“REPUBBLICA” LEGITTIMA IL “METODO BOFFO”

Un articolo di “Repubblica”, riportato dalla Rassegna Stampa del Governo,(1) è interessante non tanto per ciò che racconta “coscientemente” quanto per ciò che dimostra involontariamente. Ce l’ha insegnato Sigmund Freud: ciò che si rivela con un lapsus o con uno scherzo è più sincero di ciò che si afferma volutamente. Nessuno mente quando non sa di rivelare qualcosa.

Berlusconi, leggiamo, dice di essere stato aggredito in ogni modo. “Mi hanno colpito giudiziariamente, fisicamente, patrimonialmente. Ho dovuto consegnare i miei soldi alla tessera numero 1 del Pd, si lamenta il premier in riferimento al risarcimento al gruppo di De Benedetti per il lodo Mondadori. In conclusione, ‘mi hanno accusato di tutto tranne che di essere gay’, come se – conclude l’articolista – essere gay per Berlusconi fosse un reato”.

Sono interessanti le ultime nove parole: “come se essere gay per Berlusconi fosse un reato”. Giustissimo, non è reato; e neppure cosa disonorevole. Nessun biasimo, dunque, e nessuna discriminazione. Per noi. Ma per Repubblica? La sinistra infatti l’ha pensata molto diversamente quando si è trattato del direttore di Avvenire Dino Boffo. 

Non è passato un secolo da quando Vittorio Feltri, sul “Giornale”, ha denunciato il moralismo di Boffo il quale, a suo dire, aveva anche lui qualcosa di cui non andare fiero, soprattutto in quanto cattolico: era gay ed era stato condannato per molestie a una signora. Apriti Cielo. Dopo che in molti hanno fatto di tutto per negare ogni cosa, alla fine si è appurato, documenti alla mano, che la condanna per molestie si era effettivamente avuta ma che Boffo non è gay. O comunque non è dimostrato.

Sottolineiamo: Feltri ha denunciato Boffo in quanto condannato per molestie e in quanto omosessuale. La prima accusa è stata dimostrata, la seconda, a sentire “Repubblica”, non può essere un’accusa. Essere omosessuali non è reato e non costituisce neppure un disonore. E allora come mai Feltri è stato crocifisso? Come mai è stato sospeso dall’esercizio della professione per due mesi? Come mai il mondo politico ha registrato la nascita di un nuovo concetto, “il metodo Boffo”, paradigma della “macchina del fango”?

Ecco la mentalità del settimanale di proprietà di De Benedetti. E di gran parte della sinistra. L’eventuale “accusa” a Berlusconi di essere omosessuale sarebbe risibile, e lagnarsene, eventualmente, cosa addirittura contraria alla political correctness. Se invece la si rivolge a Boffo, l’autore è l’ultimo dei gaglioffi e deve intervenire anche il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti.

La presente noticina solo per indurre al sorriso. Anche senza essere specializzati in oculistica sapevamo già tutti che a sinistra sono strabici.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it

21 ottobre 2011

(1)http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=70258748

“REPUBBLICA” LEGITTIMA IL “METODO BOFFO”ultima modifica: 2011-10-21T14:12:41+02:00da gianni.pardo
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