LA VERSIONE AUTENTICA DI RUBY SUL BUNGA BUNGA

Su ogni vicenda, è meglio ricorrere alle fonti. Nel caso che interessa tanto i giornali e gli antiberlusconiani, la prima fonte da consultare, per quanto inaffidabile, è la stessa Ruby. E dal momento che la ragazza ha concesso la sua prima intervista al settimanale “Oggi” (http://www.affaritaliani.it/politica/ruby_serata_berlusconi021110.html), ad essa ci abbeveriamo.
La giovane dice: “La mia sola colpa è stata quella di aver mentito sull’età”. E non è una grande colpa, se non ci sono né violenza carnale né corruzione di minori. Tuttavia il particolare assolve Silvio Berlusconi dall’accusa di frequentare minorenni.
“La colpa di Silvio, invece, è quella di fare entrare in casa sua gente che non conosce. Lui è un’istituzione, dovrebbe comportarsi di conseguenza. Casini come Noemi e la D’Addario se li è cercati. Non può pretendere discrezione da gente sconosciuta”. Qui ha ragione per la prima parte e torto per la seconda. Berlusconi non dovrebbe avvicinare o lasciarsi avvicinare da nessuno, visto che tutto viene preso e riferito in mala parte. Ma quell’uomo non dimostra un minimo di prudenza.
Ruby ha invece torto quando parla di Noemi e della D’Addario. Noemi è una figlia d’amici, alla cui festa di compleanno Berlusconi è andato, in presenza dei genitori e di decine di altre persone. Niente da segnalare. La D’Addario è una prostituta che non gli è stata presentata come tale e che l’ha ingannato mostrandosi facile e disponibile. Chi ha visto la foto della donna, ed ha ancora tutta la fisiologia in ordine, capirà che è un’occasione piuttosto allettante. Allettante anche nel senso che “mette a letto”.
“Sono stata a casa di Berlusconi ad Arcore il 14 febbraio scorso e non tre volte. Non abbiamo mai fatto sesso”. E allora perché i giornali parlano di scandalo sessuale?
“Sono stata portata a casa sua dalla mia amica Priscilla, brasiliana, agente immobiliare. Sapeva che ero in difficoltà e ha pensato che Silvio potesse aiutarmi. Sono senza documenti, non potevo stare a casa sua. Ci tengo a dire che né Priscilla, né Silvio né Lele Mora sapevano che ero minorenne. Ho detto a tutti che avevo 24 anni”. Per il momento notiamo che viene ancora una volta smentito che Berlusconi, in questa occasione, abbia inteso sia pure “contemplare” minorenni. Gli altri particolari della serata li lasciamo ai lettori di “Oggi”
Interessante è che la ragazza ad un certo momento dichiari: “Ci siamo spostati in un salotto dove lui ci ha raccontato la barzelletta del Bunga Bunga, bevendo Sanbitter. Glieli portavo io. Poi volli andare via, ero a disagio perché tutte erano in confidenza con lui e io no. Prima però lui mi ha portata al piano di sopra nel suo ufficio. Sapeva dei miei problemi e voleva aiutarmi”. Due note: questo Bunga Bunga sarebbe dunque una barzelletta, niente di più? E perché non la raccontano, se è divertente? Poi, comunque, il Cavaliere ha portato la ragazza nel suo ufficio e… ci stiamo leccando i baffi, non è vero? Arriva il bello. Sì, voleva aiutarla! Tiè.
Solo che, secondo quanto riferito al giornale dalla ragazza, “Berlusconi quel 14 febbraio le avrebbe dato una busta con 7 mila euro dicendole di non volere nulla in cambio e aggiungendo: “Non sono un uomo cattivo, non stare sulle tue”. Tutto lì? Restituitemi i soldi del biglietto.
Per le vicende avvenute in questura, niente di serio da segnalare.
Interessante è invece che la ragazza dica: “Dopo il 27 maggio sono stata interrogata 23 volte dai pubblici ministeri Pietro Forno e Antonio Sangermano, che mi hanno chiesto solo di Silvio. A loro ho raccontato solo del 14 febbraio, non so le altre due serate da dove sono uscite. Io non gliene ho mai parlato. Per farmi bella, spesso raccontavo storie alle mie amiche, ma non ai magistrati. Ad alcune amiche parlai di showgirl e ministre alle cene di Silvio”.
Dunque la ragazza è stata interrogata 23 volte, ventitré volte, twenty three times, vingt-trois fois, drei und zwanzig Male, abbiamo capito bene?
E qui scoppia la nostra ammirazione per i magistrati. Pensare che potrebbero oziare, visto che non sono commessi reati di loro competenza, e pur di rendersi degni dello stipendio che guadagnano interrogano ventitré twenty three ecc. volte una ragazza perché è andata a cena col Primo Ministro.
Ma ci rimane una perplessità giuridica. Se lei avesse ucciso l’avrebbero interrogata duecentotrenta volte o l’avrebbero lasciata andare senza interrogarla? Il dubbio nasce dal fatto che non si comprende il criterio usato.
Ma forse tutto si riconduce alla nostra ignoranza di diritto processuale penale.
Gianni Pardo
giannipardo@libero.it
2 novembre 2010
Le contestazioni argomentate sono gradite e riceveranno risposta.

