IL VANILOQUIO

Questi giorni dovrebbero essere drammatici e gravidi di conseguenze per il nostro Paese e tuttavia il tedio che ispira la stampa è incredibilmente grande. Il fenomeno ha una spiegazione: tutti parlano continuamente al futuro e il futuro è un mistero impenetrabile; tutti parlano continuamente per linee generali e si sa che il diavolo si nasconde nei particolari. Si possono dunque … Continua a leggere

LA CONGIURA DI FINI

Si è spesso detto che i recenti avvenimenti politici, pur allarmanti, non indicano chiaramente che cosa avverrà in futuro. Non è razionale sommare contrari ed astenuti ma d’altra parte è vero che il Pdl e la Lega insieme non hanno la maggioranza assoluta alla Camera. Nessuno si aspettava che i finiani sarebbero stati così numerosi. L’iniziale errore di calcolo sul … Continua a leggere

FINI PUO’ ESSERE OBBLIGATO A DIMETTERSI?

Mesi fa, quando dal palco Silvio Berlusconi si lamentò delle parole di Gianfranco Fini questi, facendo anche un gesto con la mano, dalla prima fila, gli chiese: “Che fai, mi cacci?” La risposta si è avuta a mesi di distanza: “Sì”. Mai credersi invulnerabili. La domanda di oggi è un’altra: Berlusconi può cacciare Fini dalla sua carica di Presidente della … Continua a leggere

CHE COSA PUO’ FARE FINI

In molti siamo stati sorpresi dal numero dei sostenitori di Gianfranco Fini alla Camera e al Senato. Da domani comunque esisterà in Parlamento un nuovo partito, “Futuro e Libertà”, che avrà il suo gruppo, il suo capogruppo e, in prospettiva, il suo segretario. La sua collocazione è stata chiarita molte volte dallo stesso Fini: i suoi parlamentari sono stati votati … Continua a leggere

LE PROSPETTIVE DOPO LA ROTTURA

Quando una casa rovina, il polverone impedisce di vedere le macerie. Per questo i commenti sulla rottura Pdl-Fini risentono ancora di dubbi e perplessità che solo il tempo sarà in grado di chiarire. Fino all’ultimo momento, nessuno sapeva che cosa intendesse fare Silvio Berlusconi. Come mi scriveva l’amico Alberto Merzi, già questo era fra gli altri un punto a suo … Continua a leggere

VEDERE FINI, L’ELEFANTE

Il buon senso impone di non credere alle profezie. Non perché nessuna di loro si avveri mai, ma proprio perché non si sa quale si avvererà e quale no. Basta questo per renderle inutili. Né è gran merito dire che Silvio Berlusconi farà qualcosa di eclatante contro Gianfranco Fini: infatti o lo farà, o non lo farà, e chiunque ha … Continua a leggere

BERSANI LEADER INADEGUATO

C’era una volta un sant’uomo che viveva in una caverna, in perfetta solitudine, pregando e facendo penitenza. Il diavolo avrebbe voluto indurlo a peccare ma non sapeva come fare. Che genere di peccati poteva commettere, quel vecchio? Provò dunque con l’ira. Gli rovesciava il catino con l’acqua, gli faceva trovare il pagliericcio per terra, gli sporcava la Bibbia col fango, … Continua a leggere

D’ALEMA POLITICO INTELLIGENTE

Nell’intervista al “Corriere della Sera” (1), volendosi segnalare come il “politico intelligente” che molti reputano sia, Massimo D’Alema infila un paio di affermazioni di quelle che potrebbero indignare i minus habentes che votano per Di Pietro. “Non ci sono scorciatoie, dice: non si esce da una crisi di questo tipo attraverso una soluzione giudiziaria, come può immaginare una certa parte … Continua a leggere

FINI E IL PERDONO

Per la grammatica perdonare è, come amare, un verbo regolare. Per il buon senso le cose stanno diversamente: amare è regolare, ed anche augurabile, perdonare è irregolare, nel senso che è sbagliato o funziona solo in certi tempi. Si può forse perdonare il passato remoto, pur senza dimenticare nulla, ma non si può perdonare il passato prossimo e men che … Continua a leggere

IL CORAGGIO DI FRIGNARE

L’amore per le lingue può aiutare il senso critico. Chi è abituato a chiedersi l’etimologia e il significato delle parole può essere indotto a chiedersi se alla parola corrisponda un concetto e se al concetto corrisponda una realtà. Chi non ha questo atteggiamento sospettoso rischia di accettare la rappresentazione di un mondo puramente fantastico. Su questa linea di travisamento linguistico, … Continua a leggere

