LA CORTE COSTITUZIONALE NON POTEVA CHE SBAGLIARE

La Corte Costituzionale ha bocciato come inammissibili i due referendum per abrogare la vigente legge elettorale. Da segnalare l’immediata reazione Di Antonio Di Pietro: “L’Italia si sta avviando, lentamente ma inesorabilmente verso una pericolosa deriva antidemocratica, ormai manca solo l’olio di ricino”. “Quella della Corte non è una scelta giuridica ma politica per fare un piacere al capo dello Stato, … Continua a leggere

CONSEGUENZE DEL REFERENDUM GRECO

Il senso del referendum annunciato oggi dal Primo Ministro greco Papandreu sembra sfuggire a tutti. Come si può chiedere ai cittadini di fare enormi sacrifici per qualcosa di astratto come la partecipazione all’eurozona, o l’onore di fare la spesa con un biglietto di banca con scritto euro invece di dracme? Soprattutto se la gente è convinta che si stava meglio … Continua a leggere

EX FALSO QUODLIBET

Angelo Panebianco è un editorialista che merita stima. È pacato, è ragionevole, ciò che scrive è quanto meno plausibile. Anche l’articolo di domenica scorsa(1) non fa eccezione. Purtroppo sono discutibili le premesse. E da premesse infondate si ricavano solo conclusioni invalide. Come dicevano i romani, ex falso quodlibet, dal falso si può dedurre qualunque cosa. Il “falso” di Panebianco appare … Continua a leggere

IL REFERENDUM CONTRO IL “PORCELLUM” È SBAGLIATO – 1

Narrano che il re frigio Gordio, quando era ancora un contadino, avesse legato il suo carro con un tale nodo che nessuno riusciva a scioglierlo.  E si diceva che chi ci fosse riuscito sarebbe divenuto il padrone dell’Asia. Ci provò anche Alessandro, senza successo, ma invece di rassegnarsi tagliò il nodo con la spada, facendo avverare la profezia: infatti arrivò … Continua a leggere

TURRIS EBURNEA

Di Carlo Quinto crediamo di ricordare che lasciò il trono e si ritirò in convento per una crisi depressivo-religiosa. Di Diocleziano sappiamo ancora meno: cessò di governare l’immenso Impero Romano per andare a vivere da privato a Spalato, ma non conosciamo i veri motivi della decisione. E oggi, giocando con la fantasia, ci chiediamo se anche noi lasceremmo il trono … Continua a leggere

A POMIGLIANO NON SONO MATTI

La previsione di tutti era quella di una vittoria schiacciante dei sì, e questa vittoria non s’è avuta. Si sono espressi positivamente meno di due operai su tre ed ora è necessario tentare di capire il fenomeno. L’alternativa secca, per come era stata proposta e capita, era: volete un lavoro, anche se a condizioni meno favorevoli, o preferite essere disoccupati? … Continua a leggere

CANDIDE A POMIGLIANO D’ARCO

Esistono interi trattati di storia delle relazioni industriali, ma senza essere specialisti di diritto del lavoro, si può facilmente azzardare che lo sciopero è la conseguenza della capacità dei lavoratori di fare blocco unico. Questo era probabilmente impossibile quando l’attività produttiva era essenzialmente agricola: in quel caso i prestatori d’opera erano troppo sparpagliati, troppo ignoranti e troppo poveri per difendersi. … Continua a leggere

LE RIFORME CONDIVISE

Si parla di riforme della Costituzione e alcuni, come Gianfranco Fini, “auspicano” riforme condivise. Il verbo auspicare è truffaldino. Chi auspica non si attiva affatto per ottenere qualcosa, anzi  non la prevede neppure: guarda il volo degli uccelli (come gli auspici) e spera che essi predicano che le cose vadano in un certo modo. In un certo senso, auspicare è … Continua a leggere

LA ZAPPA SUI PIEDI

LA ZAPPA SUI PIEDI In questi giorni si verificano avvenimenti che illuminano sulle non eccelse qualità degli intellettuali italiani. Ecco l’antefatto. Nel 2005 fu votata una nuova legge elettorale, aspramente criticata dalla sinistra. La ragione fondamentale e quasi unica del rigetto di quella normativa fu il fatto che l’aveva voluta la maggioranza berlusconiana: la “convenzione coatta” fu quella di dirne … Continua a leggere

LA POLITICA: I FATTI E LE PAROLE

LA POLITICA: I FATTI E LE PAROLE Il nemico della democrazia è la dittatura ma c’è un secondo nemico, dall’aria mite e dimessa, che non è meno pericoloso: la noia. Quando, ascoltando il telegiornale, ci accorgiamo che le nostre orecchie hanno “staccato”, che percepiamo le parole ma non comprendiamo di che si tratta, significa che la noia sta prevalendo sull’informazione. … Continua a leggere

REFERENDUM: I VERI PROBLEMI

  REFERENDUM: I VERI PROBLEMI Il problema dell’abbinamento del referendum e delle elezioni ha fatto molto discutere, in questa occasione, ma il problema è più vasto. Quello strumento democratico ha infatti subito un notevole decadimento, negli ultimi decenni. I radicali ne hanno abusato. Anni fa, per esempio, ne hanno proposto più di venti in una sola botta: di che far … Continua a leggere