UN HAPPY ENDING PER RENZI

  I sogni son desideri === La caratteristica pressoché costante delle fictions, dai film polizieschi a quelli avventurosi, dalle commedie rosa ai drammi, è quella di presentare una situazione in cui pare che debba andar malissimo e invece, alla fine, tutto si aggiusta. Happy ending. Perfino nelle tragedie, dopo tutto, c’è a volte un happy ending. È vero, Amleto muore, … Continua a leggere

ANCHE UN GREGGE PUO’ SPAZIENTIRSI

A Bruxelles farebbero bene ad aprire le orecchie === I capi guidano i popoli, ma avviene anche che i popoli guidino i capi. Non solo in democrazia, dove ciò è normale, ma anche dove il comando è più assoluto e spietato. Durante la Prima Guerra Mondiale, continuando l’ “inutile massacro”, si arrivò a rivolte dei soldati. Quegli uomini, usati come … Continua a leggere

COSI’ NON PUO’ DURARE

  Si può amministrare questa crisi? === Il guaio dell’uomo è che vive per troppo poco tempo. I fenomeni importanti richiedono molti decenni, per concludersi, e alla fine o ci stanchiamo di aspettare la soluzione o più semplicemente non ci siamo più. L’esempio migliore è la decadenza dell’Impero Romano. I più avvertiti si rendevano conto che “così non poteva durare”, … Continua a leggere

IL CREDO DEL LIBERISTA

Tutti sperano che i governi riescano a risolvere la crisi, in realtà basterebbe che non la provocassero   Per assicurare i servizi essenziali, lo Stato è costretto ad imporre tributi. Purtroppo da questa necessità nascono gravissimi problemi. 1. Dal momento che è lo Stato stesso colui che stabilisce quali siano i “servizi essenziali”, nel corso del tempo il loro numero … Continua a leggere

SE L’ITALIA POSSA USCIRE DALL’EURO

  Per quanto riguarda il possibile interesse dell’Italia ad uscire dall’euro, è ovvio che la situazione è diversa secondo che l’operazione sia effettuata in accordo con Bruxelles o perché costretti dai mercati. Il primo caso sarebbe desiderabile (ma nessuno sembra volerne parlare) il secondo potrebbe presentarsi come si presenta, non invitata, una peritonite. Il punto di partenza è l’allarme dei … Continua a leggere

I DATI ISTAT VISTI DALLA MASSAIA

  Ogni volta che l’appassionato di musica classica legge il testo di un musicologo misura l’ampiezza della propria ignoranza. Scorge tutto un mondo di regole, di temi che si rincorrono, sente parlare di contrappunto, di schema sonata, di tecnica della fuga, fino a pensare che da questo punto di vista non ha mai capito niente. Poi però ricorda che tanti … Continua a leggere

UN PRESENTE SENZA BUSSOLA

  Se uno guarda il mondo dal 1935 al 1945 lo vede come un palcoscenico in cui si recita un’orrenda tragedia ma i cui personaggi sono indimenticabili. Possiamo nominare i principali senza aprire nessun libro di storia: Mussolini, Hitler, Churchill, Stalin, Roosevelt, De Gaulle. E volendo si possono anche aggiungere i comprimari: Chamberlain, Daladier, Pétain, Eisenhower, Truman, Hirohito. Questi uomini … Continua a leggere

L’OPERAIO ITALIANO PAGATO COME L’OPERAIO CINESE

  Quando è cominciata la rivoluzione industriale, la Gran Bretagna era favorita da un know how che le permetteva di vendere i propri prodotti – allora pressoché inimitabili – ad alto prezzo, mentre importava le materie prime a basso prezzo. Il tempo è passato ed oggi anche Paesi lontani dall’Europa non sono inferiori a nessuno in materia di tecnologia. Quel … Continua a leggere

LA CRISI DELLA CLASSE MEDIA AMERICANA

(e  le sue lezioni per l’Italia) Sulla nota rivista americana Stratfor è comparso un articolo di George Friedman estremamente interessante ma molto lungo da tradurre. Lo riporto sotto, per chi volesse leggerlo, e intanto offro un riassunto a chi non ha molta familiarità con l’inglese. G.P.   Riguardo alla crisi della classe media americana Friedman fa notare che il confronto … Continua a leggere

ALMENO IL CORAGGIO DELLA VERITA’

  Un detto insegna che “altro è parlar di morte, altro è morire”. E dovrebbe significare che la prima cosa è facile, la seconda no. E invece non è facile nemmeno la prima: infatti, pur di non parlare di morte, ci si contorce a volte fino al ridicolo. Nella pagina dei necrologi leggiamo: si è spento, è volato in cielo, … Continua a leggere

