I LORO O I LORO

Tra oggi e domani, salvo imprevisti, si dovrebbe sciogliere – o almeno cominciare a sciogliere – il nodo dell’attuale crisi di governo. Come quando si assiste ad un’importante partita di calcio, si trepida: “Vinceranno i nostri o vinceranno quei bastardi?”
Vorrei tanto che fosse così anche oggi. Invece mi chiedo: “Vinceranno i loro o i loro?” Si rifarà un governo con questa maggioranza? Sarà presieduto da Giuseppe Conte o da qualcun altro? O si andrà a nuove elezioni?”
L’unica cosa che mi è chiara è che, con qualunque governo, non vorrei più vedere Conte dalle parti di Palazzo Chigi, ma questa è un’antipatia personale, che non conta niente. Dal momento che è estremamente improbabile che si formi un governo sostenuto da una maggioranza di centro-destra, ricadiamo nel dilemma: governo giallo-rosso o elezioni?
Il governo giallo-rosso ha mostrato la sua cifra per un anno e mezzo e soltanto dei fanatici possono difenderlo. Conte ha sempre temporeggiato e rinviato pur di sopravvivere, ma è anche vero che si è trovato spesso fra veti contrapposti, e lui ha sempre scelto la via più personalmente conveniente: quella del rinvio dei problemi. Dunque, se anche si formasse un nuovo governo con un diverso premier, con la stessa alleanza giallo-rossa, cambierebbe poco. Probabilmente avremmo sulla ghirba un nuovo governo incapace o capace soltanto di rinviare. Dovremmo dunque preferire l’improbabile possibilità di nuove elezioni?
In questo caso – dicono tutti – vincerebbe il centro-destra. Ma è un esito da desiderarsi? Con tutta la mia antipatia per il Pd attuale – partito melmoso, accidioso e un po’ vigliacco – con tutta la mia idiosincrasia per quel pallone gonfiato di Conte, con tutto il mio disprezzo per quel simil-partito di disorientati che è il M5S, non riesco a desiderarlo. L’Italia accumula problemi da decenni. Da un anno, mentre il prodotto interno lordo andava giù dalla piattaforma dei dieci metri, il governo è stato soltanto capace di aumentare il debito pubblico e vietare per decreto la produzione di ricchezza. Conte e compagni vi diranno che sono stati obbligati dalla pandemia, ma se nel frattempo fosse al potere una maggioranza di centro-destra forse che le fornirebbero quell’esimente?
Giuseppi e compagni tengono tanto a rimanere al governo? Che ci rimangano. A questo punto bisogna dirsi che la cosa migliore è che mieta chi ha seminato. Non è chissà che regalo. È una concessione tanto velenosa quanto quella di permettere a un sedicente medico di operare un paziente a cuore aperto. Il malcapitato ci lascerà le penne, è ovvio, ma l’impostore finirà in galera per omicidio. E nel nostro caso, forse, il paziente ci avrebbe lasciato le penne anche con un governo di centro-destra.
La conclusione è dopo tutto incoraggiante. Come detto da principio, qui non si può dire “vinca il migliore”, perché fra i papabili non c’è nessun migliore. E non mi sentirei di dire nemmeno “vinca il popolo italiano”, perché questo popolo è quello che ha mandato al governo i Cinque Stelle. Dunque che tutto il pacchetto rimanga insieme, e governi fino all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica e oltre.
Gianni Pardo giannipardo1@gmail.com

I LORO O I LOROultima modifica: 2021-01-18T10:10:12+01:00da gianni.pardo
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