LA VERSIONE AUTENTICA DI RUBY SUL BUNGA BUNGAultima modifica: 2010-11-02T18:33:40+01:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo

18 pensieri su “LA VERSIONE AUTENTICA DI RUBY SUL BUNGA BUNGA

  1. Caro Pardo, tra i dettagli della cronaca si rischia di perdersi, e se ci affidassimo al solo codice penale non avremmo alcuna speranza di migliorarci.
    Io vedo in queste vicende solo il declino di un uomo. Cito Vendola:
    “Caro Presdente Berlusconi …. dovresti persino sentire l’onere, l’assillo, di essere un esempio per il nostro popolo, una guida politica e morale…”

    Ma così non è

  2. É strano, “tra i dettagli della cronaca si rischia di perdersi”…
    ma guarda un po’! tali dettagli, diventano basi granitiche per lanciare accuse di una moralità infranta. Mah!

  3. Tipico dell’ipocrisia comunista ergersi a guida morale del “popolo” per poi fregarlo in silenzio. Il popolo. Anche Stalin si pregiava di esserlo, per non parlare di Togliatti, “il migliore”, e di tutti gli altri. Non c’è comunista nella storia recente che non si sia sentito in diritto di “essere d’esempio”. Con i risultati che tutti conosciamo. Dio ci scampi da personaggi come Vendola.

  4. Se Vendola sente di dover essere un esempio perchè in ruolo di potere, perchè non inizia a dare del LEI al Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana democraticamente eletto dalla maggioranza relativa del Popolo Italiano?
    Forse perchè vuole essere un esempio solo per alcuni? Nella fattispecie quelli che non accettano Berlusconi come primo ministro e quindi si sentono in dovere di negargli perfino la forma di rispetto basilare in un colloquio tra persone civili?

    Alla fine, Vendola come Berlusconi. Ognuno fa da esempio a chi sa che lo seguirà.

  5. E il cardinal Martini, non potendo essere del tutto digiuno di storia, faceva solo demagogia.

    Da sempre i governanti hanno dato il cattivo esempio, in campo morale, e non per questo non sono stati grandi. Dice niente la vita sessuale di Luigi XIV, che non per questo non fu chiamato il Re Sole?

    Del resto, aggiungo, se la politica è un campo di attività totalmente distinto dalla morale, come ci ha insegnato (senza potere essere smentito) Machiavelli, come potrebbe un politico, arrivato dove è arrivato a forza di ambizione, compromessi e, non raramente, tradimenti, essere un esempio morale?

    Ma come si possono dire e scrivere, cose del genere, parlando seriamente?

    Un tempo i governanti hanno dato l’esempio di come si è senza scrupoli. Il sultano ottomano, appena eletto, sterminava tutti i suoi parenti, per essere sicuro che nessuno di loro tramasse per prenderne il posto. Informarsi, prima di parlare.

  6. Caro Pardo, era davvero Vendola.
    Mi sono permesso di “sparigliare” perché quel nome aveva polarizzato i commenti, come se un comunista omosessuale non potesse avere diritto ad una opinione.
    Quanto al suo commento, direi che conferma il mio: infatti nessuno si sognerebbe di indicare al proprio figlio il Re Sole o i governanti sanguinari come fulgidi esempi da seguire.

