PERCHÉ BERLUSCONI NON QUERELA REPUBBLICA?

L’articolo di Francesco Merlo dal titolo “La sottocultura del Cavaliere omofobo”, oggi su Repubblica (1), merita di essere letto. Quanto meno, per porre un problema riguardo al comportamento di Silvio Berlusconi.
Lasciamo stare i giudizi politici e perfino gli insulti (se qualcuno ci dà del cretino che cosa gli opponiamo, i risultati del nostro test IQ?) per occuparci dei fatti.
Merlo scrive che Berlusconi “ha abusato del suo potere per commettere reati comuni”. Ma dal momento che Berlusconi è ancora incensurato, questa come minimo è una diffamazione con l’attribuzione di un fatto determinato. Perché Berlusconi non lo querela?
“Compra e ricatta minorenni”. Dal momento che questo non risulta dimostrato da nessun elemento di fatto, perché Berlusconi non lo querela? E poi Berlusconi, al pari dei grandi calciatori, non avrebbe bisogno di “comprare”.
“Berlusconi è dentro ogni genere di scandalo economico, giudiziario, politico, morale e ideale… ”. Perché il Cavaliere non lo querela?
“Nessun antico maschio da bordello aveva bisogno di ripetere, sino allo sfinimento, che gli piacciono le donne e non i gay”. Primo, nessuna “ripetizione sino allo sfinimento”, Berlusconi ha detto, solo una volta, che gli piace guardare le belle ragazze. Secondo, non ha detto che non gli piacciono i gay. Ha detto che lui preferisce le ragazze. Infine e soprattutto, per Merlo Berlusconi è “un antico maschio da bordello”: perché il Cavaliere non lo querela?
“Battute come quella sui gay infatti non si sentono più neppure nelle più sordide barberie di Canicattì, nei luoghi di ritrovo animalescamente maschili e forse neppure nelle galere, nelle navi e nelle caserme, dove la sessualità è concentrazionaria”. Ricordiamo che Berlusconi ha solo detto: “E’ meglio essere appassionato di belle ragazze che gay”. Dov’è l’attacco ai gay? Se questa battuta merita tutte le reprimende di Merlo, è segno che quella giusta era: “È meglio essere appassionati di omosessuali che essere eterosessuali”. Se queste sono le preferenze di Merlo, perché non lascia pari opportunità a chi la “pensa” diversamente? E soprattutto: perché il Cavaliere non lo querela?
“…le sconcezze virili e le sciocchezze contro i gay non sono rigurgiti che gli tornano in gola, ma è la bava che gli ha lasciato l’antico vizio del caprone e del toro da monta la cui identità, un giorno fondata sul priapismo, è oggi solo un patetico surrogato”. “Vizio del caprone”, “toro da monta”, “priapismo”: e perché il Cavaliere non lo querela?
Merlo ricorda che Internet è intasato da questo genere di dichiarazioni: “Meglio gay che Berlusconi”. Dimenticando che la facile risposta è: “Avevano già cominciato a sospettare dei vostri gusti”.
“C’è chi va in Afghanistan a sparare per difendere le foie di Berlusconi. E c’è chi deve accettare la perdita del posto di lavoro per consentirgli di violare le minorenni”. Qui – a parte l’assurdità delirante delle affermazioni – si ha la diffamazione a mezzo stampa con l’attribuzione di un fatto determinato, costituente reato. A parte la solita domanda (“quali minorenni?”): perché il Cavaliere non lo querela?
Viceversa pare che Mara Carfagna quereli “il Messaggero” per avere parlato di festini cui lei avrebbe partecipato (2). Perché il Cavaliere non fa altrettanto, essendo oggetto di attacchi molto più diretti e gravi? Non gli sarebbe nemmeno difficile, vincere i processi.
Le minorenni, per esempio. Lasciamo stare le dichiarazioni di sua moglie, sono affari di famiglia. Ma in un forum alcuni bloggisti schiumanti di rabbia antiberlusconiana sono stati sfidati a citare i nomi delle minorenni con cui Berlusconi si sarebbe accoppiato e nessuno ha risposto. Lui perché non fa la stessa domanda a giornalisti rinomati come Merlo?
Dicono sia ricco, ma con i risarcimenti forse potrebbe anche raddoppiare la propria ricchezza. Anche se dopo un po’ di tempo diverrebbe nozione comune che non si può attaccare il cittadino Silvio Berlusconi più di quanto si possa attaccare chiunque altro.
Si ricordi che Di Pietro ha affermato di avere comprato, con i risarcimenti ricevuti attraverso i suoi processi per diffamazione, parecchi appartamenti. Possibile che Berlusconi non abbia un praticante penalista che gli scriva le querele?
Ammesso che egli sostenga, molto democraticamente, che non chiede mai giustizia in omaggio alla libertà di stampa, starebbe ancora sbagliando. Se l’Italia è scaduta al livello di un cortile in cui sono lecite tutte le accuse e le diffamazioni più brucianti, è perché nessuno è punito. Le condanne da lui ottenute renderebbero l’aria più respirabile.
Il dubbio finale, paradossale, è che Berlusconi non quereli nessuno perché le calunnie rovesciate su di lui, secondo le rilevazioni del suo istituto demoscopico di fiducia, fanno aumentare le intenzioni di voto a suo favore. Questo dimostrerebbe tuttavia, se fosse vero, che ha uno “stomaco” capace di digerire qualunque cosa. Ma molti non siamo come lui. Preferiremmo a qualche voto in più veder piangere, mentre apre il portafogli o va in galera, chi si compiace tanto di rovesciare sul prossimo tonnellate di volgarità, ingiurie e calunnie.
Siamo proprio tanto, tanto cattivi.
Gianni Pardo
giannipardo@libero.it
3 novembre 2010
(1)http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefnazionale/PDF/2010/2010-11-03/2010110317057612.pdf
(2)http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=V2V4C

