IL BACCAGLIO DI CASINI

Su Wikipedia si legge che, negli ambienti della malavita siciliana e nelle rappresentazioni dell’Opera dei Pupi, il “baccaglio” era un gergo dei malavitosi e cantastorie che volevano trasmettere contenuti eversivi con un linguaggio sconosciuto alla polizia. Da qui l’espressione, un tempo corrente nell’isola: “parrari a baccagghiu”, cioè parlare per allusioni.
Le parole di Pierferdinando Casini, riportate oggi dal Corriere della Sera (1), sono un caso in cui si “parla a baccaglio”. Il senso della dichiarazione è avvolto in un viluppo di ovvietà, retorica, espressioni in politichese e allusioni solo per addetti ai lavori. E il tutto formulato in modo tale da poter sempre dire che non si voleva dire quello che si è detto, ma il suo opposto.
Inoltre, quanto più si vuol dire qualcosa che si teme sia indigesta al proprio elettorato, tanto più la si ammanta di dichiarazioni reboanti e quasi minacciose per la parte avversa alla quale in realtà si tende la mano. Lo stile è quello degli assediati che dicono agli assedianti: “Potremmo uscire ed uccidervi tutti, ma per evitare un massacro vi facciamo entrare nella città”.
«Se vogliono cambiare, dice Pierferdy, ci siederemo al tavolo ma ci aspettiamo fatti». Come se Berlusconi avesse detto che vuole cambiare, mentre invece parla di mandare tutti a casa e ripresentarsi agli elettori. Ma il leader dell’Udc avrà visto un altro film.
«Si cambi davvero, chiede il numero uno centrista: non ci piace la Lega e non ci fidiamo delle promesse di Berlusconi. Ci aspettiamo fatti, non chiacchiere». Ecco come, corrucciato, pone le condizioni ai postulanti. Sempre che postulanti siano.
L’auspicio di Casini è la nascita di «un governo di armistizio, di responsabilità e di solidarietà nazionale». La solita retorica vuota. Gli altri governi sono irresponsabili, sono fatti per suscitare conflitti o la guerra civile?
Poi egli spiega che «per tre o quattro anni bisognerebbe non parlare di chi vince le elezioni, ma governare facendo anche scelte impopolari». Il popolo italiano stia attento, Casini non gli farà sconti.
Caustica e divertente la risposta di un leghista, Piergiorgio Stiffoni. Constatato che a Casini la Lega non piace, dice: “Vuole un esecutivo di armistizio ma non vuole sedersi al tavolo. Bene, se noi gli siamo indigesti non si segga, resti in piedi con il cerino in mano».
In realtà Casini teme di bruciarsi le dita e allora dice virtuosamente: “Siamo stati due anni e mezzo all’opposizione non per partito preso o solo per coerenza elettorale ma per un giudizio negativo sulla politica degli spot”. E come hanno fatto a sapere che sarebbe stata una politica degli spot, dal momento che non sono entrati nel governo sin da principio? Non è che, come potrebbero pensare le malelingue, non gli sia stato offerto abbastanza, per entrare in quel governo?
“Gran parte del mondo dell’industria, dei sindacati e del mondo cattolico ci dice di entrare nel governo per senso di responsabilità”. Non per interesse, non per ambizione, non per fame di posti di governo, ohibò, giammai. Entrerebbero per motivi morali e per rispondere alle suppliche che da ogni dove si levano verso il salvatore della Patria. “Noi non possiamo stare sulla riva del fiume ad aspettare che passi il cadavere perché il cadavere è l’Italia e noi siamo italiani, ma possiamo aiutare solo a condizione che le cose cambiano davvero”.  E se vi facciamo entrare in città, è per non uscire ed ammazzarvi tutti.
Qui non si ironizza con particolare accanimento su Pierferdinando Casini, ma solo sul suo linguaggio. Quelli che sono al governo non sono meno ambiziosi, ipocriti, retorici e interessati di lui. Né sono meno ambiziosi, ipocriti, retorici e interessati di Casini e di Berlusconi quelli che stanno a sinistra. Ma chi sa decifrare il baccaglio politico a volte non sa esimersi dal manifestare il proprio disgusto.
Gianni Pardo
giannipardo@libero.it
21 novembre 2010
Le contestazioni argomentate sono gradite e riceveranno risposta.
(1)http://www.corriere.it/politica/10_novembre_21/casini-si-a-tavolo_dcd10546-f561-11df-91c8-00144f02aabc.shtml

IL BACCAGLIO DI CASINIultima modifica: 2010-11-21T19:06:54+01:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo