QUESTIONI LINGUISTICHE

Forum “Scioglilingua del Corriere della Sera” (15.5.2010).

Dovendo scrivere su molte cose, sarò sintetico. Corretta la frase: “Un’esistenza la più possibile serena”? Lei dice sì, io direi che bisogna scrivere “il più possibile”. Il concetto è “un’esistenza serena”, cui si aggiunge “il più [che sia] possibile”. Segnalo poi che l’ortografia esatta è “obbrobrio” e non “obrobrio”, non perché lei non lo sappia ma perché altri potrebbe non saperlo. Il contrario di “preferito”? Lei dice “posposto”, ma posposto significa messo dopo. E su cento potrebbe anche essere il secondo (posposto al primo, il preferito). Io direi “peggiore”. “Il sistema preferito, per farlo, è questo”, “il sistema peggiore, per farlo, è questo”. Ad Alessandria o “in” Alessandria, come si sente dire tante volte nel film Ipazia? Per lei vanno bene tutti e due, per me – sarò antiquato – assolutamente meglio “ad”. In è un inglesismo, “in London”, mentre noi per le città usiamo “a”, “a Milano”, “a Roma”, e diciamo “in” per “in Sicilia”, “in Francia”. Da notare che gli inglesi dicono “in” per le grandi città ma “at” per le piccole e per i paesi. Lei afferma poi che “violastro” è leggermente spregiativo rispetto a violaceo. Il punto è che violastro non è riportato nel dizionario e, forse, non esiste. Per queste due frasi: “1)Penso che lui avesse ragione; 2)Penso che lui abbia avuto ragione” lei dice che “Nel primo caso c’è un rapporto di contemporaneità, nel secondo di anteriorità”. A mio parere, nel primo caso ci si riferisce ad un evento passato e concluso, nel secondo ad un evento che ha conseguenze ancora nel presente. La stessa differenza che c’è fra passato remoto e passato prossimo.

QUESTIONI LINGUISTICHEultima modifica: 2010-05-14T11:36:28+02:00da gianni.pardo
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