PERCHÉ BERLUSCONI “STRAPARLA”

In Italia l’azione penale è obbligatoria. Poiché però i giudici “non hanno il tempo” di perseguire tutti i reati, l’azione penale è facoltativa. Per i reati perseguiti si può dire che era “obbligatoria”, per i non perseguiti che “non c’è stato tempo”. Si cade sempre in piedi.
Sulla base della finta obbligatorietà dell’azione penale, i giudici politicizzati hanno “in buona fede” perseguito molto più il Psi e la Dc che il Pci, e molto più Silvio Berlusconi che chiunque altro. E si è anche reputato superfluo che ci fosse la notitia criminis.
Come se non bastasse, nel 1993 il Parlamento ha pressoché azzerato l’art.68 della Costituzione, eliminando di fatto la separazione dei poteri. Si è dovunque consentito a qualunque pm di trascinare in giudizio qualunque uomo politico. È stato il nuovo “Esprit des Lois”.
I magistrati da quel momento non hanno più avuto freni: se la separazione dei poteri non la voleva il legislativo, perché avrebbe dovuto volerla il giudiziario? E perché non avrebbero dovuto accusare gli avversari politici che potevano aver commesso dei reati?
L’esecutivo e il legislativo hanno cercato di difendersi ma si sono scontrati con il sostegno di molti magistrati che hanno fatto il possibile per non applicare le leggi sgradite alla sinistra (per esempio in materia di immigrazione); che hanno violentemente osteggiato qualunque riforma che limitasse il loro arbitrio, fino ad avere atteggiamenti irrispettosi durante la Cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario; e con la Corte Costituzionale che ha fatto di tutto – fino a rigettare il lodo Alfano 2 con motivazioni diverse da quelle usate per il Lodo Alfano 1 – per sostenere l’azione dei requirenti e togliere ogni scudo a Berlusconi.
Tuttavia, malgrado centinaia di accessi della Guardia di Finanza alla ricerca di reati (ora i reati si ricercano), malgrado decine di processi e centinaia o forse migliaia di udienze, l’uomo di Arcore è ancora un incensurato. Egli ha infatti beneficiato o di assoluzioni (e qui va reso merito ai giudicanti, più corretti dei requirenti) o di prescrizioni (e qui non va certo reso merito all’efficienza della magistratura).
È andata avanti così per quasi diciotto anni. Recentemente infine, con incontenibile gaudio, la Procura della Repubblica di Milano ha creduto di trovare un reato attuale, dunque non a rischio di prescrizione, e sufficientemente infamante, favoreggiamento della prostituzione minorile, per finalmente liberarsi di Silvio Berlusconi. Per trattenere la competenza e non passarla a Monza lo si è accoppiato con un fantomatico reato di concussione (che, a parere dei competenti non sta né in cielo né in terra, prova ne sia fra l’altro che né i funzionari né il Ministero dell’Interno si sono costituiti parte civile) e tutti hanno cominciato a fregarsi le mani.
Ma, avvertivano i greci, la hybris, l’eccesso, suscita lo sdegno e l’intervento degli dei: e l’incauto rischia di pagarla.
Silvio Berlusconi, che fino ad ora si era difeso soprattutto nei processi, o con qualche legge, ha perso la pazienza. Ha accettato la sfida portandola sul piano politico e su quello della separazione dei poteri. Il suo atteggiamento estremamente aggressivo nei confronti dei magistrati e la sua virulenta violenza verbale si spiegano da un lato con una rocciosa certezza della propria innocenza e dall’altro con l’idea che è venuto il momento di un confronto finale, magari chiamando il Parlamento e i cittadini a sciogliere il nodo.
Già l’approvazione del “processo breve” ha dimostrato che l’ordine di scuderia è una sorta di militarizzazione della maggioranza che ora non si deve lasciare intimidire da nessuno. Tutti, anche i ministri, devono essere pronti a restare in trincea per tutto il tempo che sarà necessario, mentre il Capo annuncia urbi et orbi che la lotta sarà dura e intende far piegare la testa all’avversario. Anche se, in questo caso, la vittoria di Berlusconi consisterebbe soltanto nel ritrovare il principio della separazione dei poteri di Montesquieu e il rispetto dovuto al potere politico, posto finalmente in grado di governare.
Berlusconi “straparla” ai limiti dell’eversione perché ha deciso di rispondere per le rime ad una simmetrica eversione. Si è sentito oggetto di un attacco intollerabile da parte di “certa magistratura”, e ora vuole imporre di nuovo la separazione dei poteri. La colpa sarà di alcuni (o molti) magistrati, ma chi pagherà lo scotto sarà l’intero ordine giudiziario e l’Italia stessa. I magistrati non solo potrebbero vedersi togliere il comodo alibi dell’obbligatorietà dell’azione penale (che sarebbe annualmente “indirizzata” dal governo) ma, orrore!, potrebbero essere obbligati a lavorare di più. L’Italia potrebbe essere costretta ad assistere ad uno scontro istituzionale ai limiti della guerra civile, cui però non ha dato certo inizio Berlusconi.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it, pardonuovo.myblog.it
18 aprile 2011

