, quanto a perdere tempo, aproprio il principale partito attualmente in Parlamento detiene una sorta di record: i Cinque Stelle, dopo aver vinto le elezioni nel marzo del 2018 (ottenendo quasi il 33% dei voti) un governo lo hanno formato in giugno, dopo tre mesi. Dunque, calma e gesso.
Certo, rimane l’ansia di sapere che tipo di governo avremo, e con quale Presidente del Consiglio. Ma forse è un’ansia infondata. Ogni popolo ha il governo che merita, e noi ne avremo comunque uno all’italiana. Infatti non c’è speranza che da qui a qualche mese cambi il popolo italiano. Ed anche la nostra classe politica è quella che è: da un pruno non ci si può aspettare che improvvisamente si metta ad offrire dei fichi. Il massimo che possiamo sperare, se si andasse a nuove elezioni, è che ci si liberi degli incompetenti, degli ignoranti e degli scappati di casa che oggi sono maggioranza in Parlamento. Ma ricordiamoci che neanche i politici professionali del passato ci hanno reso felici. Fra i democristiani non c’erano ignoranti o dilettanti, e tuttavia moltissimi (incluso il sottoscritto) hanno vissuto la Democrazia Cristiana come una cappa di piombo, una maledizione cui si contrapponeva soltanto la flebile speranza di “non morire democristiani”.
La conclusione è placida: non c’è da disperarsi. L’unico piacere, per chi l’ha in antipatia, potrà essere quello di non vedere quotidianamente il naso sbilenco e la capigliatura scolpita dell’avv.Giuseppe Conte. Ma più che un piacere, in fondo, sarebbe la fine di una sofferenza. Senza dire che l’incubo potrebbe protrarsi fino ad imporci un Conte 3, 4, 5… putroppo la serie dei numeri naturali è infinita.
Naturalmente siamo nel campo delle opinioni, e ognuno ha diritto alla sua. Personalmente, a parte un’irriducibile ostilità per l’incompetenza al potere, rimprovero a questo governo, o più esattamente a questa maggioranza, di non esistere. Una maggioranza è un insieme di partiti che si alleano per governare in nome di ciò che hanno in comune, rinunciando  a quella parte di programma che li divide. Naturalmente, quanto più grande è la piattaforma condivisa, tanto più solido è il governo. Viceversa, se il governo nasce esclusivamente per non far perdere ai parlamentari il seggio in Parlamento, andando a nuove elezioni, come nel caso concreto, la piattaforma comune è inesistente e non abbiamo una maggioranza, ma un’accozzaglia di parassiti inutili che si batte strenuamente per tenere in vita l’ospite inutile che li nutre. E questo è troppo persino per un Paese politicamente scalcagnato come l’Italia.
Dunque, amici, non temete nulla. Grazie al cielo, siamo caduti così in basso che, arrivando per terra, non ci faremo male.
Gianni Pardo giannipardo1@gmail.com  
13/01/2021

SALTO NEL BUIO, MA DA 30cmultima modifica: 2021-01-13T11:56:54+01:00da gianni.pardo
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4 pensieri su “SALTO NEL BUIO, MA DA 30cm

  1. L’esegesi della politica italiana finisce per assommare su menti altrimenti preziose l’effetto distruttivo di eroina, cocaina, alcol, mariuana, caffeina, nicotina, e via discorrendo.

