TRA REALTA’ E FANTASIA (vivere su internet)

Si parla molto della “blogosfera”, cioè del fatto che una quantità strabiliante di testi sono pubblicati su internet, che questi testi suscitano dibattiti e fanno nascere corrispondenze ed amicizie. Oltre che inimicizie. Qualcuno comincia a prendere tanto sul serio il mondo di Internet da chiedersi se non cominci a pesare più o meno quanto la carta stampata o la televisione e in effetti si tratta di milioni di contatti. C’è addirittura chi ha sognato di fare di un blog la base di partenza per un partito politico.
Questa agorà virtuale è senza volto, senza sesso, senza età. Chiunque può scendere in piazza coperto da un domino e fornire, su se stesso, i dati che vuol fornire. Anche falsi. Può anche non fornirne nessuno e le sue parole a questo punto sono disincarnate.
Questo mondo di lettere dell’alfabeto ha dato occasione a qualche abuso: ci sono persone che hanno tentato o messo a segno grandi truffe; altri che hanno immaginato di essere divenuti importanti, altri infine hanno finto di avere trenta o quarant’anni di meno per corteggiare giovani donne. Cosa che in fondo non è difficile: basta dichiarare di chiamarsi Alfredo, di avere trentun anni ed essere alto un metro e novanta, e nessuno può scoprire che ci si chiama Biagio, si hanno cinquantasette anni, si è alti un metro e sessantacinque e si è stati piantati dalla moglie.
Ma questi sono casi che si possono sperare “patologici”. Il fenomeno più corrente, soprattutto nei blog di tendenza politica, è che si abbia da fare con un “nickname” (pseudonimo) che nulla dice su chi si cela dietro di esso. Ed ecco si vede “Labor77” che battibecca all’infinito con “Loretta” (sperabilmente una donna); si scopre che “dicolaverità” ha un’irrefrenabile tendenza al turpiloquio e che “L47” è un ignorante incapace di scrivere qualche riga senza commettere errori. Capita anche che ci sia un “Illtellyou” che posa a persona colta e all’occasione corregge in modo altezzoso e pedante il compitino sgrammaticato di “L47”. È un mondo in cui i cervelli sono svincolati dai loro corpi e le persone dalla loro situazione reale. Tanti anni fa Pirandello scriveva che mentre noi crediamo di esprimere pensieri il prossimo ci guarda in faccia e dunque “i nostri pensieri hanno la forma del nostro naso”: su internet, finalmente, ci liberiamo del naso.
Queste anime silenziose, senza volto e senza età, che si esprimono solo per iscritto e che vagano nel cyberspazio come fossero trasportate dal vento di cui parla Dante nel Quinto Canto dell’Inferno, possono avere dei rimpianti. È vero che ci si libera del proprio fisico ma proprio per questo si può vivere l’imbarazzante contrasto fra la propria realtà concreta e la propria realtà spirituale. Si possono avere settant’anni e vedere con spavento che un’adolescente ci si avvicina a cuore aperto, come sorridendo a un coetaneo. Come dirle che sì, effettivamente si è coetanei, ma in un modo tutto speciale, esclusivamente internettiano? Come rivelarle contemporaneamente i nostri settant’anni e il fatto che ce la sentiamo tanto vicina da piangere sul fatto per non averla incontrata prima, quando anche noi avevamo diciassette anni?
Perfino tra anziani dichiarati si creano queste emozioni fuori tempo. Se un vecchio ha un cuore giovane e incontra una vecchia che ha anche lei un cuore giovane, come può impedirsi di pensare alla crudeltà del tempo e dello spazio, che non ha offerto a tutti e due la possibilità di quell’incontro al momento giusto o che non ha concesso a tutti noi infinite possibilità, infiniti ritorni, infinite vite?
A chi è anziano non rimane che condividere con le anime affini questa tenerezza delicata, fluttuante come un ectoplasma ma dolce come una melodia udita in lontananza. Si possono amare le amiche internettiane d’un amore andato al di là del sesso e del tempo, come si fosse vecchi coniugi. Con un filo di rimpianto per ciò che non sarà mai più e che pure è ancora vivo nel nostro intimo: simile ad un fiore appassito che tuttavia profuma come fosse appena sbocciato.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
11 dicembre 2008

TRA REALTA’ E FANTASIA (vivere su internet)ultima modifica: 2009-08-27T15:05:34+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo