SONO STATO STUPRATO/A

Chiedo scusa se denuncio il fatto con molto ritardo, ma prima mi sono vergognato. È soltanto in questo clima di maggiore libertà che mi sento in grado di chiedere giustizia. Sono un anziano signore dai capelli bianchi ma ora mi sono ricordato che, a quattordici anni, ero una graziosa adolescente e una sera, non ricordo in che anno, sono andata ad una festa da ballo in famiglia. A conclusione della serata uno dei ragazzi si è offerto di riaccompagnarmi a casa e ingenuamente ho detto di sì. Il giovane, un ragazzone biondo – o forse bruno, non sono sicura – mi ha portata invece in una strada buia dove, approfittando della luce insufficiente, o del fatto che i vetri erano appannati perché era inverno, o forse primavera, ha cominciato a palpeggiarmi. Io sapevo che era più forte di me e dunque, temendo il peggio, non mi sono difesa. Anzi, l’ho incoraggiato e così mi ha violentata. Non ricordo esattamente che cosa ha fatto, ma sono rimasta molto scossa, mi sono vergognata e arrivata a casa non ne ho parlato con nessuno.
Non ho più rivisto quel giovane, e non saprei descriverlo, ma mi è sembrato di riconoscerlo fra i deputati di Forza Italia. Potreste, nel dubbio, arrestarli tutti e offrirmi intanto un risarcimento di due milioni di euro?
In seguito ho anche cambiato sesso e dopo che tutti hanno denunciato il loro stupro, denuncio anch’io il mio, anche perché diversamente mi sentirei un diverso, qualcuno che mai nessuno ha giudicato desiderabile.
Nel caso non si riuscisse ad individuare il colpevole (basterebbe tenere tutti quei deputati in galera finché uno di loro confessi), chiedo di essere indennizato a spese dello Stato.
Accludo il mio Iban: IT523254000000546658479.
Gianni Pardo, giannipardo1@gmail.com
4 ottobre 2018

SONO STATO STUPRATO/Aultima modifica: 2018-10-04T09:32:53+02:00da gianni.pardo
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5 pensieri su “SONO STATO STUPRATO/A

  1. Veramente non se ne può più di queste denunce fuori tempo massimo. Dopo 20-30-40 anni tirano fuori storie ridicole (mi ha toccato il …, mi ha palpeggiata, mi ha violentata). Se è poi vero, le prove non ci sono. Nella nostra civiltà giuridica è prevista la prescrizione di un reato, anche gravissimo. Ai tempi di Beccaria cadeva in prescrizione anche l’omicidio. Il cristianesimo poi ci ha inculcato il principio del perdono. Ma ormai vige il concetto: Dio perdona, io no! (è il titolo di uno spaghetti-western). Io ho persino un po’ di comprensione per i poveri preti che hanno fatto sesso con i ragazzini – non c’è stato sempre abuso e violenza, i ragazzini sapevano cosa facevano. Spero di non ricevere una denuncia per questo ovviamente perverso pensiero.
    La vita sembra ormai ridotta a sesso e shopping. Tutti e tutte scopano dalla mattina alla sera, smettono un attimo per fare shopping e poi tornare a letto. E si fanno tante storie per antichissimi palpeggiamenti che avrebbero “traumatizzato” le vittime. Mah!
    Viva la prescrizione e il perdono.

  2. Suvvia, dilla tutta la verità: il violentatore era un giovane Silvio Berlusconi. Risarcimento assicurato di venti milioni di euro da ogni tribunale italiano; ma se il fatto accadde in Milano, come mi par di ricordare, da quel tribunale potrai ottenere anche molto di più.
    Lo so che per te il denaro è lo sterco del diavolo e lo disprezzi, ma è il mezzo per portare la tua mente a guarire lontano, lontano, in un’oasi di calore e di bellezza…ai Caraibi.
    La tua amica, testimone (anche in tribunale) delle tue infinite virtù.

  3. Non posso sottoscrivere questa affermazioni. Posso dire soltanto che, secondo i miei ricordi, il ragazzo aveva un nome che cominciava per S, un cognome che cominciava per B e si occupava – di questo non sono sicuro – di costruire palazzine o di fondare televisioni. Se soltanto sapessi come si chiamava….

  4. Prof.”pazzianno-pazzianno”, oggi prima di corteggiare una donna si deve scrivere ad un magistrato, specificando se è sposata,fidanzata o accompagnata, nel caso in cui fosse signorina specificare ancora se lo è di fatto o all’anagrafe. Troppa fatica. Saluti Ciro

  5. Articolo intelligentemente ironico e opportunamente politically uncorrect: denunce presentate a decenni di distanza dal (presunto) fatto appaiono dubbie e cmq. richiedono prove, la presunzione di innocenza deve valere (ovv.te fino a eventuali prove contrarie) anche per l’odiato ‘maschio bianco occidentale’ (cui oggi generalmente viene addossata la colpa/responsabilità di ogni male), insomma l’odierno femminismo “talebano” ha davvero NULLA da invidiare al più rozzo maschilismo d’antan…

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