    Un altra citazione molto pertinente (l’autore per ora lo teniamo segreto!):
    “Mio figlio di 14 anni, forse per sentirsi più grande, da un pò si interessa di politica.
    In pochi mesi ha imparato dal maggior rappresentante del potere esecutivo in Italia che :
    1) bestemmiare è cosa buona e giusta, anzi in un certo contesto rende anche simpatici
    2) per un anziano di 75 anni, è normale farsela con ragazze che potrebbero essere sue NIPOTI, anzi per giustificarsi basta dire che si amano le donne. In sostanza, ha imparato che sarebbe normale fra un paio d’anni, PER SUO NONNO (ossia mio padre) farsela con la sua RAGAZZINA.
    3) che con i soldi si può comprare tutto, soprattutto le donne belle e fresche.
    4) che la donna può essere vista come un antidoto contro “il logorio della vita moderna” ; insomma più o meno come un carciofo (Cynar di Caroselliana memoria).
    ….”

  7. @anthony:
    premesso che non ho dato alcun peso alla citazione (sia essa di Vendola o Enrico Beruschi) ma al cappello che fino a prova contraria è da attribuire all’opera del nick sottostante… non mi sembra che alcuno abbia fatto riferimento – tranne lei ovviamente – all’omosessualità di Vendola.

    Sul copia incolla successivo, orfano di almeno altre tre perle di saggezza, stendo un velo pietoso. Tranne sul punto 3 che condivido in pieno; è talmente banale però che apprenderlo da Berlusconi significa davvero aver vissuto con gli occhi bendati.

  8. Anthony, sia serio.
    Riprendo i suoi punti. 1) Berlusconi non è un bestemmiatore, ha raccontato una barzelletta. Alzi la mano chi non l’ha fatto. 2) Berlusconi non “se la fa” con ragazzine, se so che significa “farsela”. Diversamente me lo dimostri. 3) Questo è vero. Ma a certi livelli non è necessario comprare. Ha mai sentito parlare della vita sessuale dei calciatori? 4) Questa è un’idea (sua?) come un’altra.
    Siamo amichevolmente franchi: diciamo che stavolta l’ha fatta un po’ fuori dal vaso?

  9. Vendola non è quello che voleva che i bambini potessero esprimere liberamente la loro sessualità (anche con adulti) ?
    E’ anche il responsabile principale del buco nella sanità in Puglia (erano suoi gli assessori regionali – ovviamente lui poteva non sapere).
    Per me non ha molti titoli per fare il moralista.
    Comunque a molti va bene così … sono i più invidiosi: vogliono la stessa voragine anche per le altre regioni!

    D’altro canto lui da lì deve spostarsi assolutamente: come potrebbe senza carattere e capacità rimediare ai guasti che lui e la sua giunta hanno provocato.
    Uguale uguale alla chiesa che sposta i preti sospetti pedofili o che danno scandalo (prima di metterli in clausura da qualche parte o spretarli)…
    Uguale uguale ai magistrati che quando sbagliano vengono promossi o entrano in politica.

    Sul Martini non apprezzo molto le sue posizioni di dialogo con islam e diverse posizioni e atteggiamenti della chiesa.
    L’islam non dialoga, non sa cosa è il dialogo, se non sei come loro sei contro di loro. punto.

    Di Ruby e di tutte le altre non mi interessa.
    In conclusione: stessa nenia e stessa aria degli ultimi anni.
    Sono contento : si vede che in Italia problemi non ce ne sono …. 😉 ;-P

    Saluti
    Paolo

  10. Che dire? Vi cedo Berlusconi e compagnia cantante, e spero per voi che Fede vi accompagni in auto a Villa Certosa… qualche briciola…
    Io, senza alcuna invidia, ma lieto che abbiate convintamente trovato il vostro campione, cerco altre ispirazioni.

  11. Non ha risposto alle mie semplice, brevi obiezioni.

    Poi, ringraziandola delle sue buone intenzioni, la prego di non lasciarmi a Berlusconi o a chicchessia. Ho l’età per prendermi cura di me stesso.

  12. Anthony si adegua all’andazzo dei poveri di spirito della sinistra per attaccare Berlusconi solo sulla base di pettegolezzi e falsità.
    Sono argomenti che non fanno certo onore nè a chi li diffonde né a chi li riporta come fossero verità assolute, ma capisco che oramai da quelle parti si devono aggrappare a qualunque sciocchezza, quindi lasciamoli divertire.
    In ogni caso bene ha fatto Bruti Liberati a chiarire che la magistratura si occupa solo di reati e non della vita privata delle persone o della loro moralità.
    E in questa ultima vicenda che pare attizzi tanto Anthony e tutti gli amanti del gossip per ora di reati non se ne vedono proprio (e possiamo stare certi che, come in tutte le precedenti occasioni, non se ne vedranno).

