NAPOLITANO: LA NEMESI

Secondo il Corriere della Sera (1), uno dei tre licenziati di Melfi,  Giovanni Barozzino, parlando anche a nome dei suoi colleghi, ha detto: «Lancio un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: non ci faccia vergognare di essere italiani».
Abbiamo sempre pensato che il Presidente della Repubblica “esterni” troppo spesso e che i giornalisti riportino troppo accuratamente il minimo dei suoi sospiri. Ma ecco arriva la nemesi. Tanti e tanto spesso hanno chiesto l’intervento del Presidente, che ora un operaio vorrebbe scomodarlo per una microscopica vertenza sindacale. Qualcosa che nessuno si sarebbe mai sognato ai tempi di Einaudi.
Come diceva Shakespeare, l’autorità e la maestà si nutrono di distanza e silenzio. Pio XII parlava tanto raramente che, se apriva bocca, era una grande notizia; ora il Papa parla almeno una volta la settimana, incalzando (e giudicando) da presso l’attualità. Una volta il Presidente della Repubblica era una figura pressoché simbolica, ora è una presenza quotidiana e attiva nella vita politica concreta. Rimane soltanto che si occupi dei licenziati di Melfi. E non dimentichi i problemi del mio condominio.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
23 agosto 2010
(1)http://www.corriere.it/economia/10_agosto_23/sacconi-fiat_ff1ad1a4-ae9e-11df-92e9-00144f02aabe.shtml

NAPOLITANO: LA NEMESIultima modifica: 2010-08-23T17:47:00+02:00da gianni.pardo
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