BERSANI IN PIAZZA S.GIOVANNI

Il discorso di Pierluigi Bersani, di cui il “Corriere della Sera” dà notizia in una lunga cronaca riguardante la manifestazione di sabato in Piazza S.Giovanni, a Roma(1), è notevole perché è soltanto una serie di luoghi comuni – come si può vedere in nota 2 – e perché, malgrado ciò, dice e ripete una cosa importante rispetto al futuro politico dell’Italia: “Se diciamo ricostruzione, allora diciamo alleanza dei progressisti e dei moderati”.

Esaminiamo questa frase. Ricostruzione significa che l’Italia è distrutta e che bisogna rimetterla in piedi. Ma in tutto il discorso non si trova un solo accenno sul “come”. Dunque per questa parte la frase è vuota e va messa nel sacco col resto dei luoghi comuni(2).

Una “alleanza” significa l’abbandono definitivo del progetto veltroniano – tradito dallo stesso Walter Veltroni – di “andare da soli”. Neanche la persistenza della attuale legge elettorale, che assicurerebbe ad un solitario Pd, se fosse il più votato partito italiano, la maggioranza in Parlamento, è sufficiente a riesumare quel coraggioso intento. Dunque bisogna prevedere una coalizione: ma di chi con chi?

“Alleanza dei progressisti e dei moderati”, dice Bersani. I moderati non sono né il Pdl né la Lega, che hanno talmente governato male da distruggere l’Italia. Diversamente non ci sarebbe bisogno di ricostruirla. I moderati dunque non possono essere che l’Udc e i minipartiti che le stanno intorno. E chi sono i progressisti? Il Pd, naturalmente. Ma soltanto il Pd? Se così fosse, significherebbe che rimangono fuori dall’alleanza i Comunisti Italiani, “Sinistra, Ecologia e Libertà”, per non parlare di Beppe Grillo. E se questa è l’intenzione di Bersani – anche se non sembra essere quella di molti leader del suo partito – perché non lo ha detto chiaramente? Questa sì sarebbe una presa di posizione politica. Sapremmo tutti che cosa attenderci e il problema diverrebbe soltanto: a quali condizioni Casini si allea con Bersani?

Se invece il segretario del Pd non ha voluto dire questo, se a suo parere nell’alleanza dovrebbero essere inclusi i Comunisti Italiani, Sel, e magari Beppe Grillo, chi gli dice che “i moderati” ci starebbero? Si può anzi essere certi che se ne terrebbero il più lontano che sia possibile, per non perdere il loro elettorato. E la base del Pd, che contesta Renzi, accetterebbe Fini se Casini se lo portasse dietro? 

E allora ci eravamo illusi. Avevamo detto che il nostro dottore in filosofia aveva detto molte sciocchezze e una cosa sensata, mentre ad un’analisi appena appena più attenta si vede che anche la cosa sensata era una sciocchezza. O, almeno, una cosa che non diceva niente. Come chi proclamasse solennemente: oggi pomeriggio andrò a passeggiare. Oppure me ne starò a casa. Ah, che notizia.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it

6 novembre 2011

 

(1)http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_novembre_5/pd-san-giovanni-1902057485944.shtml

(2) Pier Luigi Bersani difende il Pd rivendicando «di aver avanzato proposte su ogni decreto e di aver detto ogni santo giorno che Berlusconi doveva andarsene perchè ci ha condotto al disastro». L’ha detto ogni santo giorno! Questa sì è una fatica improba e meritoria. “Noi non cerchiamo ribaltoni o soluzioni di piccolo cabotaggio parlamentare. Se c’è discontinuità, se c’è cambiamento, se c’è una credibilità internazionale e interna da parte di un nuovo Governo, noi siamo pronti assieme a tutte le opposizioni a prenderci le nostre responsabilità, a dare un contributo di equità e di efficacia a misure che a questo punto debbono essere vere e proprie misure di salvezza nazionale. Ma tutto questo, se si determinasse, sarebbe un passaggio di transizione, l’avvicinamento ad un ciclo più radicale e impegnativo di cambiamento che potrà avvenire solo con il concorso attivo e l’assunzione di responsabilità e condivisione dei cittadini elettori”. “Sia chiaro comunque che anche un eventuale governo di transizione non potrebbe che muoversi nel senso di un nuovo patto sociale. Questo grande obiettivo, questa bussola sarà il lavoro per la nuova generazione. Nessuno sarà abbandonato, nessuna scelta sarà dimenticata ma il lavoro dei giovani sarà la bussola. Perché se l’Italia vuole avere un futuro deve mettere al lavoro la nuova generazione”. “Questa dunque è e resta la nostra proposta: alleanza dei progressisti e dei moderati per una legislatura di ricostruzione. Unità per la ricostruzione”.

BERSANI IN PIAZZA S.GIOVANNIultima modifica: 2011-11-06T11:44:13+01:00da gianni.pardo
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