IL DIVORZIO LARIO-BERLUSCONI – 2

SEDICI TITOLI IN PRIMA
In materia di separazioni e divorzi, chiunque li abbia vissuti ne sa parecchio di più di chi ne parla in teoria. È come per l’adulterio: se se ne è stati vittima, non se ne parla più con disinvoltura; se se ne è stati autori, si smette di fare del moralismo al riguardo.
Da principio, quando si prende in considerazione l’idea di separarsi dal coniuge, uno dei problemi più grandi è come la prenderanno gli amici e i parenti, per non parlare dei figli, quando ci sono. Superato questo primo scoglio, divulgata cioè la notizia, il problema diviene: in che misura parlarne? In che misura difendersi?
La prima intenzione di tutti è quella di arrivare ad un divorzio con stile, senza miserie, dimostrandosi anzi generosi. Malgrado tutti i buoni propositi, si è però ipersensibili. La minima osservazione della controparte induce ad una risposta che si vorrebbe moderata ma che all’altro coniuge non sembra poi così moderata, tanto che risponde a sua volta… È una storia risaputa.
Il “Corriere della Sera” di oggi, nella prima pagina on line, presenta i titoli di ben sedici articoli sulla vicenda Lario-Berlusconi e fra di essi ce ne sono che riferiscono le prime risposte e difese del marito, che pure aveva definito la sua una “vicenda privata” di cui non intendeva parlare. Al riguardo va citata l’ottima intervista di Ferruccio De Bortoli. In essa Berlusconi spiega le proprie ragioni e, per esempio, insiste sul punto che, per quanto riguarda la festa di compleanno della ragazza di Napoli, è stato invitato all’ultimo momento da suo padre, in un locale pubblico, in presenza di decine di persone, per un brindisi: se questo è “frequentare minorenni”…
Ma non aveva detto che non ne avrebbe parlato, di questo divorzio?
E allora – per discutere se abbia fatto bene o male – è bene raccontare la storia del mio amico Nando.
Tanti anni fa, quando decise di separarsi da sua moglie, decise anche di non dire niente ai terzi. Erano affari suoi. Del resto voleva ancora bene a quella che fino al giorno prima era stata la sua donna e non intendeva parlare male di lei. Poiché però lei era evidentemente addolorata mentre lui rimaneva impenetrabile e riservato, il risultato fu che parecchi terzi gli diedero il torto della fine di quel matrimonio. Lui non si degnò lo stesso di difendersi e si limitò a rompere con chi lo condannava senza conoscere i fatti. Lo stesso era del resto avvenuto con una sua sorella, che l’aveva attaccato fino a intentargli una causa: alcuni parenti dettero ragione a lei perché si lamentava, mentre a lui bastò che gli desse ragione il giudice. Ma per il parentado il cattivo rimase lui.
L’esperienza dice che un eccesso di nobiltà è controproducente. È vano sognare che i terzi si mettano a dire: “Però, che stile! Che dignità! Proprio lui, incassa gli insulti senza rispondere! Sappiamo tutti che è capace di una dialettica devastante ed ecco sta zitto.” Nella realtà, se si è accusati di qualcosa di assurdo e non si risponde, molta gente, priva di senso critico, comincia a credere alla peggiore fandonia: “Del resto lui stesso non sa che cosa dire!”
La conclusione è che questa vicenda, di cui in troppi si interessano, non finirà tanto presto. Il silenzio non è in programma (1). Si licet parva componere magnis, in altre parole se è lecito comparare Nando all’uomo più importante d’Italia, Berlusconi, invece di mantenere la promessa del silenzio e della riservatezza, farebbe bene a continuare a difendersi. Anzi, farebbe bene ad allenarsi a formulare accuse, a citare episodi, a lanciare urli, piatti, tazze e bicchieri. A la guerre comme à la guerre.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
4 maggio 2009


(1) Ecco i sedici link:
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_04/berlusconi_veronica_scuse_divorzio_veline_noemi_6ccc9956-3869-11de-a257-00144f02aabc.shtml, http://www.corriere.it/politica/09_maggio_04/rispetto_eredita_cesare_rimini_b484e598-3871-11de-a257-00144f02aabc.shtml,
http://www.corriere.it/gallery/Politica/vuoto.shtml?2009/04_Aprile/siti_esteri/2&1,
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_03/bossi_berlusconi_divorzio_lario_8a0d8338-3803-11de-8d05-00144f02aabc.shtml,
http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_c02ec59e-37fe-11de-8d05-00144f02aabc&vxBitrate=300,
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_04/figli_berlusconi_veronica_angela_frenda_5fed811a-3872-11de-a257-00144f02aabc.shtml,
http://www.corriere.it/gallery/Politica/vuoto.shtml?2009/04_Aprile/noemi/1&1,
http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2007/10_Ottobre/veronica/1&1,
http://www.corriere.it/gallery/Politica/vuoto.shtml?2009/04_Aprile/panseca/1&1,
http://www.corriere.it/politica/09_aprile_29/veronica_lario_precedenti_737393d4-3497-11de-b6cb-00144f02aabc.shtml,
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_03/emanuele_buzzi_il_premier_candida_la_rivale_di_villa_certosa_25c651f8-37b2-11de-8d05-00144f02aabc.shtml,
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_04/veronica_limiti_maria_latella_fb8da8c6-386c-11de-a257-00144f02aabc.shtml,
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_03/rodota_berlusconi_veronica_divorzio_3b833062-37ce-11de-8d05-00144f02aabc.shtml,
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_03/scheda_veronica_silvio_88b9f162-37ca-11de-8d05-00144f02aabc.shtml,
http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_6f8514f4-37e5-11de-8d05-00144f02aabc&vxBitrate=300,
http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_e12d0cf0-37c3-11de-8d05-00144f02aabc&vxBitrate=300

IL DIVORZIO LARIO-BERLUSCONI – 2ultima modifica: 2009-05-04T12:12:00+02:00da gianni.pardo
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Un pensiero su “IL DIVORZIO LARIO-BERLUSCONI – 2

  1. Oggi rimpiango di non essere pazzo. Se lo fossi, direi che Berlusconi ha seguito il mio consiglio.
    Con un grado appena minore di pazzia, potrei sperare di avere un senso del reale simile al suo.

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