TURRIS EBURNEA

Di Carlo Quinto crediamo di ricordare che lasciò il trono e si ritirò in convento per una crisi depressivo-religiosa. Di Diocleziano sappiamo ancora meno: cessò di governare l’immenso Impero Romano per andare a vivere da privato a Spalato, ma non conosciamo i veri motivi della decisione. E oggi, giocando con la fantasia, ci chiediamo se anche noi lasceremmo il trono … Continua a leggere

IL LATO POSITIVO DELLA DECISIONE DI BRASILIA

La figura del tirannicida, nella storia, ha i suoi quarti di nobiltà. In concreto è un assassinio ma la sua azione si giustifica col fatto che il tiranno non lascia alternativa. Non esiste la possibilità di liberarsene col voto. Proprio questa legittimazione tuttavia si trasforma in condanna senza appello se il preteso tirannicidio ha luogo in un Paese democratico. Qui … Continua a leggere

FRATTINI E BERLUSCONI, GARA DI GAFFE

I nemici all’occasione mi chiamano servo di Silvio Berlusconi. Caudatario (se sono colti) o leccaculo (se sono volgari). Infine, se sono dei sognatori, mi accusano di essere sul libro paga del Cavaliere. È quest’ultima accusa che mi offende di più: non perché troverei la cosa umiliante, ma perché né Berlusconi né nessuno, vigliacca miseria, mi dà un euro per quello … Continua a leggere

PERCHÉ L’ITALIA BOMBARDA LA LIBIA

Se mio padre è un perfetto galantuomo, sarebbe strano che non lo trattassi col massimo rispetto. Ma questo rispetto non può estendersi fino a giudicarlo una persona intelligente se tale non è. Nello stesso modo, la democrazia è il miglior tipo di regime che l’umanità sia riuscita ad inventare ma ciò non può obbligarci a non vedere i suoi difetti. … Continua a leggere

PERCHÉ BERLUSCONI “STRAPARLA”

In Italia l’azione penale è obbligatoria. Poiché però i giudici “non hanno il tempo” di perseguire tutti i reati, l’azione penale è facoltativa. Per i reati perseguiti si può dire che era “obbligatoria”, per i non perseguiti che “non c’è stato tempo”. Si cade sempre in piedi. Sulla base della finta obbligatorietà dell’azione penale, i giudici politicizzati hanno “in buona … Continua a leggere

IL LONG BOW DI BERLUSCONI

Alla seconda puntata dei processi milanesi la stampa comincia ad esprimere il proprio fastidio per le dichiarazioni aggressive o addirittura oltranziste dell’imputato Silvio Berlusconi. Oltre che per le manifestazioni in suo favore dinanzi allo stesso Palazzo di Giustizia. Si è quasi passati dallo slogan “si faccia processare!” al desiderio che non lo faccia. E le critiche sarebbero condivisibili se non … Continua a leggere

I FRANTOI DI BERLUSCONI

Pare che Silvio Berlusconi, pur rimanendo alla testa del proprio partito, non intenda candidarsi nel 2013. Sarebbe un’impresa eccellente che non è riuscita neanche a Winston Churchill. Questi infatti, proprio mentre era carico di gloria e oggetto della gratitudine di un’intera nazione, fu battuto dall’incolore Clement Attlee. Per quella data il Cavaliere avrà settantotto anni. Se uno sta bene in … Continua a leggere

LA SOLUZIONE PER GLI IMMIGRATI

Gli spettatori decretano il successo di un film quando si immedesimano con il protagonista e trionfano con lui. Come il cinema, la politica si nutre di consenso e in essa trionfa la demagogia: l’elettore deve essere convinto che il suo partito sia quello dei “buoni”, mentre gli avversari sono tutti cattivi. Per questo, qualunque opposizione dichiara pessimo qualunque provvedimento di … Continua a leggere

LA VERITA’ È UN FOTOMONTAGGIO

Pitigrilli, tanti anni fa, raccontava un aneddoto. Un giorno, un giovane si innamorò perdutamente di una donna. Dal momento che da sempre faceva parte di una comitiva di gaudenti e di donnaioli, non smetteva di magnificare le qualità della sua bella con gli amici ma quelli purtroppo, quando riuscirono ad identificarle, si accorsero che era una prostituta. Come dirlo a … Continua a leggere

LA RIVOLUZIONE IN CASA DEL VICINO

Se si vuol essere condannati da tutti, basta dire male di Garibaldi. O, versione più recente, dire bene di Mussolini. E non parliamo di Hitler. Se uno dice che quel criminale era morigerato nel mangiare e nel bere, e che certo non era un ladro, rischia di passare per nazista. Non bastava e non basta che sia, dopo Stalin, il … Continua a leggere

