INCORNARE LA MULETA (terrorismo)

Il toro è un animale tanto possente, che a vederne uno da vicino ci si può anche spaventare. Basti dire che può pesare tra i mille e i millequattrocento chili. Gli spagnoli selezionano inoltre per le corride i tori più aggressivi, e nell’arena l’animale viene anche ripetutamente e crudelmente ferito, prima che entri in scena il matador, perché sia ancor più furente. Come mai l’uomo alla fine normalmente prevale? Perché il toro non ha un’intelligenza pari alla sua forza. Al punto che la corrida è stata anche vista, nel corso dei secoli, come lo spettacolo della superiorità dell’intelligenza, e della razza umana, sulla furia bestiale degli esseri inferiori.
Non si vuole disprezzare il toro. Si vuole soltanto dire che l’uomo riesce a prevalere soltanto perché l’animale sbaglia bersaglio. Forse anche a causa della sua cattiva vista, si accanisce sulla muleta mentre il vero bersaglio è l’uomo. Se, invece di incornare un pezzo di stoffa corresse dritto su di lui, le corride non esisterebbero.
A tutto questo si pensa quando avvengono degli attentati di matrice islamica come ne abbiamo visto a New York, a Madrid, a Parigi, a Londra, a Mumbay, in Africa, e oggi a Bruxelles. Come mai gli attentatori sembrano invincibili? E la risposta è semplice: “Sembrano”. Sembrano invincibili perché non si è disposti a combattere contro di loro con le armi e i metodi adeguati. Quando si dice che “non rinunceremo ai nostri principi morali”, “non ci indurranno a rinunziare al nostro livello di civiltà”, “non ci lasceremo trascinare nel gorgo della barbarie” ed altre reboanti espressioni, è come se incornassimo la muleta. Inutile dire, come ha fatto oggi la nostra massima autorità, che quello avvenuto a Bruxelles è un “attacco alla democrazia”. Magari fosse vero. La democrazia è un’astrazione, mentre qui sono morte persone reali. Ed è in loro nome, preferendole alla stessa democrazia, che bisognerebbe incornare il matador. Diversamente tutta la nostra forza non servirà a niente, anzi, servirà a renderci ridicoli, e a confermare, all’inverso di ciò che avviene nella corrida, che il peggiore vince sul migliore.
Inutile stare ad elencare i provvedimenti con cui l’Europa potrebbe difendersi. Basterà dire che il principio fondamentale, e la risposta da dare a tutti quelli che dovessero criticarci, sono fondati su quell’osservazione che è stata presentata come una battuta ed è invece la base stessa di una politica risoluta: “Non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani”. Se ci si lascia paralizzare dalla prima metà della frase, si sarà vittime della seconda metà.
Invece abbiamo tendenza da un lato a lamentarci moltissimo, dall’altro a criticare chi reagisce nella maniera opportuna. Dopo l’11 settembre del 2001 George W.Bush proclamò quel Patriot Act che è stato visto come il fumo negli occhi da tutti i “democratici”, senza badare al fatto che l’America non ha più avuto attentati, se non individuali, cioè di quelli assolutamente imparabili, ma contemporaneamente non gravissimi. Viceversa Bruxelles ha consentito (come del resto Parigi) che si creassero quartieri interi dove la natura belga del Paese era sospesa, dove i controlli erano insufficienti, e da dove le espulsioni erano rese difficili dalle guarentigie di una nazione civile.
Molti si sono chiesti in questi anni come mai in passato non c’è stata una piaga del terrorismo simile a quella attuale. La risposta è naturalmente nella diversa natura delle comunicazioni, della facilità dei viaggi, della potenza degli esplosivi e delle armi, e di molte altre cose ancora, ma la prima, fondamentale differenza, è l’atteggiamento mentale contemporaneo. Chi, combattendo un nemico feroce, e che colpisce indiscriminatamente, non è disposto ad essere ancora più feroce, e a colpire ancor più indiscriminatamente, si prepara a soccombere.
Lo Stato Islamico, nientemeno, “rivendica” le stragi. Se l’avesse fatto al tempo dei romani, mi chiedo quanti, di quei jihadisti, avrebbero potuto poi raccontare la cosa ai loro figli e nipoti.
Gianni Pardo, pardonuovo.myblog.it
22 marzo 2016

INCORNARE LA MULETA (terrorismo)ultima modifica: 2016-03-22T14:31:57+01:00da gianni.pardo
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