MEGLIO IN GALERA CHE IN MANICOMIO

L’ “assoluzione” di Massimo Tartaglia per le lesioni personali inflitte a Silvio Berlusconi in Piazza del Duomo, a Milano, è uno di quegli avvenimenti che, dal punto di vista socio-politico, sembrano rappresentare una sconfitta per tutti. Per correttezza, bisogna sgombrare il terreno da qualche equivoco. Nulla impedisce che le perizie psichiatriche che hanno dichiarato quel perito elettronico incapace di intendere … Continua a leggere

LA POLITICA DEL PD

Gli scacchi sono una lotta fra bianchi e neri. Se uno ha i neri, guarda i bianchi come nemici e cerca il modo di farli fuori. Finita la partita, se ne può fare un’altra, con i bianchi, e stavolta sono i neri l’esercito del male. Nello stesso modo, si può cercare di rispondere a questa domanda: che cosa farei, se … Continua a leggere

BERLUSCONI PUO’ FAR FELICI TUTTI

In questi giorni l’attualità rischia di provocare il disgusto. I fatti dimostrano nella maniera più plateale che di ovvio non esiste nulla. Che non esiste un metodo per avere ragione di chi è sciocco o in malafede. Soprattutto se costui ha deciso in anticipo che vi darà torto, quand’anche diciate che in estate fa caldo e in inverno fa freddo. … Continua a leggere

L’ITALIA, UN PAESE DI FRUSTRATI

Dicono che stasera, alla partita Inter-Bayern, molti “guferanno” l’Inter e spereranno che perda. Fra questi contro-tifosi ci saranno i romanisti, che sono andati vicini allo scudetto e vedono l’Inter come Paperino vedeva Gastone, il cugino superfortunato. Ci saranno gli iuventini, memori di passate glorie e di recenti umiliazioni. Non mancheranno infine i milanisti, dal momento che nessuna guerra è tanto … Continua a leggere

IL PDL COME L’IMPERO ROMANO

Il difetto delle grandi vittorie è che quando nessuno più minaccia il trionfatore, il trionfatore comincia a danneggiare se stesso. Da prima le grandi conquiste conducono alla pax romana, poi cominciano le lotte intestine, infine si arriva alla partizione dell’impero, alla decadenza, al crollo. L’Impero Romano non è stato abbattuto dall’esterno; non è che i barbari siano diventati tanto più … Continua a leggere

IL DISSENZIENTE E IL TRADITORE

In democrazia il dissenso è lecito, nessuno ne dubita. E infatti nessuno pretende che nei partiti politici la pensino tutti allo stesso modo. Ma è necessario distinguere il dissenso su un singolo punto dall’essere contro il partito stesso: un calciatore può sostenere che è meglio un attacco a due punte piuttosto che a tre, ma non può calciare nella propria … Continua a leggere

FINI E L’AUTOREFERENZA

Il concetto di “autoreferenzialità” è entrato nel linguaggio della politica: serve ad indicare l’atteggiamento di chi tiene conto esclusivamente di sé, delle persone che frequenta e dei dati che preferisce. Che si tratti di un errore, a partire dalla parola (il termine esatto è “autoreferenza”), non c’è dubbio: se uno stratega nel redigere un piano di battaglia non prende in … Continua a leggere

VOLTAIRE HA DESCRITTO FINI?

La tempesta si allontana. Il cielo è ancora nuvolo, i tuoni brontolano lontano, e tutto è ancora zuppo: ma possiamo chiudere l’ombrello. Poco fa sembrava fossimo alla vigilia della fine del mondo, ora sotto una nuvola ad ovest c’è un buco azzurro. Ha proprio ragione il proverbio: buon tempo, cattivo tempo non dura tutto il tempo. Dopo il temporale bisogna … Continua a leggere

GIOVANNI SARTORI, IL BURLONE

Giovanni Sartori è un vegliardo simpatico. Avrà ottantasei anni a maggio e li porta benissimo. Infatti, cosa che ci spinge ad amarlo, non ha mai perso la voglia toscana di essere mordace e il gusto della beffa. Non sappiamo però se prendere come una burla il fatto che – secondo wikipedia – dal 2008, “è fidanzato con l’artista italiana Isabella … Continua a leggere

NAPOLITANO NON È UN RE

Qui bisogna mettere le mani avanti: l’obiettivo non è Giorgio Napolitano, che anzi può essere giudicato migliore di tanti altri Presidenti. Ne abbiamo avuto uno che peccava per eccesso di iniziativa politica, un altro per eccesso di retorica sciocca e presenzialismo, un altro per partigianeria, uno infine per spirito balzano e irriverente. L’obiettivo non è il Presidente della Repubblica: sono … Continua a leggere