QUESTIONI LINGUISTICHE

“Il signor Pardo afferma che i francesi pronunciano la parola “caoutchouc” – “caucciù”: In realtà pronunciano “cautciù”. Poca differenza, mi si dirà, ma differenza c’è”.

Posso assicurare al signor Spadon che “caoutchouc” in francese si pronuncia come caucciù in italiano, senza la doppia “c” ma anche senza nessuna “t”. Basta leggere la grafia fonetica in un dizionario come il Petit Robert e basta conoscere il francese. Poi, che il suono “tch” non sia estraneo a quella lingua, oltre che dalla pratica quotidiana, per chi l’ha, si ricava dal fatto che lo stesso autorevole Petit Robert, riporta alcuni lemmi che addirittura cominciano col suono “c” di “Cena”: tchador, tchécoslovaquie, tchin tchin, per non parlare dei tanti casi in cui il gruppo “tch” si trova all’interno di parole come patchouli, patchwork ecc. Tutte parole che i francesi pronunciano senza alcuna difficoltà.

Segnalo inoltre che anche in italiano il suono “c” di cena risulta dall’accoppiamento di una “t” e dal suono “sc” di scena (che in francese si scrive “ch”). Il gruppo “tch” in francese corrisponde dunque al simbolo fonetico “t+segno d’integrale” (che si ritrova nella trascrizione fonetica del Petit Robert), e corrisponde al suono di “c” palatale in italiano. Infatti, nello Zingarelli del 1971, tutte le parole che cominciano per “ce” sono trascritte con i simboli “t” e segno d’integrale. Se qualcuno pronuncia la “t” in caoutchouc, pronunzia male, ecco tutto. Del resto, se un francese imparasse l’italiano a Roma, potrebbe tornarsene in patria con la convinzione che la parola “piacere” si pronuncia “piascere”. Meglio fidarsi di chi è competente, in materia di fonetica, non del primo che passa. Una certa moda parigina fa sì che alcuni pronuncino il suono di “e” nasale come fosse quasi “a” nasale, e dunque un italiano potrebbe tornarsene a casa convinto che “vingt” si pronunci “van”. E poi ci sono gli errori: molti giornalisti pronunciano “senkmil” per cinquemila, mentre bisogna pronunciare “senmil”. E stiamo parlando della radio nazionale. Ripeto, meglio non fidarsi di ciò che si sente in giro.

QUESTIONI LINGUISTICHEultima modifica: 2009-08-11T17:40:29+02:00da gianni.pardo
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