STEFANO FOLLI, LE LUCCIOLE, LE LANTERNE

Non sempre i titoli rispecchiano il contenuto degli articoli, ma stavolta sì: “Un premier non solo transitorio”. È la tesi di Stefano Folli, sul “Sole 24 ore”. Essa si fonda sulla stima internazionale che sembra riscuotere Mario Monti, come si vede nei suoi viaggi all’estero. Folli lo presenta come il salvatore della Patria e forse non solo della Patria: egli può “contribuire a cambiare il volto politico dell’Europa e a dare un nuovo senso alla comunità occidentale. Evitiamo l’enfasi…” E se in questo modo egli evita l’enfasi, figurarsi quando non la evita. Probabilmente il notista politico Folli si è lasciato suggestionare dalla copertina di “Time”, secondo la quale Monti potrebbe essere “l’uomo che può salvare l’Europa”, ed ha ceduto al pregiudizio di stima per le pubblicazioni di lingua inglese. Invece una sciocchezza è una sciocchezza, anche se scritta in inglese o in latino.

La sciocchezza in questione, però, riguarda la situazione politica italiana, non il sig.Mario Monti. Questi potrebbe benissimo meritare molte lodi per il suo stile e per ciò che ha fatto e continua a fare il suo governo. Ciò che si sottovaluta, o si fa finta di non vedere, è che la barca non è mandata avanti dal capovoga, ma dai rematori: in questo caso il Pdl e il Pd. E il miracolo non è che il capovoga dia il ritmo giusto, ma che i rematori affondino i remi e spingano nello stesso momento e nella stessa direzione. Se nell’autunno scorso Monti fosse stato posto a capo del Pdl, oggi saremmo nella stessa situazione che se fosse rimasto Berlusconi. Questo è un particolare che non si può ignorare e che anzi non è nemmeno un particolare: è il centro dell’attuale situazione.

Sbaglia Folli quando pensa che Monti sia insostituibile e che né l’Italia, né l’Europa né il mondo si sentiranno di fare a meno di lui. Perché pressoché chiunque, con un po’ di sale in zucca e il sostegno dei due grandi partiti, sarebbe in grado di governare l’Italia, e perfino capace di riformare il pernicioso art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Mentre nessuno ce la farebbe senza quel sostegno.  

Il commentatore sostiene però che quelle forze, “dal Pdl al Pd al terzo polo, non hanno alternative”. Sia. Ma in occasione delle prossime elezioni o costituiranno in un modo o nell’altro una coalizione o non ci riusciranno. Se ci riusciranno, vorranno metterci a capo un loro uomo, e addio Monti sorgenti dalle acque. Se non ci riusciranno, business as usual.

Naturalmente è lecito pensare che, pur adottandolo come proprio uomo e tenendogli le briglie strette, una Große Koalition potrebbe preferire il “Preside” al nodo gordiano della lite fra Pdl e Pd: ma non bisogna dimenticare che molte unificazioni di partiti non si sono avute perché nessun Segretario vuole rinunciare alla visibilità che dà quella carica. Monti potrebbe anche essere l’Uomo di Stato migliore dell’ultimo mezzo secolo, questo non gli impedirebbe di essere mandato a casa. Se gli inglesi hanno mandato a casa Winston Churchill è segno che si può fare a meno di chiunque, quali che siano i suoi meriti e i suoi allori.

La conclusione è semplice: molti italiani, e Stefano Folli con loro, confondono cause e conseguenze. È facile sembrare grandi attori, quando l’intera platea è solo una grande claque. È facile mandare avanti la barca, quando i rematori sono tutti concordi e obbedienti. Viceversa, nelle condizioni in cui si sono trovati ad operare prima Prodi e poi Berlusconi, neanche Ercole sarebbe riuscito ad ottenere quello sta ottenendo Monti.

Non bisognerebbe dimenticarlo.

giannipardo@libero.it 

 

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-11/premier-solo-transitorio-081019.shtml?uuid=AayviDqE&fromSearch

 
STEFANO FOLLI, LE LUCCIOLE, LE LANTERNEultima modifica: 2012-02-11T10:47:00+01:00da gianni.pardo
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4 pensieri su “STEFANO FOLLI, LE LUCCIOLE, LE LANTERNE

  1. # neanche Ercole sarebbe riuscito ad ottenere quello che sta ottenendo Monti

    ha perfettamente ragione, ma mi lasci dire… meno male!
    continuo a non capire perché lo sport nazionale sia quello di testare sempre il “punto di non ritorno”: mettere giudizio prima che sia troppo tardi va a lode di questa screditata classe politica che, a volte, può stupire
    nel computo ci metto anche il Dottor B. che in questa circostanza si sta comportando come un vero …Responsabile (altro che Scilipoti!)