MATTEO RODOMONTE

  Enrico Letta è un politico difficile da difendere. Ha delle qualità: è distinto e di bell’aspetto; parla almeno due lingue straniere; è certamente un politico di lungo corso. Ma i difetti non mancano. In mesi di governo non ha fatto niente di notevole: è riuscito a galleggiare, aumentare le tasse e rinviare la soluzione dei problemi. Per giunta affetta … Continua a leggere

LA MARATONA DELL’INFARTUATO

La stanca metafora è sempre la stessa: cadendo dal ventesimo piano, all’altezza del decimo piano si può sempre dire: “Fino ad ora tutto bene”. Ma il governo Letta, non che consolarci, col suo ottimismo disneyano aggrava la nostra disperazione. Assicurare a chi si contorce per una colica renale che la sua salute è accettabile e presto migliorerà, anche se non … Continua a leggere

PERCHÉ LA POLITICA CI ANNOIA

  Uno dei vantaggi di chi è pensionato è che la mattina può ascoltare qualche rassegna stampa. Per esempio, quella di Radioradicale, dalle 7,45 alle 8,45. È faziosa, dedica un tempo sproporzionato alle insignificanti vicende radicali ma, se uno la depura del superfluo e del contestabile, è una delle migliori. Personalmente la seguo da tempo immemorabile. Purtroppo, la novità è … Continua a leggere

MODO PARADOSSALE DI SALVARE L’ITALIA

  La logica, se uno è abituato a prenderla sul serio, può rivelarsi una nemica. Ad andar bene, un’amica sorniona che ci prende in giro. In questi casi, le persone brillanti se la cavano con un aggettivo: “paradossale”. Purtroppo a volte “paradossale” non significa, come dovrebbe, “brillante ma inconsistente”; significa, più prosaicamente: “non so che cosa rispondere e per questo … Continua a leggere

LE LENTICCHIE DI ALFANO

L’esperienza non ci rende più intelligenti ma se siamo saggi ci impedisce di commettere due volte lo stesso errore. A questo aureo principio ci si è richiamati a proposito del Nuovo Centro Destra: “Stavolta non dobbiamo commettere l’errore di scervellarci per capire il senso della ribellione a Berlusconi, come a suo tempo abbiamo fatto per Gianfranco Fini”. Qui bisogna mettere … Continua a leggere

IL RISOLUTORE

  Se si vive nei pressi di una linea ferroviaria, presto non si “sentirà” più se passa un treno. La ripetizione dello stimolo causa insensibilità. La macchina umana decide una volta per tutte che quel rumore non è significativo e lo esclude dalla coscienza. Un fenomeno analogo avviene nelle lunghe situazioni drammatiche. Se in casa c’è una persona ammalata senza … Continua a leggere

LA CADUTA DELL’IMPERO EUROPEO

  Probabilmente, una delle cause della caduta dell’Impero Romano fu la convinzione universale che non potesse cadere. Quando una cosa è andata avanti per molto, molto tempo, gli uomini si convincono che essa sia “naturale”. Che l’Impero potesse attraversare momenti di crisi era chiaro, ma si pensava che non potesse morire. E invece morì. L’eredità fu culturale, ma l’eredità, appunto, … Continua a leggere

L’IMPASSE DI ALFANO

I tormenti del Pdl sono stucchevoli. Un giorno leggiamo che governativi e lealisti stanno per trovare una composizione, perché “si vogliono bene e vogliono l’unità del partito; un giorno leggiamo che sono alle torte in faccia, se non ai ferri corti”; un giorno si pensa che l’intero partito sosterrà il governo, un giorno si legge che ogni scusa sarà buona … Continua a leggere

IL COLPEVOLE MORALE DELLA CRISI

Se si è in disaccordo col vicino di casa, tutto è normale. Se si è in disaccordo col governo, bisogna andarci cauti: il consiglio dei ministri non è un’accolita di imbecilli. Se infine si è in disaccordo con i principali governi europei e non si vuole perdere tempo, tanto vale dichiarare che si ha torto. Eppure, a sentirli parlare di … Continua a leggere

TEORIE ECONOMICHE SUL MODO DI SUPERARE LA CRISI

La domanda che oggi occupa le menti di tutti è chiara: che cosa bisogna fare per salvare l’Italia dalla recessione e dal possibile fallimento? Che cosa bisogna fare per rilanciare l’economia e risolvere i problemi – quello del debito pubblico in particolare – che pendono sulle nostre teste come spade di Damocle? Questo genere di perplessità angustia i Paesi sviluppati … Continua a leggere