PERCHÉ BERLUSCONI NON QUERELA REPUBBLICA?ultima modifica: 2010-11-04T09:00:00+01:00da gianni.pardo
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3 pensieri su “PERCHÉ BERLUSCONI NON QUERELA REPUBBLICA?

  1. Meno male. Credevo di essermi rincoglionito. Io non ci vedevo niente di male in quella frase, mentre tutte le grandi menti si sono indignate a dir poco.
    Ma io mi sono rifugiato qui da Pardo.
    Peraltro io sono anche d’accordo che è meglio essere appassionati di belle figliole che gay. Non mi sembra grave. E’ un’ opinione che può ben essere condivisa. Potrei dire che sono appassionato di banane piuttosto che di mele. E mi aspetterei che quelli del Trentino non mi massacrino.
    Ma tant’ è, oggi non si può esprimere un’opinione che non sia pro gay, se non vuoi passare per omofobo. Ma questo è un altro discorso.

  2. nella fattispacie, sarebbe meglio essere appassionati di “mele” che di “banane”. E sperare di non essere massacrati da qualche senegalese ben dotato…..
    O è troppo volgare, come battuta? mi è venuta così….

  3. sono battute normalissime, il fatto che ci preoccupiamo e’ molto grave, vuol dire che il livello di liberta’ si sta assottigliando… c’e’ in giro una ipocrisia assurda.

    Non solo, c’e’ una intolleranza pazzesca nei confronti del “pensiero unico” che ci stanno propinando Repubblica, il Corriere, La Stampa e via scrivendo e televisionando.

    E il fatto che esista anche Il Giornale o Minzolini, non vuol dire nulla. Loro non attaccano Bersani o chicchessia, semplicemente dedicano qualche riga nel tentativo, non direi di “difendere” Berlusconi, ma semplicemente di sbugiardare gli attacchi.

    Bha… in piemonte si dice “suma bin chapa’…!”

    MF

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