  2. Dolente, non riesco ad essere del suo avviso.
    Il Pd non ha voluto andare a nuove elezioni (e neppure al governo, con chissà quale escamotage) perché si sarebbe trovato a fronteggiare la crisi economica, senza riuscire a risolverla, divenendo estremamente impopolare, e perdendo certamente le prossime elezioni.
    Non molto diverso è stato il ragionamento di Berlusconi. Dal momento che non mi lasciano governare, mi faccio da parte, qualcun altro, magari col mio sostegno, farà quello che c’è da fare, si beccherà l’impopolarità, se c’è da beccarsela, e alle prossime elezioni se ne parla. Magari il Pdl nel frattempo si è rifatta una verginità.
    Con l’aiuto di Napolitano e del Pd tutto questo si è realizzato e sia il Pdl che il Pd ne sono contenti.
    Mettere giudizio? Non ci conto. Fare calcoli. Accurati. Questo sì.

  3. “Ciò che si sottovaluta, o si fa finta di non vedere, è che la barca non è mandata avanti dal capovoga, ma dai rematori: in questo caso il Pdl e il Pd. E il miracolo non è che il capovoga dia il ritmo giusto, ma che i rematori affondino i remi e spingano nello stesso momento e nella stessa direzione.”

    Caro Pardo, dal momento che né lei né io crediamo ai miracoli, il suo ragionamento deve essere rovesciato. Perché i vogatori, che sono gli stessi di prima, con Monti sono disposti a vogare nella stessa direzione, mentre con Berlusconi o con Bersani o con qualsiasi altro componente del Parlamento, non erano disposti a farlo ?

    ” Se nell’autunno scorso Monti fosse stato posto a capo del Pdl, oggi saremmo nella stessa situazione che se fosse rimasto Berlusconi. Questo è un particolare che non si può ignorare e che anzi non è nemmeno un particolare: è il centro dell’attuale situazione.”

    Potremmo essere nella stessa situazione, come se fosse rimasto Berlusconi, oppure no. Tenga presente che sia l’UDC, che i futuristi, si erano dichiarati disposti ad appoggiare un governo purché non presieduto da Berlusconi ( TTB ). Ma è un’ipotesi che non può essere verificata, quindi è del tutto arbitrario trarne delle conclusioni.

    “Sbaglia Folli quando pensa che Monti sia insostituibile e che né l’Italia, né l’Europa né il mondo si sentiranno di fare a meno di lui.”

    Sono assolutamente d’accordo con lei. I cimiteri sono pieni di uomini indispensabili.

    “Perché pressoché chiunque, con un po’ di sale in zucca e il sostegno dei due grandi partiti, sarebbe in grado di governare l’Italia, e perfino capace di riformare il pernicioso art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Mentre nessuno ce la farebbe senza quel sostegno.”

    Non sono d’accordo col chiunque. Uomini con un po’ di sale in zucca non è difficile trovarne, ma non tutti gli uomini con un po’ di sale in zucca riescono ad ottenere il sostegno dei due grandi partiti. Monti lo ha ottenuto e gliene va dato riconoscimento. Se da una parte mi dà fastidio l’eccesso di lodi verso Monti, dall’altro trovo ingiusto non riconoscergli alcun merito.

  4. Caro Eduardo,
    lei scrive: “dal momento che né lei né io crediamo ai miracoli, il suo ragionamento deve essere rovesciato. “Perché i vogatori, che sono gli stessi di prima, con Monti sono disposti a vogare nella stessa direzione, mentre con Berlusconi o con Bersani o con qualsiasi altro componente del Parlamento, non erano disposti a farlo ?”
    Perché i provvedimenti previsti, e impopolari, avrebbero obbligato l’opposizione (qualunque opposizione) a fare faville per impedirli, danneggiando il Paese. Mentre delegandone l’attuazione a un terzo, i due grandi partiti non perdono la faccia.
    “sia l’UDC, che i futuristi, si erano dichiarati disposti ad appoggiare un governo purché non presieduto da Berlusconi ( TTB )”. Solo che Udc e futuristi, da soli, non contano niente. E il Pd non avrebbe potuto appoggiare un governo del Pdl senza perdere la faccia.
    “non tutti gli uomini con un po’ di sale in zucca riescono ad ottenere il sostegno dei due grandi partiti. Monti lo ha ottenuto e gliene va dato riconoscimento”. Non Monti ma Napolitano. E neanche Napolitano, in fondo, ma piuttosto il fatto che la situazione era catastrofica e nessun partito ci voleva mettere la faccia. E’ l’ananche, per parlare in greco, è la necessità che ha creato la situazione presente e, per una volta, il senso di responsabilità dei due grandi partiti. Monti è solo la polena di questa nave, anche se è una polena credibile e gradevole.
    “Se da una parte mi dà fastidio l’eccesso di lodi verso Monti, dall’altro trovo ingiusto non riconoscergli alcun merito”. Io gli riconosco il merito dei provvedimenti presi e soprattutto spero che prenda quelli della seconda fase. Ma potrà farlo a causa della situazione, e dell’impossibilità, per il Pd, di mettersi di traverso, non perché lui sia un genio e Bersani, per fare un nome, no.

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