  13. L’errore di Anthony è pensare che se non si è contro Berlusconi si è necessariamente a favore.
    Anthony “lascia” non per qualcosa di certo ma per mettersi alla “ricerca di ispirazioni”. Questo è significativo… non si può vivere di solo odio.

  14. Mi spiace che se la sia presa sig. Anthony.
    Nella mia risposta c’è il mio pensiero (non il conformarsi alla massa), non ho inventato nulla e non adeguo ad altri le mie idee.

    Il suo cercare “altre ispirazioni” da l’impressione di fuga.
    Ai miei occhi ora appare come un provocatore inquadrato nelle banalità del gossip del momento…

    Comunque ora sappiamo che, grazie al luminoso pensiero vendoliano, il figlio 14enne dell’autore della sua citazione dovrebbe adeguarsi al punti della sua lista.

    non ha notato che non ho mai parlato del berlusca?

    Un saluto
    Paolo

  15. Ma scusate, di che cosa stiamo parliando??????
    Ma mi dite in quale altro paese CIVILE del mondo il maggiore rappresentante dello stesso si può permettere un comportamento di questo genere rimanendo al suo posto?????? Ma vi siete dimenticati di Clinton a cui è stata tagliata la testa (politicamente parlando) solo perchè aveva detto che non c’era stato nulla tra loro. In America già solo per il fatto di aver mentito il Presidente è dovuto andare a casa. L’Italia quando inizierà a mandare a casa persone che non hanno un comportamento idoneo alla carica che rivestono. Comunque Luigi XIV era appunto un Re, diciamo che in Italia non esistono + i Re da un bel pò.
    Io da italiana non voglio essere rappresentata da queste persone sia esse di destra o sinistra.

  16. Ops, una frase già sentita: “mi dite in quale altro paese CIVILE del mondo […]”
    Non oso replicare, tra gli scritti di questo blog si fa spesso menzione. 🙂

    Rommina, il punto è che “non si possono mandare a casa” per delle indiscrezioni, poiché tali indiscrezioni potrebbero essere solo frutto di uno sporco gioco. Al momento, in assenza di una responsabilità accertata, il Suo punto di vista è quello di una tifoseria: pregiudizievole.
    Se “la legge è uguale per tutti” – e di questa frase spesso certa parte politica si fa vanto – è pur vero che si è “innocenti fino a prova contraria”.
    Ah ma certo, lei ne sa più degli inquirenti.

    Si è mai chiesta se sta odiando lui o l’immagine che l’opposizione ha costruito sulla sua persona?

  17. Buon giorno Romina,
    La domanda che pone potrebbe essere retorica (e in tal caso qualsiasi risposta è inutile perchè non cambierebbe le sue idee), io però posso parlare solo di ciò che conosco.
    A parte il Belgio di cui parlerò se ci sarà occasione, dell’Italia posso dirle diverse cose:

    E’ un paese dove un ex-terrorista e una ex-pornostar (D’elia e Cicciolina) hanno potuto entrare in parlamento, ma un Mangano non può fare lo stalliere.

    E’ un paese dove una parte politica ha reti televisive (santoro/fazio/annunziata), giornali (unità, manifesto…), sindacati (cgil, fiom, cobas), reti di negozi/servizi (Coop), assicurazioni (Unipol) … tra urla e strepiti condanna in pubblico i conflitti di interessi dell’avversario, mentre in privato e in silenzio nessuno sa che fanno o cosa decidono (non hanno azionisti a cui dover rispondere).

    E’ un paese dove un magistrato, anche se scoperto intascare somme e beni, diventa politico.
    E’ stato fotografato a tavola con un mafioso bulgaro.
    Sta comprando per se mezza italia con i soldi destinati al suo partito, da avvocato ha tradito un suo amico, con suo figlio era legato a un certo Mautone.
    Praticamente è intoccabile solo perchè spara al berlusca e basta questo perchè tutti i suoi lati oscuri spariscano.

    Tanta gente è stata accusata da pentiti di mafia senza reali prove a carico: sicuramente è una casualità abbiano, spesso, gli stessi avvocati …

    Io sono molto preoccupato, ma non mi pongo più la sua domanda, perchè la gente intorno a me sembra più interessata da notizie/gossip che dalla realtà…
    E’ da qualche giorno che sto valutando di spostarmi in altra nazione…

    Cordiali saluti
    Paolo

I commenti sono chiusi.