L’UCRAINA E IL DIRITTO

  Il problema dell’Ucraìna non è un problema: è una soluzione. Naturalmente, sempre che la domanda sia quella giusta: “Qual è il criterio per por fine agli scontri internazionali?” Ed ecco la risposta: “Chi è più forte ha ragione”. L’affermazione, in astratto, è assurda. Il concetto di “ragione” riporta infatti ad un criterio superiore al singolo caso o alle singole … Continua a leggere

SE L’ISLAM VINCESSE

  Maurizio Molinari, sulla Stampa(1), sostiene che il fanatismo islamico cominciò ad essere attivo avendo soprattutto un’organizzazione centrale (al Qaeda) e una testa (quella di Osama bin Laden). Oggi invece questo fanatismo si è diffuso, è diventato policentrico ed ha la sua base nelle sparse tribù del vasto mondo islamico. Ciò rende molto difficile proseguire una battaglia che potremmo anche … Continua a leggere

SPIEGARE GAZA

  Qualcuno ha detto che “tutti hanno diritto al loro quarto d’ora di celebrità”. Personalmente aspetto ancora il mio, ma l’ha certo avuto il deputato Di Battista, del M5S, quando ha affermato che con i terroristi si può/si deve dialogare. Sempre che non interrompano la vostra prima frase tagliandovi la gola. In realtà, tentare di dialogare con i fanatici (al … Continua a leggere

GAZA, STRATEGIA SUICIDA

    Poco prima delle sedici di oggi il “Corriere della Sera” ha pubblicato questo titolo: “A poche ore dalla fine della tregua Hamas lancia tre razzi. Immediata la reazione di Tel Aviv che richiama in patria i negoziatori al Cairo e bombarda ’10 obbiettivi terroristici’ “. La notizia, in sé non stupefacente, merita commento per il contesto. Fra le … Continua a leggere

LE REGOLE DELLA VERA GUERRA

    Nel numero del 29 luglio di “Stratfor”, George Friedman comincia il suo articolo con le parole: “We have long argued that the Arab-Israeli conflict is inherently insoluble”, abbiamo a lungo sostenuto che il conflitto arabo-israeliano è intrinsecamente insolubile. Anche se la tesi è attenuata dal fatto che, giustamente, il grande politologo non reputa eterna nessuna situazione. La Francia e … Continua a leggere

IL SENSO DEL CESSATE IL FUOCO A GAZA

    È difficile dare una precisa denominazione all’azione di Israele a Gaza. Poiché però da molte parti si invoca un cessate il fuoco, e il cessate il fuoco si applica alle guerre, usiamo per questa azione le categorie valide per i conflitti armati. La guerra ha lo scopo di convincere l’avversario a dare, fare, permettere qualcosa. Insomma piegare la … Continua a leggere

GAZA NELLA STORIA E NELLA GEOGRAFIA

La Striscia di Gaza è al centro dell’attenzione e delle cronache, ma non molti studiano la carta geografica per avere un’idea di che cosa si stia in concreto parlando. Si parla di Striscia perché questo territorio  ha una forma molto vagamente rettangolare, dall’andamento sud-ovest nord-est, con i due lati lunghi costituiti ad ovest dal Mediterraneo e ad est dal territorio … Continua a leggere

IL SILENZIO SU GAZA

Parlare di silenzio su Gaza, nel momento in cui in quel minuscolo territorio si è assordati dalle bombe, dai missili e dalle cannonate, sembra grottesco. Eppure, se ci si riferisce al silenzio di chi assiste a questa tragedia, si tratta dell’unico atteggiamento possibile. Tutto ciò che si poteva commentare è stato già commentato. L’atteggiamento eccessivamente longanime di chi, dal momento … Continua a leggere

IL NUCLEARE IRANIANO

  Un articolo del Segretario di Stato John Kerry Il 20 luglio, il termine ultimo per negoziare un accordo generale sul programma nucleare iraniano, si sta avvicinando rapidamente.  Durante tutto il tempo, questi negoziati hanno riguardato una scelta dei leader dell’Iran. Essi possono essere d’accordo sui passi necessari per assicurare al mondo che il programma nucleare del loro Paese sarà … Continua a leggere

d ISIL lusione

  Non molti sanno che cos’è o dov’è lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil). E per una volta non si tratta di ignoranza in geografia: infatti quello Stato ancora non esiste. Si tratta semplicemente del tentativo di creare un Paese in cui il fanatismo islamico è legge: insomma un califfato, uno Stato su base religiosa come l’avrebbe voluto … Continua a leggere