NON IN DIFESA DI GHEDDAFI, MA

È spregevole attaccare chi è in difficoltà. Anche se avesse vinto la guerra, non avremmo perdonato a Mussolini la dichiarazione di guerra alla Francia nel giugno del 1940. Oggi avviene qualcosa di analogo, a livello planetario. Muammar Gheddafi è un personaggio più o meno orrendo ma non lo è solo da un mese. E allora o lo si tratta come … Continua a leggere

GLI EPITETI DELLA SINISTRA

In “La Guerre de Troie n’aura pas lieu”, una delle opere teatrali più divertenti e profetiche degli Anni Trenta, Jean Giraudoux introduce una scena spassosa. L’anziana Ecuba insegna che, in battaglia, bisogna vincere sul nemico anche con gli “epiteti”. Per questo chiede di suggerire insulti particolarmente irritanti e ognuno dice la sua. Alla fine la nipotina gliene rivolge uno che … Continua a leggere

COME GIUDICARE GHEDDAFI

I profeti del passato sono degli sciocchi ma è interessante cercare di capire come mai essi siano tanto numerosi. Probabilmente tutto deriva dallo studio della storia. Prima si impara che la Seconda Guerra Mondiale è cominciata nel 1939; poi, andando avanti negli anni, si vede che, da qualunque lato si affronti la storia degli Anni Trenta, finisce sempre che, nel … Continua a leggere

IL CARATTERE DEL POLITICO

Un caso: Silvio Berlusconi Indro Montanelli diceva ad un mio amico che Silvio Berlusconi “in qualsiasi maniera appaia di volta in volta è tuttavia, nel fondo del fondo del sottofondo, una persona assolutamente implacabile”. “Chiunque entri nella sua orbita sa (dovrebbe sapere, se no è scemo e non ha capito niente) che con lui non ci sono madonne”. Questo ritratto … Continua a leggere

IL RUGGITO DEL BERLUSCONI FERITO

Da decenni Silvio Berlusconi è sotto attacco da parte della magistratura. Ma è stato anche “contestato” dall’interno: le coalizioni infatti nascono dalla convergenza su certi interessi e certi programmi ma non su tutti. È dunque comprensibile che Casini, a suo tempo, abbia   rallentato l’azione di governo per quanto riguardava alcuni provvedimenti e Fini l’abbia rallentata per altri. Né è necessario … Continua a leggere

FLI? CVD

Il numero di parlamentari che qualche mese fa seguì Gianfranco Fini sorprese molti. Tanto che divenne realistico ipotizzare la fine della legislatura. Ma molti badarono in primo luogo al seggio e alla pensione e il governo non cadde. Anzi, mentre sul momento sopravvisse per tre voti, da allora non ha fatto che rafforzarsi. Tutto sarebbe stato diverso, se la fiducia … Continua a leggere

GESÙ FU COLPEVOLE DI FAVOREGGIAMENTO?

In materia di meretricio le persone per bene da un lato dichiarano di avere schifo delle parole che lo riguardano, dall’altro dicono che bisognerebbe fare di tutto per proteggere e redimere le prostitute. Da un lato non si permetterebbero di dire che le considerano delle delinquenti o delle peccatrici, dall’altro farebbero fuoco e fiamme se delle donne si prostituissero nel … Continua a leggere

RIDENDO, LEGALITA’ E GIUSTIZIA

C’è una storiella (1) che, oltre ad essere divertente, può servire come dimostrazione di una tesi. Un anziano racconta:  Mi chiedono come passi il tempo, da pensionato. Ebbene, l’altra mattina sono andato in centro per ritirare un orecchino di mia moglie. Uscito dal negozio, cinque minuti dopo, ho trovato un vigile stava già compilando il verbale per divieto di sosta. … Continua a leggere

LA POLITICA CI HA STANCATI

Con quale coraggio dire ad un innamorato che la sua amata è bruttina? E con quale coraggio dire ai molti appassionati di politica che essa non è appassionante? Quanto meno, non in questo momento? Naturalmente non si può dimenticare il principio per cui “se tu non ti interessi di politica, ricordati che la politica si interessa di te”; se dunque … Continua a leggere

RIFLESSIONI SU CUFFARO

Si può essere siciliani, vivere in Sicilia e non sapere nulla né della politica siciliana, né della mafia. Naturalmente questo non fornisce titoli di autorevolezza, in materia: ma può servire a togliere il sospetto che si voglia condannare o considerare con benevolenza un ex Presidente della Regione come Totò Cuffaro. Di questo signore non sappiamo nulla. Sappiamo solo che la … Continua a leggere