LA NEMESI DELLE PROSSIME ELEZIONI

Se non ci si sta occupando di eclissi, il futuro è sempre imprevedibile e dunque nessuno sa chi vincerà le prossime elezioni. Tuttavia il calcolo delle probabilità può indirizzare verso la previsione meno irragionevole. 

Sappiamo che si stanno raccogliendo le firme per un referendum inteso ad abolire l’attuale legge elettorale. La consultazione dovrebbe avere il vento in poppa perché, per mesi ed anni, tutti si sono sentiti in dovere di dire peste e corna dell’attuale sistema. Si è addirittura arrivati ad affermare che il governo Berlusconi avrebbe dovuto dimettersi affinché un nuovo governo votasse una sola nuova legge: quella elettorale. Insomma si osava sostenere che quella fosse una finalità sufficiente per provocare una crisi di governo! 

Come è ovvio, il Pd mentiva spudoratamente. Col suo enorme premio di maggioranza la legge elettorale, conviene moltissimo al partito che prende più voti. Se Prodi, con sei decimillesimi di voti in più rispetto al centro-destra, non ha avuto problemi alla Camera, è stato proprio a causa del “Porcellum”. Per giunta, è bastato che non accettasse Rifondazione Comunista nella coalizione per farla sparire dalla politica. 

Il referendum è una manna solo per i partiti piccoli: per i Rutelli, i Diliberto, i Grillo, i radicali, tutti coloro che al quattro per cento non sono affatto sicuri di arrivare. Se passa, il Pd diviene un partito fra gli altri e per loro è la vita. Per formare un governo – con una maggioranza meno ampia di quella che avrebbe con l’attuale legge – dovrebbe andare a cercare alleati resi esosi dal digiuno del potere e dall’essere di nuovo diventati essenziali.

Purtroppo, certe bugie è impossibile rimangiarsele. Dopo avere gridato sui tetti quant’è cattivo il Porcellum, dopo aver bombardato per anni i propri elettori con una tesi a senso unico, come gli si potrebbe dire: “Votate no”? 

Certo, bisognerà prima raccogliere le firme. La Cassazione dovrà ammettere il referendum. Bisognerà votarlo e avere il quorum prima delle prossime elezioni. Ma se tutto questo avverrà, vincendo nel 2013 che cosa farà la coalizione di centro-sinistra?

Il nuovo governo infatti avrà una bella gatta da pelare. I guai dell’Italia sono strutturali, non congiunturali: e dal momento che le resistenze, quando si parla di cambiare queste strutture, sono imponenti, quante probabilità ci sono che un governo che ha imbarcato truppe raccogliticce, massimaliste e contraddittorie, possa raddrizzare la barca? Si potrebbero mai toccare, con alleati di estrema sinistra, le pensioni, i diritti sindacali, la sanità pubblica, i mille sprechi dello Stato? È vero, il governo Berlusconi ha deluso i suoi elettori liberali: ma quante possibilità ci sono che le riforme liberali le facciano Grillo e Vendola? 

Sembra una Nemesi storica. La sinistra, in combutta con la Democrazia Cristiana, ha creato un enorme debito pubblico. Insieme con i sindacati, avendo di fronte governi deboli e preoccupati, ha creato una legislazione del lavoro paralizzante. Ha detto sempre di no a tutto e nel frattempo i mali si sono incancreniti. Se ora la Nemesi presentasse il conto finale, come potrebbe il nuovo governo risolvere d’un colpo il problema del debito pubblico, dell’assalto dei mercati internazionali, della disoccupazione, della recessione? Come affronterebbe la collera di una piazza nutrita per decenni di illusioni e allenata a chiedere la Luna? A chi potrebbe ancora dire di no?

Chi non voterà più per i partiti moderati regalerà al centro-sinistra un enorme vaso di Pandora. Andare per mare quando il tempo è bello è cosa di cui tutti sono capaci: ma quando il mare è in tempesta e la ciurma si rifiuta di obbedire neanche Ulisse scamperebbe al naufragio. 

Votiamo dunque per il centro-sinistra. Sono decenni che afferma che gli altri non sanno governare: diamogli la barra del timone e godiamoci lo spettacolo. Forse faranno andare a picco la nave, ma almeno non potranno prendersela con nessun altro. 

Ripensandoci, no: daranno la colpa al centro-destra. Sono troppo allenati, da sempre e comunque, a dire che la colpa è degli altri.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it, www.DailyBlog.it

5 settembre 2011

LA NEMESI DELLE PROSSIME ELEZIONIultima modifica: 2011-09-05T10:34:00+02:00da gianni.pardo
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