  2. Mi spiego meglio:
    – dietro le quinte non sanno come fare a far partire i 50.000.000 (cinquantamilioni) di cartelle esattoriali accumulate nei depositi (normalmente partono man mano che vengono compilate) senza che scoppino disordini sociali violenti (uno dei problemi che gli si pone e’ come scaglionarle in modo che non si formino assembramenti e rabbie incontrollabili fuori dalle agenzie delle entrate di gente che va a chiedere lumi, e vi assicuro la preoccupazione non e’ per il covid);
    – in america, dove viene deciso il nostro destino, assaltano il parlamento _anche_ contro la dittatura della “cancel culture” e del politicamente corretto, addobbandosi adeguatamente, con la polizia che gli spalanca le porte stile rivoluzione sovietica, con morti e feriti, e la dittatura del politicamente corretto risponde prima bannando il presidente in carica dai principali social, e poi letteralmente togliendo la corrente ad eventuali altri social che si permettano di ospitarlo, lasciando al buio anche tutti gli altri milioni di ospiti per il solo fatto di essere per caso nello stesso social, e tutti quelli che esprimono perplessita’ diventano “estrema destra”;
    E noi stiamo qua a dettagliare i minuetti e le piroette della politica italiana argomento incomprensibile e inesauribile anche a chi vi dedica 16 ore al giorno di studio da quando e’ nato?
    Macchisefrega, non vi viene il dubbio che magnetizzare l’attenzione verso il dettaglio inutile, il granello di polvere sul pavimento, serve a distogliere l’attenzione dal rinoceronte nella stanza, dai problemi ENORMI accumulati nei decenni, tipo appunto il fatto che viviamo in un paese assurdo di al massimo 10 milioni di contribuenti effettivi o anche molti di meno (tutti gli altri vivono di chiacchere, giri di carte, burocrazia e redistribuzione) in cui partono 50 milioni di cartelle di “accertamento” esattoriale l’anno? Che poi urla vendetta gia’ solo l’ipocrisia di chiamare “accertamento” cio’ che invece e’ violenta intimazione a pagare subito a pena del sequestro, moltiplicato per cinque dalle sanzioni, dei beni e dei redditi per chi ne ha.
    Tutti questi balletti ignobili alla fine magari servono solo a distogliere mentre viene messo un prefetto a capo del governo, un esattore delle entrate all’economia, un generale della guardia di finanza agli interni (adesso il prefetto e’ agli interni, Lamorghese, che e’ di per se’ uno scandalo), senza che nessuno se ne accorga, anzi facendo in modo che il popolo stesso, inizialmente, ancora, li acclami, popolo per l’ennesima volta ingannato da attoruncoli dal talento naturale, comici professionisti e intrattenitori vari, come sempre negli ultimi decenni.
    E speriamo che non ci chiudano il blog per quello che sto scrivendo, che ormai siamo a questo punto.
    Fra l’altro cosa crediamo che possa fare un ennesimo governo di tecnici, dipo amato-ciampi, tipo monti-fornero, tipo draghi-lamorgese-cartabia? Puo’ solo applicare in modo piu’ spietato le spesso assurde leggi vigenti, che vuol dire stramazzare il paese, tappando un po’ le falle piu’ grosse, ingigantendo i problemi strutturali, e preparare un ennesimo piccolo tesoretto che verra’ subito e per l’ennesima volta sperperato dal governo immediatamente successivo. Non se ne puo’ piu’, sono 50 anni che viviamo nel “giorno della marmotta”. Basta anche con le chiacchere e i pettegolezzi, che ne dite?

  3. Ennò, ennò, caro Winston, se leviamo prima il Covid e poi Trump e ora Renzi dal palinsesto dei telegiornali, dei talk-show, dei giornali scritti e online, dei “social politici e ideologici”, che ci rimane della vita finta? Libri, musica (buona), teatro, scienza (i fondamenti, niente de che), economia (idem), storia e simili cianfrusaglie che non trovano spazio libero, non bastano a svuotare il vuoto. Forse il sesso, ma pare che stare troppo vicini in famiglia per troppo tempo spinga all’uxoricidio e allo sgozzamento di genitori e figli; meglio il porno, dichiarano gli esperti; che è l’equivalente di Conte, Renzi ecc. ecc. (“vi raccontiamo le cose segrete di quei due, sotto le lenzuola”). Quindi, ben venga il cicaleccio, serve a darci la sensazione che “siamo vivi e partecipiamo alla vita del mondo”.

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