VOODOO POLITICS – Berlusconi cadrà?

 

Chi segue poco la politica chiede lumi agli amici, con domande fulminanti: “Ma è vero che questo governo sta per cadere? Ma è vero che Berlusconi sta per farsi da parte?” E se uno chiede da dove derivi questa idea la risposta è semplice: “Ne parlano tutti i giornali, anche stranieri”.

Un governo cade quando la maggioranza che lo sostiene viene meno. Ciò si verifica perché una parte dei suoi membri è convinta di poter dar luogo ad una diversa compagine, oppure perché essa è così scontenta dell’attività governativa da preferire un salto nel buio. Nel primo caso si ha una manovra politica (caratteristica del centro), nel secondo una irrefrenabile protesta idealistica che porta spesso ad elezioni anticipate.

Riguardo alla solidità di una maggioranza, il primo elemento da considerare è la sua ampiezza. In un ideale Parlamento di cinquecento deputati in cui la maggioranza avesse 252 membri, è chiaro che tre di loro basterebbero per trasformare la minoranza in maggioranza. Viceversa, se lo scarto fosse di quindici, i “congiurati” dovrebbero essere almeno sedici. E mentre non è raro che due o tre persone mantengano la parola, più il numero si allarga, più è possibile che uno di loro cambi opinione e tradisca i traditori. La proposta di cambiamento di maggioranza trova orecchie tanto più benevole quanto più lo scarto è piccolo e remota la possibilità di agguati.

Importa anche la qualità degli scontenti. Infatti chi personalmente non è molto importante sa di correre il rischio maggiore. Il segretario di un grande partito rimane comunque una personalità di rilievo e di potere, viceversa, il “peón”, cioè il deputato semplice, quello che ha conquistato un seggio con tanti sforzi, tanti sacrifici e, non raramente, tante spese, non vuole rischiare di perdere quel poco che ha. Per non parlare di nuove elezioni, che potrebbero rimandarlo a casa.

Tutte queste considerazioni spiegano la vita del governo Prodi. Non c’è da stupirsi che sia durato così poco, c’è da stupirsi che sia durato tanto a lungo. E questo infatti è avvenuto perché i senatori, litigiosi e dissenzienti su tutto, su una cosa erano d’accordo: non far cadere il governo. Ma vivevano nell’angoscia: il governo era la barca su cui si trovavano tutti e c’era sempre da temere che un fanatico, un Ferrando qualunque, facesse un buco sul fondo.

La situazione attuale invece mostra un governo che dispone di una confortevole maggioranza. La conseguenza è che un manipolo di parlamentari non ha la forza di ribaltare i numeri e tutti sanno (anche Fini) che, tentando il regicidio, si rischia di rimanere col cerino in mano. Per molto meno Follini si è auto-azzerato, e da Vice-Presidente del Consiglio è divenuto un signor nessuno. Sono vicende che non si dimenticano. Inoltre oggi non è probabile nemmeno la defezione di un intero partito, perché Berlusconi è riuscito a inglobare An e dispone dunque di un sostegno pressoché monolitico. Ha una forza d’urto con la quale lo stesso Bossi non ha alcun interesse a scontrarsi.

E perché allora i giornali italiani e stranieri parlano tanto del declino di Berlusconi e di una possibile crisi di governo? Forse perché i topi, quando si accorgono di non avere la forza di contrastare il gatto, sperano che gli venga un colpo e si consolano dandolo per sicuro. Somigliano a quei fogli locali che il lunedì si affannano a spiegare come e perché la loro squadra, costantemente in serie promozione, avrebbe meritato di vincere: non fosse stato per l’arbitro, non fosse stato per la pioggia, non fosse stato per quel palo galeotto. Tanto che alla fine la pagina sembra un bollettino di vittoria. I giornali di sinistra si raccontano la favola di una maggioranza in pericolo e si dànno ragione gli uni gli altri, magari alla fine ritrovandosi consolati dall’idea che Berlusconi ha più di settant’anni e non è eterno.

La politica dei giornali di sinistra, italiani e stranieri, consiste nel fare bambole col volto di Berlusconi e infilzarle con gli spilli.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it

24 settembre 2009

VOODOO POLITICS – Berlusconi cadrà?ultima modifica: 2009-09-24T11:20:00+02:00da gianni.pardo
Reposta per primo quest’articolo