PERCHÉ BERLUSCONI “STRAPARLA”ultima modifica: 2011-04-18T14:08:00+02:00da gianni.pardo
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9 pensieri su “PERCHÉ BERLUSCONI “STRAPARLA”

  1. Diavolo d’un Pardo. Sarà anche vero che la magistratura inquirente è entrata pesantemente nell’agone politico antiberlusconiano, ma santiddio, l’uomo è attaccabile da tutti i pizzi!! E’ un imprenditore capace e di grande e lungo successo, ma parliamoci chiaro, non si diventa Berlusconi se non si è disposti a barare, corrompere, concutere, compiere aggiottaggio. E mi creda Pardo, lo dico senza ombra di riprovazione morale; il mondo degli affari è questo e funziona così, a me non piace, ma riconosco che il mondo gira anche e forse soprattutto con questo motore. Però lei deve convenire con me che non è bene che un imprenditore così sia a capo di un governo. Proprio perché è attaccabile; e quelli che ho elencato come strumenti del perfetto imprenditore, ricordiamocelo, sono pur sempre reati. Aggiungiamo poi il concetto di politica di Berlusconi: ha inzeppato il Parlamento e i luoghi del potere politico in generale di gente alle sue dipendenze, avvocati, uomini e donne dello spettacolo targato mediaset, igieniste dentali, massaggiatrici, affaristi puri, piduisti (come lui del resto). In più si fa organizzare i balletti verdi, azzurri, gialli, si porta in casa ragazzine minorenni, si fa fare leggi su misura…basta, mi sto autoincavolando, la pianto qui. Ma creda caro Pardo. Berlusconi è “unfit”. Poi la magistratura….

  2. Sono d’accordo con alcune delle cose che dice sig. Gentile.
    Berlusconi può essere tante cose e può averne fatte anche di più.

    Posso anche essere d’accordo sul non-sopportare lui, il suo modo di fare e tutto l’attuale contesto.
    Quello che mi rende perplesso è però che c’è la stessa cosa dall’altra parte:
    il dalema con la missione arcobaleno (ora presidente Copasir);
    il delbono a bologna con la storia dell’ex-amante;
    gli aiuti alle coop amiche
    l'”abbiamo” una banca di fassino and soci;
    l’affondare un Greganti per salvare tutti gli altri
    la sanità in puglia … un buco che si è creato da se?
    di pietro e i mafiosi bulgari+mercedes+scatole di scarpe piene di soldi
    una giustizia che non fa neanche la mossa di toccare qualcuno dell’attuale opposizione (Scalfaro e i fondi neri sisde, trattative con mafia, casa fini a montecarlo… tutto finito in niente, come mai?…)
    Nel suo arrabbiarsi per il berlusca, non dovrebbe essere 100000 volte maggiore per i “peccati” dell’attuale opposizione e per il loro costante insabbiamento?
    Non dovrebbe preoccuparla il fatto che per un berlusca sempre sotto inchiesta/processo, c’è sempre il vuoto assoluto (anche di fronte a reali situazioni/possibili reati) dall’altra parte?

    un cordiale saluto
    P.

  3. X Paolo

    Della serie, tutti i difetti di tutta la sinistra messa insieme, concentrati in un uomo solo a destra.

    Per il resto eviti le questioni di Greganti e Di Pietro, ci farebbe una cattiva figura. Sopratuto sapendo che le ha lette da IlGiornale.