GALLI DELLA LOGGIA E DEBUSSY

    G alli Della Loggia è un politologo interessante. Ognuno si accinge a leggere i suoi articoli con l’attenzione che si dedica a chi “sa quello che dice”. E tuttavia non raramente l’impressione che lasciano i suoi testi è simile a quella sono famosi, e tuttavia fin troppo spesso le sue composizioni fanno pensare a un che lascia la … Continua a leggere

LA CRIMEA CAMBIA BANDIERA. AMEN.

ex facto oritur ius === A volte, per diagnosticare una malattia, sono necessari consulti di luminari. Viceversa, per definire morto un uomo stecchito da tre giorni non è necessaria una laurea. Per questo le discussioni riguardanti la Crimea sembrano oziose. I dati obiettivi sono semplici. A suo tempo, quando Khrushchev attribuì la Crimea all’Ucraina, commise forse un errore. Quella penisola … Continua a leggere

L’UCRAINA, LA CRIMEA, LA RUSSIA

Quando comandano i dati obiettivi === L’Ucraina, per molti giovani, è un nome pressoché nuovo. Già mezzo secolo fa ci si stupiva che, all’Onu, quel Paese avesse un seggio e solo i più colti facevano caso al fatto che l’U.r.s.s. non era la Russia, ma una Unione di Repubbliche. Oggi invece dobbiamo tenere a mente che il più esteso Paese … Continua a leggere

IL NEGOZIATO CON L’IRAN

Oggi sono in corso negoziati fra l’Iran e i “Cinque più uno”, cioè i membri di diritto del Consiglio di Sicurezza dell’Onu più la Germania. Questi negoziati sono importanti per il nucleare di Tehran, per gli equilibri della regione e per le forniture di petrolio dell’Occidente. È tuttavia particolarmente difficile orientarsi per quanto riguarda le diverse posizioni e i possibili … Continua a leggere

CHE COSA, DOPO L’EURO E DOPO IL DOLLARO

Un cortese lettore, che si firma Gianfranco, mi invia un commento nel quale suggerisce alcune idee interessanti, che non intendo rubargli. L’umanità occidentale, a partire dall’inizio del Ventesimo Secolo, ha cercato nuove vie, con la Rivoluzione Russa, col Fascismo, col Nazismo. E, come scrive Gianfranco, “Abbiamo visto dove portano i grandi ideali. Fosse comuni. Campi di concentramento. Bombardamenti. Povertà. Fame. … Continua a leggere

LA TERRA È TONDA E LA GIUSTIZIA È DISCUTIBILE

Per dimostrare la rotondità della Terra, si può – come si diceva ai tempi di Colombo – buscar el levante por el poniente, arrivare ad est andando ad ovest; si può osservare l’ombra che la Terra proietta sulla Luna, durante le eclissi; si può constatare che lo sguardo non può andare oltre l’orizzonte e infine contemplare le fotografie prese dallo … Continua a leggere

ALLEATI IN RIVOLTA

Questo è un editoriale http://www.nytimes.com/2013/10/30/opinion/allies-in-revolt.html?emc=eta1 del New York Times che merita traduzione e commento. Ne è autore l’Ufficio Editoriale dello stesso giornale, composto da una ventina di autorevolissimi giornalisti: rappresenta dunque nel modo più solenne l’opinione del grande quotidiano. In coda ci si permette tuttavia qualche notazione. ALLEATI IN RIVOLTA Non capita ogni giorno che l’America si trovi a fronteggiare … Continua a leggere

IL TERRORISMO, PUBBLICITA’ SBAGLIATA

In Kenia si è concluso un maxi-attentato terroristico che ha causato la morte di almeno sessantadue persone, centinaia di feriti e l’angoscia di migliaia di innocenti. I giornali scrivono che gli autori appartengono al movimento Shabaab, affiliato ad Al Qaeda, e ci si può chiedere quale significato politico e quali ulteriori sviluppi avrà il tragico fatto. La risposta, brutale e … Continua a leggere

LA MERKEL HA VINTO, AVANTI COSI’

Il successo di Angela Merkel rappresenta indubbiamente una massiccia approvazione dell’attuale politica tedesca. Gli elettori non desiderano che si cambi rotta, soprattutto per quanto riguarda l’Europa. Purtroppo ci si può chiedere se se ne debba essere contenti. Un vecchio detto di Gianni Agnelli così suonava: ciò che è bene per la Fiat è bene per l’Italia. Analogamente, ciò che è … Continua a leggere

L’AMERICA, GENDARME DEL MONDO

Essere in democrazia significa avere la libertà di stampa, elezioni periodiche, istituzioni garantiste, ma soprattutto obbedire a un principio che sovrasta le leggi e le stesse strutture politiche: Il governo deve obbedire al popolo e non il popolo al governo.   La democrazia rimane preferibile alla tirannia ma questa non è una ragione per nascondersene i difetti. Quelli dell’autocrazia sono noti: … Continua a leggere