MISPRONOUNCED ENGLISH WORDS

                                                               Seconda puntata
P.e.: Sciopping. P.c.: ‘ʃopiŋ, all’incirca sciopin, con una sola “p” e senza “g” finale. Solo la “n” cambia, che diviene “ŋ”. Questlo suono (“ŋ”) non è affatto misterioso. Se pronunciate la parola “inglese” e vi fermate prima della “g”, sentirete la “ŋ”. “ŋ” è il suono della “n” quando ci si prepara a pronunciare una gutturale come la g o la k. Niente “g”, in shopping.
Altra cosa: shopping significa andare a fare la spesa, e una signora inglese rideva di cuore avendo sentito che “la regina era andata a fare shopping”. L’aveva immaginata con una sporta pesante appesa al braccio, stanca e sudata.
A proposito di doppie: O.K, si pronuncia /ou-kɛi/, con una sola kappa e dittongando la “o”. In inglese non esistono le doppie consonanti. Per O.K.. ecco la soluzione piùsemplice: dire “Va bene”.
L’innocente sandwich si pronunzia senza “d”, la prima vocale è “æ” e la consonante finale è, a scelta, una “c” (/tʃ/, come in “cesta”) o una “g” (/dƷ/, come in “giro”).Dunque “sænwidƷ”.
Tanti errori dipendono dal fatto che gli insegnanti d’inglese, ammesso che conoscano la pronuncia giusta, si stancano di correggere gli alunni. Così è nato l’inglese degli italiani, che gli inglesi non comprenderebbero (se non dal contesto) o comunque mai approverebbero.
Gli insegnanti alla fine permettono perfino che i ragazzi pronuncino ”of” (si legge “ov”) come “off” , mentre off ha un altro significato. Ho sentito su “Radioclassica°” pronunciare “Orchestra off London”, che sarebbe come dire “Orchestra lontana da Londra, quanto meno in periferia, dove forse non fa danno. E costei era pagata per pronunciare queste tre parole, all’incirca: “’Ookǝstrǝ ov ‘lʌndǝn”. E dire che nella Rai si dovrebbe essere assunti per concorso.

MISPRONOUNCED ENGLISH WORDSultima modifica: 2021-01-18T16:34:42+01:00da gianni.pardo
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2 pensieri su “MISPRONOUNCED ENGLISH WORDS

  1. 1 Non lo conosco tanto bene quanto crede lei.
    2 La mia competenza è la lingua francese. Poi sono appassionato di lingue straniere e ne ho assaggiate quattro.
    3 Infine mi sono interessato anche di linguistica e di fonetica. In questo mi è stato di prezioso aiuto un testo tedesco non più in commercio, “Sprachen”, della Fischer Lexikon. La mia copia era in condizioni pietose e un amico me ne ha trovata una nuova di zecca in un negozio tedesco di “rarità librarie”. Ma non la uso, uso la vecchia, e la nuova la tengo come una reliquia. Ho imparato più da quel libro, per esempio sulla lingua italiana, che in tutte le grammatiche italiane. In particolare per la fonetica italiana.
    Lo vede che è una passione? Già qui ho scritto troppo.

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