UN SIMIL-ARTICOLO SULLA SITUAZIONE POLITICA

O non abbiamo capito niente noi, o i giornali francamente esagerano. Parlano di un’Apocalisse che non abbiamo vista. È vero, il deputato Alfonso Papa è finito in galera e il senatore Tedesco no. E forse ci sono stati dissensi nella maggioranza al riguardo. E allora?  D’accordo, hanno litigato, non hanno mantenuto la parola data, si sono fatti dei dispetti, tutto quello che si vuole: veramente è la fine del mondo?
Questo simil-articolo, utilizzando una parte della Rassegna Stampa della Camera (1) vuole dimostrare, pubblicando solo i nomi dei giornali e i titoli degli articoli, a che punto la stampa sia allarmistica e poco affidabile.
La Repubblica: Lo strappo finale;  Il Fatto Quotidiano: Il palazzo si sgretola; La Stampa: La fine di un’illusione; Il Messaggero: Svolta senza ritorno; Europa: Il gioco opaco del si salvi chi può; L’Unità: Finale di partita; Corriere della Sera: Nel pdl panico e rabbia “Adesso in galera ci finiranno tutti”; La Stampa: Sgomento nel pdl “troviamo i traditori”; Il Giornale: Montecitorio tra risse e scritte in bagno; Libero: Il giorno più pazzo del parlamento; Corriere della Sera: L’ira di Berlusconi: tenuti sotto scacco Bossi ancora leader?; Corriere della Sera: Passa la linea Maroni e il capo diserta l’aula; La Repubblica: “Peggio che nel ’92 i pm mi faranno fuori”; La Stampa: In crisi il “monolite verde”; Corriere della Sera: E il premier scopre che la maggioranza era solo numerica (l’avesse la sinistra, anche solo numerica! Nota di G.P.); Il Sole 24 ore: Una scelta che cambierà il futuro del centrodestra; La Stampa: Un altro passo deciso verso l’eutanasia del berlusconismo; Il Sole 24 ore: Instabilità politica ed economia, i timori del Capo dello Stato; Il Messaggero: Bersani e Casini all’attacco “la maggioranza non c’è più”; Corriere della Sera: Il Senato salva il pd Tedesco rissa e accuse sul voto segreto; La Repubblica: Ma la giustizia tormenta i democratici “ora i casi stanno diventando troppi”; Il Foglio: Violante: Vuoto di potere; Il Mattino: Int. A De Michelis: “Oggi è peggio del lancio di monetine contro Craxi”; Corriere della Sera: “ La febbre è alta”; Il Corriere della Sera: La sindrome del ritorno ai tempi di mani pulite; La Repubblica:  Maroni, prove di successione; Corriere della Sera: Premier e Senatur travolti, ora il governo è a rischio Verdini: rimpasto profondo.
Una sola domanda: ma che avrebbero scritto, se fosse caduto il governo?
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it, www.DailyBlog.it
21 luglio 2011
(1)http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/rassegnaQuotidianaFrame.asp?clearFilters=true&ricercaData=2011-7-21

UN SIMIL-ARTICOLO SULLA SITUAZIONE POLITICAultima modifica: 2011-07-22T07:28:56+02:00da gianni.pardo
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6 pensieri su “UN SIMIL-ARTICOLO SULLA SITUAZIONE POLITICA

  1. L’impazzimento dell’Italia credo consista in buona parte nell’impazzimento della stampa/televisione. Una specie di tossicodipendenza: l’allarme permanente che inizialmente era generato ad arte per contrastare il consenso al governo non e’ uno stato che possa rimanere stabile, altrimenti svanisce per assuefazione della gente (il famoso effetto “Al lupo, al lupo”).
    Deve essere una progressione, una iniezione quotidiana di angoscia a dosi crescenti.
    Ed ecco che a tre anni dalle ultime elezioni politiche, con il governo che continua a non cadere, che ha un consenso non piu’ splendido ma entro la media dei governi europei in carica, i giornalisti si arrampicano sugli specchi con titoli sempre piu’ ridicoli. E persino i rari giornali filo-governativi non possono permettersi la moderazione per non rischiare l’invisibilita’.
    Forse la stampa non descrive una realta’ angosciata ma la crea di proposito.

  2. “Forse la stampa non descrive una realta’ angosciata ma la crea di proposito.”

    Come nel caso Fini. Un caso gonfiato ad arte dai giornali, soprattutto da Feltri, in cui i protagonisti si sono trovati invischiati fino a farlo degenerare in una rissa che ha spaccato il cdx. Ha creato più danni al cdx la
    primadonna Feltri che non tutte le campagne di Repubblica.
    Quando fra qualche anno si farà una rilettura di queste vicende, a mente fredda e senza emotività, le cose appariranno più chiare.

    Quanto alla Lega a me non risulta abbia promesso che avrebbe votato contro l’arresto di Papa, al contrario. Dalle scarne dichiarazioni riportate dai giornali la Lega si era dichiarata per l’arresto. Non si capisce il perchè di tanta sorpresa. La Lega è un movimento giustizialista pronto a spedire ai lavori forzati i politicanti intrallazzoni, i corrotti e financo i pigri. Un movimento iconoclasta che detesta l’intellettualismo e perfino le buone maniere. Finché si tratta del Cav. la Lega è disposta a fare un’eccezione e a vestire i panni di partito garantista, ma solo perchè Berlusconi “ci dà i voti per fare il federalismo “. Ma questo vale per Berlusconi non per tutti i peones del PDL.

  3. E che dire del fantastico recupero della borsa?
    La borsa perde il 3,5% aiuto aiuto siamo alla bancarotta,i mercati non hanno creduto alla manovra. Poi la borsa recupera tutto 3,8%. E allora? Silenzio assoluto.

  4. La corsa sulle montagne russe non è ancora finita. Tra ieri e oggi si è abbondantemente perso il relativo recupero, altri lo chiamano rimbalzo, della settimana scorsa. Se gli americani non si mettono d’accordo sull’innalzamento del tetto al debito saranno guai per tutti. Anche se penso che una soluzione di compromesso dovrebbero trovarla, al momento non c’è.

  5. Gli americani si sono messi d’accordo ma questo non è bastato per risollevare la borsa italiana che perde oggi il 3,87%, mentre il differenzioale con il bund tedesco tocca un nuovo record : 355 punti.

    ” Ma noi ne usciremo meglio degli altri “. Della Grecia ?

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