DEBITO SOVRANO, SECONDA SOLUZIONE CERCASI

Qualcuno ha calcolato quanto costerebbe farsi carico del debito greco: “In un calcolo grossolano, la Grecia deve 600 euro a ciascun cittadino degli altri 17 Paesi dell’unione monetaria”. E uno pensa subito: “Per quanto amore io possa avere per la Grecia, la nostra patria comune culturale, spero di non essere chiamato a pagare quella somma”. Ma questo è soltanto il … Continua a leggere

NEANCHE I GATTI VEDONO AL BUIO

“Il debito delle Amministrazioni pubbliche è salito a giugno di 2 miliardi di euro, raggiungendo un nuovo massimo storico a 2.168,4 miliardi. Nei primi sei mesi del 2014, comunica Bankitalia, il debito pubblico è aumentato di 99,1 miliardi, riflettendo il fabbisogno della P.a (36,2 mld) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (67,6 mld)”, (ANSA) – ROMA, 13 AGO. Il … Continua a leggere

IL DENARO VIVE DI VITA PROPRIA

    La moneta è fondamentalmente un mezzo di pagamento nato dall’esigenza di superare i difetti del baratto. Infatti i beni non sono indefinitamente conservabili e non sempre permettono la tesaurizzazione (risparmio); non sono frazionabili (non si può dare mezza pecora se non ammazzandola); infine non hanno una qualità standard. E tuttavia il baratto non va dimenticato perché ci ricorda … Continua a leggere

TEORIE ECONOMICHE SUL MODO DI SUPERARE LA CRISI

La domanda che oggi occupa le menti di tutti è chiara: che cosa bisogna fare per salvare l’Italia dalla recessione e dal possibile fallimento? Che cosa bisogna fare per rilanciare l’economia e risolvere i problemi – quello del debito pubblico in particolare – che pendono sulle nostre teste come spade di Damocle? Questo genere di perplessità angustia i Paesi sviluppati … Continua a leggere

LA CRISI ECONOMICA IN SOLDONI

Stratfor pubblica uno schemino (una trentina di parole, forse con sottile intento umoristico) da cui risulta che, comunque ci si comporti, si finirà con l’avere una crisi bancaria internazionale. Che si abbuoni in tutto o in parte il debito della Grecia (e degli altri Paesi che sicuramente lo chiederebbero anche loro: Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Francia e Belgio), che si … Continua a leggere

IL RITORNO DELLA REALTA’

Molti anni fa un sarto parigino si cucì un paracadute, o forse due ali di pipistrello, e come mostra un famoso filmato si buttò dal primo piano della Tour Eiffel. Rimase ucciso sul colpo. Questo è il paradigma dei sogni dell’uomo quando si scontrano con la realtà. Ma mentre il sognatore senza importanza induce al sorriso o alla compassione, i … Continua a leggere

LE MANOVRE NON SALVANO L’ITALIA

Alesina e Giavazzi hanno scritto sul “Corriere della Sera”(1) un articolo interessante perché fornisce un dato che va in direzione opposta a quello che generalmente si crede: “al netto degli interessi sul debito nel 2012 la Francia avrà un disavanzo pari al -2,4% del Prodotto interno lordo, l’Italia un avanzo del +2%. L’avanzo italiano sarebbe addirittura superiore a quello tedesco, … Continua a leggere

IL DEBITO PUBBLICO VISTO DA VICINO

Esistono debiti positivi, che si accompagnano alle speranze, e debiti negativi, che si accompagnano alla disperazione. Chi contrae un mutuo per comprare un appartamento sa benissimo di caricarsi l’obbligo di pesanti versamenti mensili, per anni e anni: ma lo fa per avere una casa. Ha una speranza. Il debito negativo è quello che si accompagna alla disperazione di non ricavarne … Continua a leggere

IL COLPEVOLE DELLA CRISI EUROPEA

Quando all’università si studiano “Macchine” non si parte dal computer o dai motori a reazione, si parte dalle “macchine semplici”: la leva, la carrucola, il piano inclinato. Il principio è che, prima di capire le cose complicate, bisogna capire quelle elementari. E poi ricordare che le complicate possono essere più difficili delle elementari ma non possono contraddirle.  Lo stesso vale … Continua a leggere

LA PECORA DELL’HOMO SAPIENS

Partendo dalla crisi greca, si può vedere il problema in un ambito più generale, per capire che cosa porta gli Stati ad una situazione di fallimento o di rivoluzione. In origine, immediatamente dopo il baratto, il denaro è stato costituito da un bene che tutti accettavano in pagamento, per esempio del bestiame: pecus in latino, da cui pecora e pecunia. … Continua a leggere