  4. Signor Paolo, caliamo, la prego, un velo pietoso sugli uomini di questa sinistra. Ma per tornare in tema, lei crede che non vi siano magistrati “di destra” pronti a dare addosso ai politici che non gli piacciono? Pensa che le procure siano veramente solo covi di rossi?
    Io posso dire solo che a questo punto mi sta bene anche un governo di destra, purché governi, ma mi pare che da mesi, se non da anni, la vita politica è bloccata, di riforme serie non se ne parla (a meno che lei non mi voglia dire che la prescrizione breve e la fine delle intercettazioni siano una riforma della giustizia e che i tagli alla scuola siano una riforma della stessa), nucleare sì poi no, in Libia ci andiamo, ma non spariamo, le tasse continuano a crescere (crescerebbero con qualsiasi governo, lo so, finché qualcuno non trovasse il modo di obbligare chi non le paga a farlo), il debito pubblico non arretra, la sanità non funziona meglio, la disoccupazione sta lì, liberalizzazioni zero, diritto di famiglia dimenticato, ecc.
    Io dico che un uomo con il senso dello Stato dovrebbe dire: sono innocente, ma per il bene del paese mi metto da parte e risolvo una volta per tutte i miei problemi con la giustizia. Un uomo con il senso dello Stato, appunto.
    Cordiali saluti
    Massimo Gentile

  5. Per principio le procure non dovrebbero essere “covi” ne di magistrati rossi, ne di magistrati neri….
    Sia i magistrati che i giudici (per quanto di loro competenza) dovrebbero applicare la legge.
    E applicarla non per loro (o per la loro visibilità mediatica), ma a protezione della gente, del popolo.

    Così non è in Italia… e il problema non è quanto sia massacrato (a torto o ragione) il berlusca, ma quanto rischiamo di essere massacrati noi se finiamo in quello stesso tritacarne o se finiamo tra gli effetti di scarcerazioni troppo facili (=reiterazione reati).

    Sul senso dello Stato ha ancora ragione e concordo sul fatto che berlusca chiarisca dove c’è da chiarire.
    Ma ho anche dubbi:
    D’alema fa da sempre di tutto per avere potere,
    negli anni novanta(al riparo della prescrizione del reato) ha ammesso di aver preso soldi… perchè l’opposizione ha ancora “bisogno” di lui? non si potrebbe ostracizzarlo (si dice così, penso)?
    Sapendo di aver compiuto un reato (e potrebbe non essere un fatto isolato) non dovrebbe farsi da parte? Perchè si sente comunque nel giusto? Che si senta così anche il berlusca?
    Adp si sta comprando mezza italia con i soldi del partito … anche lui è così lindo da stare in politica? Lo devono conoscere molto bene per essere così sicuri di lui… Io non ho tutte ‘ste certezze

    Sul fatto delle poche riforme ha ragione: personalmente mi aspettavo molto di più….
    ma a pensare ai tagli di università inutili mi ritorna il sorriso, almeno per la speranza che le prossime riforme siano più incisive/diano più risultati.
    Nel frattempo l’opposizione che sta facendo? è ancora sui tetti della Sapienza?

    un cordiale saluto
    P.

  6. Massimo D’Alema ??? AAHGRRRRRRRRRRRRRRRRRR
    “A volte mi vengono in mente idee che non condivido” (Altan)
    Però una cosa che dice Grillo non mi pare tanto sbagliata: la politica paga troppo, e in Italia paga ancora di più che altrove. Un politico deve ficcarsi in testa che lui sta lì per (mi passi l’espressione sessantottina) servire il popolo, non per farsi mantenere lautamente a vita, lui e tutta la sua famiglia e i suoi “clientes”; deve sapere che se sarà eletto avrà l’opportunità di rappresentare i suoi elettori – con uno stipendio pari a quello di un alto magistrato, più qualche indennità magari – per al massimo due legislature, dopodiché, bravo o non bravo, se ne deve tornare al suo lavoro di prima o se ne deve cercare uno nuovo, così sarà ancora più motivato a far progredire il paese; pensione? diciamo che non perderà gli anni che ha passato in politica, ma ci andrà non prima dei suoi 65 anni.
    Ci vorrebbe una riformina…chissà se i nostri politici riusciranno a farla…
    magari con una spintarella bipartisan, che ne dice? Destra e Sinistra unite nella lotta ! O Montecitorio o Morte !
    La saluto
    Massimo

  7. Concordo su tutta la linea !

    Aggiungerei anche una diminuzione degli onorevoli (almeno la metà del numero attuale) e l’obbligo per loro di incontrare in giorni e in orari stabiliti gli elettori (una simpatica usanza inglese che mi descriveva una amico di Londra; da noi forse poco possibile dato il perenne stato di guerra-fredda tra le varie fazioni).

    Sarebbero dei veri e propri toccasana: non solo il berlusca si sente “unto dal signore”, vivono tutti quanti come se fossero illuminati… Mi fanno una rabbia!

    La spintarella bipartisan è un grande sogno che spero si realizzi presto.
    Se si smettesse di litigare (mentre i ns. onorevoli vanno a tarallucci e vino) avremmo il mondo tra le mani!!!

    Un saluto e … Buona Pasqua a tutti
    P.

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