LA MOSCA COCCHIERA INCOMPETENTE

 

Malgrado la stima che si può avere di Franco Venturini, è difficile sfuggire alla sensazione di pressappochismo e d’incompetenza storico-politica che promana dal suo ultimo articolo(1). Dopo avere accennato ai massacri che hanno luogo in Siria e nel nord dell’Iraq, e dopo averne enumerati molti altri, fino a parlare del Mar cinese meridionale, chiede: “E noi, l’Occidente civile e potente, cosa abbiamo fatto per mettere fine allo scempio?” Venturini intanto non spiega perché avremmo avuto il dovere di farlo e soprattutto dimentica quante volte questo stesso Occidente è stato accusato di ingerenza, neocolonialismo, imperialismo. Noi europei “civili e potenti” forse non siamo molto intelligenti, se passiamo il tempo un giorno a batterci il petto per non aver messo rimedio ai mali del mondo, e un giorno a batterci il petto per averci provato.

Venturini critica poi Obama, senza tener conto che è come sparare sulla Croce Rossa, e l’unico che salva è papa Francesco: perché ha denunciato la “Terza Guerra mondiale spezzettata”. Perché denunciarla è come risolverla.

In questo disastro globale la soluzione tuttavia ci sarebbe. Scrive il giornalista: “l’Onu va cambiata ben oltre la riforma del Consiglio di sicurezza; “deve esistere un esercito vero alle dipendenze di un Segretario generale vero”: “l’Europa deve fare la sua parte non alimentando la retorica su una politica estera comune” ma mediante “una forte avanzata integrazionista”. C’è da prendersi la testa fra le mani.

L'”avanzata integrazionista” di cui parla è l’unione politica dell’Ue. Che sarebbe certo una buona cosa: come mai a Bruxelles non ci hanno pensato? In realtà le difficoltà sono tali che non val nemmeno la pena di enumerarle. Ché anzi, a suo tempo, disperando di ottenerla, i ferventi dell’Unione istituirono l’euro con l’idea che esso, provocando qualche problema non diversamente risolvibile, avrebbe obbligato gli Stati ad attuarla. Ed effettivamente quei governanti avevano visto giusto. La moneta ha provocato enormi problemi. Purtroppo l’unione politica ha continuato a presentare problemi ancor più grandi e non si è fatta. Oggi addirittura rischiamo una deflagrazione economica senza che nessuno osi proporla. Al massimo, come fa anche Venturini, la si “promuove”. Del resto, chi pensava di bocciarla?

Il peggio tuttavia è il vagheggiamento dell’esercito dell’Onu. Se il buon Dio ce ne inviasse uno composto di Walkirie, e ne affidasse il comando al re Salomone, avremmo l’Onu che Venturini auspica. Ma finché Dio non si scomoderà personalmente, in tanto l’Onu potrebbe avere un “vero” esercito, in quanto ogni Paese inviasse un contingente in uomini e mezzi e poi rinunciasse non solo a comandarlo (e ci rinuncerebbero gli Stati Uniti? Ci rinuncerebbero la Russia o l’Inghilterra?) ma perfino a riprenderselo quand’anche quell’esercito marciasse contro di esso.

Non basta. Dal momento che il contributo in uomini e mezzi sarebbe proporzionale, poniamo,  alla popolazione, il giorno in cui bisognasse sculacciare la Cina, e la Cina ritirasse il proprio contingente, quanto varrebbe quell’esercito? Chi avanza simili infantili proposte parte dal presupposto che l’Onu combatterebbe solo guerre giuste su cui tutti sarebbero d’accordo. Ma a parte il fatto che certamente non sarebbe dello stesso parere il Paese contro cui muove l’Onu, l’accordo di tutti non c’è mai, perché il giusto e l’ingiusto sono opinabili.

In realtà non si va in guerra per motivi morali ma perché sono in gioco i massimi interessi di un Paese. E dunque, nel momento in cui l’esercito comune dovesse agire, i suoi contingenti si dividerebbero in tre parti: alcuni Paesi, non avendo interesse nella contesa, ritirerebbero le loro forze; altri combatterebbero per l’Onu, perché così gli conviene, e altri combatterebbero contro, perché così gli conviene. Qualcuno crede che Londra, per obbedire ad un “vero Segretario dell’Onu”, manderebbero i suoi uomini a morire combattendo contro gli interessi dell’Inghilterra?

Venturini potrebbe obiettare che, di fatto, l’Onu è già intervenuta fattivamente. Per esempio in Corea. Ed è vero. Ma era l’esercito dell’Onu, quello? Il novanta e più per cento del peso della guerra fu sopportato dagli Stati Uniti, semplicemente perché questi pensavano di avervi interesse.

Un’armata è sempre composta da chi è disposto ad andare in guerra in quell’occasione e per quello scopo. Il Segretario Generale dell’Onu non ha mai comandato agli eserciti, e non comanderà mai agli eserciti più di quanto comandi al sole e alle nuvole. Il sogno di una polizia internazionale onnipotente e super partes va lasciato ai sognatori. E certo non dovrebbe trovar posto in un giornale serio come il “Corriere della Sera”. Se serio è.

Gianni Pardo, pardonuovo@myblog.it

25 agosto 2014

 (1)http://www.corriere.it/editoriali/14_agosto_25/grande-caos-l-onu-assente-c59a4fc2-2c17-11e4-9952-cb46fab97a50.shtml

LA MOSCA COCCHIERA INCOMPETENTEultima modifica: 2014-08-26T11:24:21+02:00da gianni.pardo
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