CUPIO DISSOLVI

Antonio Di Pietro ha dichiarato(1): “Noi dell’Idv ieri sera (venerdì 16, ndr) con Sel e Pd abbiamo posto le basi per una coalizione politica e di programma, perché per vincere le elezioni non bisogna solo mettersi insieme per fare numero ma costruire un Paese diverso da quello di Berlusconi”. Naturalmente non sappiamo se Tonino abbia realmente detto queste esatte parole: non ci fidiamo più delle virgolette dei giornali. Non sappiamo se parlasse seriamente: non ci fidiamo dei politici. E non sappiamo se il Pd e Sel sarebbero disposti a confermare quanto detto: anche se, fino a questo momento, non abbiamo letto smentite. Ma c’è comunque di che essere allarmati.

Se il fatto fosse vero, bisognerebbe riconsiderare l’applauso tributato a Veltroni quando aveva comunicato la decisione dei democratici di sinistra di “andare da soli“. Quella decisione depurò il più grande partito della sinistra da quegli alleati massimalisti ed estremisti che avevano provocato l’enorme delusione dell’ultimo governo Prodi. In quel momento fu lecito sperare che si proponesse all’elettorato questa alternativa: o noi, una sinistra europea, moderata, ragionevole, o Berlusconi. Ma, a quanto pare, la sinistra non ne vuole sapere di essere moderata e ragionevole. Cominciò lo stesso Veltroni quando, invece di far andare il Pd da solo, offrì un passaggio di lusso al suo concorrente più spericolato: quello stesso Di Pietro che dal giorno dopo ha lavorato esclusivamente per erodere il Pd e fargli concorrenza da sinistra. Ma sulle ragioni di questa decisione – che nessuno mai ha compiutamente spiegato – sono lecite tutte le ipotesi e alcune potrebbero attirarci querele. 

L’esperienza è stata del tutto negativa e ora – invece di accorgersi dell’errore e denunciarlo, come pure vorrebbe qualche esponente del Pd – non solo si parla di rinnovare l’alleanza con Di Pietro, ma addirittura di imbarcare personaggi come Vendola e altri figuri di Sel, respingendo definitivamente l’Udc e inducendola magari – con grave pericolo per loro – ad allearsi con il Pdl. 

Cupio dissolvi: si vogliono vincere le elezioni a costo di non potere poi governare o di governare così male da danneggiare seriamente il Paese. Senza dire che se nel 2013 (o prima) non sarà stato superato l’attuale momento di crisi economica, il nuovo governo si troverà ad affrontare sfide tanto tragiche che l’ultima cosa da desiderare, per un governo, sarebbe avere una maggioranza digiuna di economia ed ebbra di retorica. Proprio non ce lo vediamo, un Vendola che ha il coraggio di adottare i provvedimenti di Papandreu. Lui è solo capace di “narrare” agli italiani che sarebbe bello se il denaro crescesse sugli alberi. Per gran parte della sinistra mitologica, la soluzione di tutto non è il raddrizzamento dei conti, quali che siano i sacrifici: è lo sciopero generale.

Ma il Pd è abbonato agli errori. Con il premio di maggioranza del “Porcellum” il Pd  potrebbe governare da solo. Infatti l’elettorato sarebbe posto dinanzi all’aut aut: o votate per Berlusconi, o votate il Pd. E invece che fa? Sostiene il referendum. In modo che, se si raggiungesse il quorum, poi dovrebbe mendicare il sostegno dei partitini. Cupio dissolvi. Per fortuna, come dice un proverbio, asini e bambini Dio li aiuta. A volte la sorte è benevola anche con chi si comporta scioccamente e probabilmente – molto probabilmente – la Cassazione non lascerà passare il referendum.

C’è da essere molto tristi per una sinistra che sembra impazzita. Tutte le previsioni la dànno vincente e lo stesso Di Pietro riconosce che “non bisogna solo mettersi insieme per fare numero ma costruire un Paese diverso da quello di Berlusconi”: bisognerebbe dunque prepararsi veramente a governare e studiare seriamente un programma di governo per il difficile momento che attraversiamo.  E invece la minoranza continua a credere che tutto il problema sia quello di liberarsi del Cavaliere. Come se, scomparso lui, non avessimo più il debito pubblico e non rischiassimo la bancarotta. Come se, scomparso lui, non si ponesse al governo – qualunque governo – l’angoscioso dilemma di aumentare la pressione fiscale, paralizzando un Paese già stremato, o di adottare quelle riforme che neanche il più ottimista degli italiani riuscirebbe a considerare “di sinistra”. E come potrebbe adottarle, Bersani, avendo bisogno del sostegno di Sinistra e Libertà?

Che incredibile Paese è il nostro: anche chi è risolutamente avverso alla sinistra si sente in dovere di piangere sulla sua sorte. E su quella che promette a tutti noi.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it, www.DailyBlog.it

18 settembre 2011

 (1) http://www.corriere.it/politica/11_settembre_17/berlusconi-dimissioni_1e7bea88-e120-11e0-98a6-ace789a755c8.shtml

CUPIO DISSOLVIultima modifica: 2011-09-18T10:59:00+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “CUPIO DISSOLVI

  1. Veltroni nella primavera del 2008 ha avuto un’idea grandiosa. Perseverando in quella direzione, oggi in pratica non sarebbe cambiato nulla se non che il PD, aspettando pazientemente che l’avversario mostrasse i suoi limiti, oggi sarebbe la stella indiscussa del consenso e potrebbe permettersi di scegliersi gli alleati con cui stravincere le prossime elezioni. E dettando loro il programma !
    E invece no: hanno chiesto le dimissioni del governo ogni settimana e provato una spallata al mese per tre anni e mezzo, facendo la figura dei perdenti. Hanno rinnegato l’idea nuova di Veltroni e cambiato gia’ due segretari, uno peggio dell’altro. Le prossime elezioni potrebbero persino perderle, a forza di contraddizioni continue che hanno addirittura fatto un po’ ombra alle figuracce del PDL. Adesso mendicano alleanze e sono succubi un po’ di Vendola, un po’ di Di Pietro, e non sanno se il premio di maggioranza sarebbe un pericolo o una benedizione.
    Tutto questo perche’ ? Perche’ hanno una tale fame di potere che non possono permettersi di ASPETTARE e tranquillamente mostrare le loro proposte e il loro valore.
    In fondo sono la stessa fame e la stessa fretta che hanno rovinato Gianfranco Fini (salvo l’aggravante che lui era sul carro dei vincitori e aveva addirittura la strada spianata).

I commenti sono chiusi.