PARAPROSDOKIAN

Un paraprosdokian è una figura retorica – per noi illetterati: un trucco linguistico – in cui una frase finisce in modo imprevisto rispetto a come era cominciata. Secondo Wikipedia in italiano, per esempio. “ Tutto a posto e niente in ordine”. Ma su Wikipedia in inglese ne ho trovato una lista ben più saporita. Ve ne traduco alcuni, ad un doppio scopo. Farvi sorridere, come ho sorriso io, e tentare in qualche caso di smontare (in nota) il meccanismo dell’umorismo, soprattutto mettendo in relazione l’umorismo e la verità. Consiglio prima una lettura delle frasi e soltanto in seguito, se lo si desidera, leggere le note. Diversamente rovinereste l’effetto divertente delle battute.

Ho avuto una serata assolutamente meravigliosa. Ma non è stata questa (Groucho Marx) (1).
Lui mi ha insegnato come si tiene una casa e infatti, quando divorzio, mi tengo la casa (Zsa Zsa Gabor) (2).
Non ho dormito per dieci giorni, perché sarebbe un tempo troppo lungo(2).
Quando ero un bambino i miei genitori si sono spesso trasferiti, ma io li ho sempre ritrovati (3).
Mio marito non sopporta la sporcizia e il disordine in tutta la casa. Non sopporta la concorrenza (4).
La morte è provocata dal fatto di avere inghiottito piccole quantità di saliva per un lunghissimo periodo di tempo (5).
Ci sono tre generi di persone, al mondo: quelli che sanno contare e quelli che non sanno contare (6).
Riesco ad immaginare un mondo senza guerre e senza odio. E riesco ad immaginare il mio Paese, gli Stati Uniti, che attaccano il mondo perché non se lo aspetta (7).
Sono un uomo estremamente tollerante, salvo se devo sopportare il malumore altrui (4).
Su una banca c’era questo cartello: “Operazioni per 24 ore”. Ma io non ho tutto questo tempo (2).
La metà dei matrimoni finiscono con un divorzio. E poi ci sono quelli che sono perfettamente infelici (8).
Quando ti ho vista entrare nel ristorante mi sei sembrata bellissima. Poi hai parlato (9)
Non sono superstizioso, ma soltanto stizioso (2).
Spero che un giorno voi avrete l’indescrivibile gioia di avere dei bambini e di pagare qualcuno perché li allevi (3).
Le sue labbra dissero “no”, ma i suoi occhi dicevano “leggi le mie labbra”(10)..
Lei pensa che io sia ipercritico. Ecco un altro dei suoi difetti (4).
Smettere di fumare è la cosa più semplice di questo mondo. Lo so perché l’ho fatto migliaia di volte (11) Mark Twain.
Come disse lo scienziato: “Ho il cuore di un bambino. Sotto spirito, in un boccale” (2).
Il texano si rivelò di buon carattere, generoso e gradevole. Nel tempo di tre giorni nessuno riuscì più a sopportarlo (12).
NOTE
(1) Qui il collegamento fra humour e verità è evidente. Groucho illustra il contrasto fra ciò che la cortesia ci obbliga a dire ai padroni di casa, e quello che abbiamo realmente vissuto, o sentito di vivere. L’umorismo qui ci dice: le convenzioni sociali ci obbligano a mentire, ma provate ad immaginare come andrebbero le cose, se tutti dicessimo realmente quello che pensiamo. Continuiamo ad essere beneducati, ma non dimentichiamo che, come noi addolciamo la pillola al prossimo, chissà quante volte il prossimo ha addolcito la pillola a noi. La totale verità sarebbe crudele con tutti.
(2) Semplice gioco di parole, uno dei meccanismi più semplici.
(3) Amara verità sull’insopportabile comportamento di molti bambini.
(4) In questo campo ha cominciato il vangelo con la pagliuzza e il trave.
(5) Questo non so se sia un prosdokian. Vuole soltanto ironizzare sull’incapacità di distinguere una sequenza temporale da una sequenza causale.
(6) Qui l’effetto comico è raggiunto con semplice artificio scenico o linguistico, cioè mediante il contrasto fra le parole e i fatti. Ricordo un amico inglese che rideva di questa battuta: “I’ll never forget… what was his name?”, non dimenticherò mai Coso, come si chiamava?
(7) Denuncia della stupidità del buonismo e delle sue conseguenze se fosse applicato sul serio.
(8) Incrocio fra molti meccanismi: pessimismo, rinnegamento della retorica corrente, secondo cui se una coppia rimane a lungo unita per ciò stesso è stato “un matrimonio felice”; e poi il meccanismo della sorpresa e del sollievo, ammettendo la verità e smentendo il buonismo corrente. Quello che ci fa credere che “il nostro matrimonio” non è felice, mentre gli altri, “la nostra” famiglia è un covo di vipere, mentre le altre….
(9) Semplice buon senso. Un vino si giudica dal sapore, non dall’etichetta. Ma anche un severo monito alle donne (e agli uomini) che credono che l’aspetto sia comunque la carta vincente.
(10) Perfetto esempio di prosdokian: la frase comincia suggerendo qualcosa e conclude affermando l’opposto. Penso sia stato Groucho Marx (il “Marx serio”, ha detto qualcuno) che in un film dice al suo interlocutore: “Non dimentico mai una faccia. Ma nel suo caso farò un’eccezione”
(11) Battuta immortale. Ma afferma soltanto un principio di buon senso e saggezza. Come dire che è più facile essere eroi un giorno, che essere pazienti per tutta la vita.
(12) Questa battuta è tecnicamente sbagliata, e inefficace, non conoscendo il contesto. Potrebbe infatti significare: 1 che non era affatto di buon carattere, generoso e gradevole. 2 Che i texani si vantano di qualità che non hanno; 3 Che le persone non sopportano chi, col proprio esempio, rivela i loro difetti. E se su una battuta bisogna ragionare, è già passata la voglia di sorridere. Forse funzionava nel suo contesto, ma senza il contesto non vale nulla.

PARAPROSDOKIANultima modifica: 2021-03-23T10:02:22+01:00da gianni.pardo
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Un pensiero su “PARAPROSDOKIAN

  1. L’ultima e’ una battuta di Joseph Heller: “The Texan turned out to be good-natured, generous and likable. In three days no one could stand him.”

    Gioca sul fatto che le persone perfette, di buona natura, piacevoli e generose alla lunga diventano insopportabili.

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